Spaceman

Pat Metheny: “Lyle è stato uno dei più grandi musicisti che abbia mai conosciuto” ha scritto Pat Metheny. “Per più di trent’anni, ogni momento che abbiamo condiviso nella musica è stato speciale. Dalle prime note che abbiamo suonato insieme, abbiamo avuto un forte legame. La sua grande intelligenza e le sue conoscenze musicali influenzavano il suo modo di essere. Mi mancherà con tutto il cuore”.

E’ da pochi giorni che ho saputo della morte di Lyle Mays, avvenuta nel febbraio di quest’anno terribile, aveva 66 anni.
E da alcune sere tornando a casa dopo il lavoro, ascolto “close to home”, forse tra le più semplici composizioni di Lyle, tant’è che al primo ascolto potresti confonderlo con Stephen Schlaks ( 😀 ), poi inizia con le sue progressioni armoniche e lo riconosci.
Lyle era il pianista di Pat Metheny, il core del suono del chitarrista jazz, con le sue armonie sempre in bilico tra le tonalità, mai scontate.
Quando penso al suo suono mi chiedo quando inseriranno nei bollettini di dichiarazione Siae la quota in ventiquattresimi anche per le armonie. Sembra che per la Siae esista solo la melodia, basta fischiettare un motivetto e becchi tutto 😀 .
Chissà perchè poi la musica di Lyle Mays mi fa pensare alla ripartizione dei diritti Siae? Dev’essere per le mie storie di negazione dell’ autorialità per legge, contratto e mancanza di cazzimma?
Una cosa è certa: le armonie di Lyle hanno fatto la differenza, ma soprattutto hanno fatto scuola.

I programmi trasmessi in Eurovisione sono preceduti e seguiti da un’apposita sigla (dagli anni novanta comune a tutte le emittenti affiliate) che, seppure sia variata negli anni per quel che riguarda la grafica, è stata sempre accompagnata dal preludio del Te Deum di Marc-Antoine Charpentier, pure più volte riarrangiato.

Nel 2003 il suo concittadino David Sneddon vince la prima serie di Fame Academy della BBC (la versione britannica di Amici). A Paisley viene organizzato uno spettacolo per festeggiare il suo rientro in città dagli studi della BBC. Ma Sneddon, in viaggio da Londra, si presenta in forte ritardo ai festeggiamenti. Per placare il pubblico spazientito dal ritardo di Sneddon, un dj di una radio locale organizza un quiz, che vede come premio la possibilità di esibirsi sul palco. Nutini vince e si esibisce, facendosi notare da Ken Nelson, un produttore che gli offre una collaborazione dando il via alla sua carriera. A 17 anni si trasferisce a Londra dove inizia a esibirsi nei locali della città.

Versione live di ‘Iron Sky’ dall’album di Paolo ‘Caustic Love’. Registrato dal vivo ad Abbey Road, Londra.

Album di studio
2006 – These Streets
2009 – Sunny Side Up
2014 – Caustic Love


Singoli

Paolo Nutini nel 2008.
2006 – Last Request
2006 – Rewind
2007 – New Shoes
2007 – Jenny Don’t Be Hasty
2009 – Candy
2009 – Coming Up Easy
2009 – Pencil Full of Lead
2009 – 10/10
2014 – Scream (Funk My Life Up)
2014 – Let Me Down Easy
2014 – Iron Sky


Altre canzoni
2006 – January inedito non pubblicato
2006 – Now who’s the fool inedito non pubblicato
2006 – Still crazy inedito non pubblicato
2007 – It must be love (cover dei Madness inserita nella compilation Radio 1 Established 1967).
2007 – Duo (brano in duetto con la cantante francese Zazie, inserito nel suo album Totem).
2007 – Rehab (cover dal vivo di Amy Winehouse inserita nella compilation Radio 1’s Live Lounge – Volume 2).
2009 – Covers (brano cantato con i The View, inserito nell’album della band intitolato Which Bitch?).
2011 – Only Good For Conversation (cover di un brano di Sixto Rodriguez, nell’album omonimo di Dennis Coffey).
2011 – Scrive sotto lo pseudonimo di Glen Byrne la canzone Mangialanima contenuta nell’album Solo 2.0 di Marco Mengoni.
2012 – interpreta Hard Times Come Again No More nell’album The Voice of Ages del gruppo folk The Chieftains.
2017 – interpreta Road Side nell’album Kiss, Cuddle & Torture Volume 1 del gruppo The hempolics.

