Il contesto politico di “THE LOVE”
Nel 2020, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali statunitensi, i Black Eyed Peas — guidati da will.i.am — rielaborano il loro storico brano “Where Is the Love?”, affidando la voce principale a Jennifer Hudson e arricchendolo di forti significati politici. Nel video, Hudson canta frammenti tratti direttamente da un discorso di Joe Biden che ricorda le tensioni di Charlottesville e la frase controversa del Presidente Trump: “very fine people on both sides”.Â
Si vede chiaramente l’intento: trasformare la canzone in un “non-spot ma spot politico implicito”, con un chiaro invito a scegliere empatia e unità – “VOTE LOVE” – nell’imminente voto di novembreÂ
Tre chiavi di lettura politica
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Denuncia dei leader divisivi
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will.i.am critica apertamente l’azione dell’amministrazione Trump, accusandola di aumentare l’odio, ignorare la scienza (COVID) e promuovere una leadership pericolosamente reazionariaÂ
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Citazioni su Ku Klux Klan, George Floyd, violenza poliziesca — epiche e visivamente potenti per ricordare che “hate kills, love survives”Â
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Unire musica, attivismo e voto
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Jennifer Hudson trasforma un pezzo pop in una preghiera civile: la cantante ripete parole di Biden come se fossero un mantra, innalzando l’idea di giustizia come manifesto d’amore pubblicoÂ
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Il messaggio finale, “character… compassion… science… democracy… are on the ballot”, chiarisce che quelle votazioni sono un referendum sulle fondamenta democratiche americane
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La musica come strumento di consenso globale
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Non si tratta solo di elezioni USA: il video parla al mondo, usando immagini universali di pandemia, proteste e movimenti sociali per creare empatia transnazionale .
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Commenti da tutto il pianeta – “non sono americano e ho pianto” – dimostrano che il messaggio ha toccato corde umanitarie globali .
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Un endorsement politico “camuffato”
Sebbene non riporti logo elettorale né nomi specifici, il video contiene un endorsement implicito a Biden. will.i.am ha ammesso di sperare non si crei rimpianto per non avere fatto abbastanza — e che l’America avesse bisogno di un leader che “spinga un pugno di speranza, non di rabbia” .
Oggi è il primo lunedì del mondo, …vuoi che resti in piedi o vuoi che cada?
Lunedi – Virginiana Miller
Sono le 5 di mattina del 5 novembre del 2020 la Campania è zona arancione, e ci apprestiamo ad entrare nel II lockdown per il coronavirus.
Carlotta, il mio cane mi fa il suo solito gioco di passarmi tra le gambe.
Non durerĂ molto, le sue feste durano pochi secondi.
Intorno a me si continua giocare on line da ore.
Io invece ho smesso di dormire, e ascolto Lunedì anche se è solo un fottuto Giovedì, di un esistenza inutile.
(Intanto è partito “el dindondero” (campane della chiesa suonate a tutto spiano) sono le 6.)
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Suona la radio e mi sveglia
La bella canzone
Cerco qualcosa da fare
Se doveva piovere
Invece c’è il sole
Comincia così
Oggi è il primo lunedì del mondo e ho chiuso la porta alle spalle
Ora scendo giĂą
Girano al vento le foglie
Le buste di plastica bianche
I pensieri di ieri
E le nostre parole non fanno più male così
Eh si
Oggi è il primo lunedì del mondo e ho chiuso la porta alle spalle
Ora scendo
Cosa vuoi che faccia adesso
Vuoi che resti o vuoi che vada
Vuoi che resti in piedi
O vuoi che cada giĂą
Giù nel primo lunedì del mondo
E cammina cammina
Le scarpe non fanno piĂą male
Le nostre parole non saranno piĂą nuove
Mai piĂą (x 2)