Nutopia, la nazione concettuale coniata da John Lennon e Yoko Ono, viene talvolta identificata come una micronazione. Il suo fondamento risale agli anni Settanta, quando Lennon, in risposta ai problemi di immigrazione che stava affrontando (avendo ricevuto un ordine di espulsione la settimana precedente), decide di affrontare la situazione in modo satirico.
Contrariamente a una struttura tradizionale, Nutopia non presenta una leadership definita e non tutti i cittadini sono registrati, rendendo la popolazione un mistero. Il 2 aprile 1973, durante una conferenza stampa a New York City, Lennon e Ono presentano ufficialmente Nutopia.
Nel tentativo di ottenere immunitĂ diplomatica e risolvere i problemi di immigrazione di Lennon negli Stati Uniti, lui e Ono si autoproclamano ambasciatori di Nutopia. Questo paese immaginario, ispirato agli ideali della celebre canzone di Lennon, “Imagine”, viene descritto come privo di terra, confini e passaporti, comprendendo solo persone. La richiesta di immunitĂ diplomatica e riconoscimento alle Nazioni Unite è avanzata nella dichiarazione ufficiale.
Nonostante l’ordine di deportazione di Lennon sia stato revocato nel 1975 e abbia ottenuto la residenza permanente nel 1976, il concetto di Nutopia continua a vivere attraverso simboli distintivi. La bandiera, bianca, è stata dichiarata da Lennon come simbolo di resa alla pace e all’amore. Un’inusuale scelta, contestata da alcuni, ma giustificata da Lennon e Ono come un atto di resa e compromesso per raggiungere la pace.
Il Grande Sigillo di Nutopia, disegnato a mano, raffigura un sigillo bilanciante un globo yin-yang sul naso. Anche una targa con l’iscrizione “NUTOPIAN EMBASSY” è stata posta all’ingresso posteriore dell’appartamento Dakota, dove Lennon e Ono risiedevano.
L’ereditĂ di Nutopia si riflette in varie manifestazioni culturali, come la canzone “Nutopia” dell’artista finlandese Kari Peitsamo e mostre espositive a New York che presentano la lettera fondativa di Nutopia.
Il termine Nutopia, un accostamento di “nuovo” e “utopia”, suggerisce la visione di una nuova utopia sociale. Un gioco di parole con “noce” (riferendosi a una persona eccentrica) e “utopia” aggiunge un tocco di umorismo al concetto.
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