C’è un episodio, tra gli altri, che mi è rimasto impresso in questi giorni, guardando i titoli delle news in giro su internet. Si tratta delle dimissioni della sottosegretaria Augusta Montaruli dopo la condanna definitiva per l’uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari del Piemonte negli anni dal 2010 al 2014.

Fin qui niente di strano, mi sembra opportuno che un politico condannato in via definitiva per peculato si dimetta. Quello che mi lascia perplesso è la reazione del suo partito:

Applausi scroscianti per Augusta Montaruli alla Camera dei deputati. La parlamentare di Fratelli d’Italia, chiamata per votare la fiducia posta dal governo Meloni sul decreto Carburanti, è stata accolta da un sentito applauso da parte dei suoi colleghi di partito. Tutto il gruppo, infatti, ha omaggiato l’ormai ex sottosegretaria, probabilmente per il passo indietro fatto dopo la condanna definitiva a un anno e sei mesi emanata dalla Corte di Cassazione. Nei giorni scorsi tutto il centrodestra – da Lupi a Berlusconi – ha lodato la deputata di Fratelli d’Italia per essersi dimessa da sottosegretaria all’Università.

da fan page

La signora ha ricevuto la lode dal Partito. E come mai non mi stupisco? La destra essendo figlia legittima del Berlusconismo, ha totalmente cambiato il senso della parola “onorevole” e non esiste quindi, traccia nel suo DNA, del concetto di “dimissioni per condanna”, anche quando si tratta di una condanna definitiva. Abbiamo lottato per decenni per ottenere le dimissioni di Berlusconi, ma lui riusciva sempre a farla franca. O modificava una leggina, o accorciava i termini di prescrizione, o si faceva una legge ad hoc che depenalizzava i reati che aveva commesso. Complici di tutto questo quelli che oggi sono al governo. Mentre scrivo Berlusconi viene assolto dal Ruby ter ed è già pronta la richiesta per istituire una commissione d’inchiesta del parlamento per “il fumus persecutionis“.
Abbiamo visto di tutto in 30 anni, ma mai le dimissioni di un colpevole. Da quella parte non arrivano quasi mai. E’ diventata la regola affrontare i processi conservando le cariche Istituzionali, tant’è che lo fanno anche quelli del PD.
Addirittura alcuni cialtroni più fantasiosi hanno coniato il concetto di “autosospensione”, che nella realtà non esiste se non per dare ai media e a qualche allocco la notizia di qualcosa di simile alle dimissioni. In realtà continuano nella loro azione e soprattutto non si staccano dalle prebende che percepiscono.
Bisognerebbe sempre ricordare che dietro ad un “autosospensione” si nasconde sempre un cialtrone.
Non vorrei fare i soliti paragoni con altri paesi, ma le dimissioni per peculato, corruzione e affini, dovrebbero essere obbligatorie dal primo grado di giudizio. Tornando alla signora, non ha ricevuto nessuna condanna dal suo partito, anzi grande solidarietà, a conferma che alcuni reati in questa politica fanno curriculum, le arrivano tanti messaggi e uno di questi viene riportato dalla stampa: “La aspettiamo attiva e determinata, sia nel gruppo parlamentare sia nel partito, perché continui ad essere punto costante e prezioso riferimento e a trasfondere quell’entusiasmo che le deriva da una disinteressata passione”.
E allora bisogna spiegare alla gente che tutto questo non è normale. Va fatto assolutamente, perchè il racconto che viene fuor è che la signora è vittima di un sistema che non le lascia fare tutto quello che vuole, ed è il solito accanimento della magistratura, contro i poveri politici. Viene fuori
che è normale “distogliere” soldi pubblici.
La verità è che la signora si è fatta beccare quando ha utilizzato 25mila euro per farsi rimborsare delle spese personali tra le più disparate. Si va dai cristalli Swarovski alle borse griffate, passando per libri erotici e cene di lusso.
L’altro racconto però, lo da il numero di votanti nelle ultime competizioni elettorali. E’ sceso a livelli mai esplorati. A questo punto è lecito pensare che a votare vadano solo quelli che ne hanno interesse, perchè tutti gli altri restano a casa. E siccome le persone legate ai carrozzoni della politica sono davvero tante, e dopo aver demolito a secchiate di fango il M5S, oramai non c’è più nessuno che possa fermare questa escalation.
Cosi ti spieghi, aldilà di tutte le demagogie contenute nei discorsi della Meloni, tutto l’affanno di questo Parlamento per diminuire i fondi per le intercettazioni, per aumentare i contanti e tanti altri provvedimenti per agevolare le attività d questo tipo.
Non vogliono essere beccati. Tutto qui.

fxiovino