Spaceman

Il videoclip del brano “L’Equilibrista” di Lello Savonardo, estratto dal concept-album “Bit Generation” (La Canzonetta Record), vede la partecipazione di Edoardo Bennato che firma il testo della canzone e arricchisce il singolo con la sua armonica. Il video è stato realizzato nell’ambito del corso di Teorie e Tecniche della Comunicazione del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli; gli allievi ne hanno scritto il soggetto e realizzato il lavoro di produzione, avvalendosi della guida della docente e regista Barbara Napolitano. Protagonista del video è l’Attore Adriano Falivene. Un’esperienza formativa che valorizza la creatività e le capacità dei giovani studenti, mettendone in evidenza il talento. Il videoclip si nutre di sogno e realtà, poesia e immaginazione, richiamando i linguaggi del cinema muto e la dimensione del circo, come metafora della vita.
La postproduzione è di Iovinocinemakers – Gabriel Isaak Iovino.
L’album Bit Generation, prodotto da La Canzonetta Record, con il management di Aldo Foglia e la direzione artistica di Raffaele Lopez e Giuseppe Scarpato, è un progetto culturale e cross-mediale del sociologo-cantautore Lello Savonardo che vede la partecipazione di molti ospiti e si esprime attraverso diversi linguaggi, dal libro alla musica, passando per il fumetto.

Di Cecilia Donadio & Felice Iovino.
Girato in un solo giorno nel Gennaio del 2016, Suncity, è un percorso nella musica e l’arte di strada a Napoli.
E’ passato un anno dal quel “one day shot ” in cui facemmo una serie di incontri fortuiti, con artisti, personaggi, emozioni e sensazioni irripetibili.
“Buona la prima”, quindi, non c’era tempo per ripetere, la magìa si avverava, metro dopo metro, pedalata dopo pedalata, quel “palco a cielo aperto” chiamato Napoli, apriva il suo sipario, donandoci il privilegio di assistere al suo “spettacolo di musica e arte varia”.
Ogni suono aveva la sua storia, ogni artista la sua poesia, i suoi sogni, e qualche volta il suo dramma.
Cecilia si è messa in gioco, smettendo i panni istituzionali della giornalista e conduttrice dei TG RAI e inforcando la sua bici buttandosi in questa bellissima avventura.
Io invece mi rivedo con la mia macchina da presa, (le mia vecchia, cara C100) per realizzare la passione di sempre: il cinema.
Sono felice.
Il cortometraggio è stato presentato al Napoli Film Festival 2016

Francesco di Bella

“Dint’ò scuro addò allate se perdono me può truvà”, canta Francesco Di Bella evocando tutte le suggestioni e quel senso di smarrimento che offre quel pezzo di città chiamato Gianturco, riuscendo a cogliere tutta la poesia all’ombra dei silos pieni di carburanti che lasciano un forte odore nell’aria, sui vestiti e sulla pelle, dalle storie e dalle facce che si incontrano a napoliest.
Da officina 99 ad oggi Francesco compie un lungo percorso che lo riporta alle origini, come se non riuscisse a staccarsi da quella periferia che lo ispira profondamente.

Annalisa e Lello, una storia vera, insieme da sempre, entrambi docenti universitari, rivoluzionari e pionieri di nuovi linguaggi e tecnologie. Conosco Annalisa dai tempi della tv sperimentale sulle reti private, e con lei testavamo nuovi linguaggi, quelli che sarebbero poi diventati quelli della rete (viralità etc…).
Quando Lello mi ha chiesto di realizzare “il disegno di Manara” non ho avuto nessun dubbio: “non chiamiamo modelle, il Disegno di Manara è Annalisa Buffardi “. Non è stato facile convincerla ma credo abbia dato al racconto lo spessore che solo la realtà può dare.
Grazie a Lello e Annalisa.