Cinque anni fa, Alex Gibson ha intrapreso un viaggio musicale da Sydney a Londra, l’iconica patria di molte delle sue influenze musicali. Dopo aver pubblicato il suo album di debutto “This Is Life” nel 2012, ha abbracciato il passo successivo della sua carriera e si è rapidamente guadagnato la reputazione di uno degli artisti musicali più impegnativi ed emozionanti di Londra. Alex si è esibito in varie sedi londinesi, tra cui The 100 Club e OMEARA.

È stato anche presentato come uno degli artisti emergenti di Time Out London nel 2016 ed è stato classificato secondo nel concorso “ Songs of War ” nel 2018, giudicato da artisti del calibro di Joss Stone, Dave Stewart e Mike Rutherford.

Dal musicista di strada a Portobello Road, all’esibizione al Sofar Sounds, lo stile di Alex è adattabile, rilassante e crudo, con fascino attraverso varie generazioni e palcoscenici. Ispirato ai generi classici e moderni, “Feel Something” è il culmine di

Il suono senza tempo di Alex e la sua immensa passione, abilità e determinazione. Il 2020 segnerà l’uscita del secondo album di Alex: un lavoro ancora da rivelare, che esplora nuovi argomenti con cruda onestà ed energia feroce. Dopo cinque anni di lavoro, la nuova musica di Alex ti porterà in un viaggio di emozioni reali con una consegna bella e varia, riflettendo tutto ciò che definisce Alex Gibson.


Attualmente, Alex si sta concentrando sul rilascio di singoli prima del lancio dell’album, con “Heartbeats” e “Spirit Girl” usciti alla fine del 2019, e “Animal”, “Searching”, “Dancing with the Devil” e “Feel Something” pubblicati in all’inizio del 2020.


“Feel Something” è stato ispirato dalla decisione di Alex di trasferirsi dall’altra parte del mondo, da Sydney a Londra. È una canzone sul ‘crescere’, viaggiare per il mondo e cercare davvero una scarica di adrenalina e un motivo per svegliarsi la mattina.

Peppoh, il cantante di Rap, è’ una delle storie di questa estate, l’estate di Liberi&Ribelli.
Peppe mi racconta il suo mondo, Secondigliano, una Napoli nella Napoli, un luogo nel luogo, dove Berlusconi e Ernesto Guevara, più noto come el Che, stanno nella stessa foto, come in una realtà parallela dove tutto è possibile e la visione del mondo assume contrasti e priorità diverse dal resto della città. Essere di Secondigliano è come avere una seconda pelle che ti rende riconoscibile agli occhi del mondo, per una serie di atteggiamenti e soprattutto per lo slang.
“Ammò, cugì”, fanno parte di un intercalare che identifica un gruppo, una Nazione che troppo spesso ha usi e regole differenti dallo Stato, e rimarca con forza il diverso significato dei due concetti.
Mi parla di un recente passato, quello dei Bipiani, un quartiere nel quartiere, fatto di prefabbricati che fino a qualche anno fa hanno ospitato storie di grande abbandono, miseria ed illegalità, a pochi passi da casa sua. Ma non si può fuggire da quello che sei, dalle tue radici, però si può evadere, essere differenti da quello che ci circonda, colorare il grigiore di quella periferia facendo la differenza, portare a tutti la propria visione del mondo.
Peppoh è un “bravo ragazzo” e l’accezione di bravo ragazzo in quei luoghi ha un profondità e una serie di ragionamenti che non faresti altrove. Abbiamo occupato un terrazzo per un tramonto a Scampia dove il sole è sparito tra le vele, abbiamo registrato dal vivo alcune sue canzoni, vi proponiamo Passione e Where is the rapstar? il resto lo ascolterete durante l’inverno, quando la nostalgia per l’estate sarà un sentimento più forte 🙂 . Grazie Peppe.

feliceiovino