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E’ da un po’ di tempo che non scrivevo musica, ieri avevo davanti la mia master keyboard che mi chiamava, in poche ore ho buttato giù questo piccolo arrangiamento, alla Stephen Slacks , dentro c’è la mia voglia di mettermi davanti al mare con una sdraio e buttarmi alle spalle questo periodo di grande incertezza. Lo so non è la V di Beethoven, faccio del mio meglio, ma soprattutto focalizzo uno stato d’animo e lo trasformo in musica. A me oggi piace, domani non so.
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Ho cominciato a scrivere questa canzone il 10 Agosto 2018, pensando ad un addio tra un uomo ed una donna. Mentre la registravo con la mia pessima voce, e la mandavo a Cecilia (per essere sistematicamente ignorato ) il 15 Agosto mi arriva l’assurda notizia dei fatti di Genova. Non avevo collegato le cose immediatamente (questa canzone la doveva cantare Carlo De Rosa dei 29 & 30) ma forse proprio nel momento del disastro il mio pezzo ha cambiato la sua destinazione. L’ascoltavo continuamente pensando al dolore che provava Roberto, il mio amico-collega, padre di Giovanni Battiloro, una delle vittime del crollo. Ai funerali sono andato in macchina con Cristina Fayad e Augusta e per tutto il viaggio cominciato dalla Rai e finito a Torre del Greco abbiamo ascoltato questa canzone. Avevamo gli occhi lucidi, cosi come quelli di Laura qualche giorno dopo quando l’ha ascoltata insieme a Roberto, e mi ha detto che quelle parole, le sentiva fortemente una per una. Per questo motivo ho voluto che diventasse coautrice del testo. Siamo usciti ad Aprile del 2019, dopo lunghe trattative per Sanremo, sembrava cosa fatta fino alla fine quando ci hanno escluso, perchè il circo di Sanremo non avrebbe tollerato il padre di una delle vittime, il più agguerrito (Roberto non ha voluto il risarcimento e continua a ribadire che si tratta di un omicidio di stato), calcare le scene, rivendicando giustizia davanti alle telecamere dell’evento mediatico più visto in Europa, con milioni e milioni di telespettatori davanti allo schermo. Ieri uno dei video contenenti la canzone ha raggiunto 2,4 milioni di visualizzazioni, ed ho capito che doveva andare così.
Piove sulla mia anima Laura Battiloro (Felice Iovino)
Piove sulla mia anima
mentre ti allontani
sento ancora il tuo respiro
sento ancora le tue mani ….
Testo Felice Iovino/ Laura Battiloro Musica Felice Iovino
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Je song’ ‘o popolo
felice iovino
je song”o popolo so a base e sta piramide e piglio cavece si m’arrampico … ma po care je songo ‘e lacreme ca scenneno dint”o scure je song ‘o nord, ‘o sud e ‘a fabbrica ca chiure Song”a bulletta ca te studìe a tre semmane e song”o stato ca te sfrutta e te mantene ‘e mmane je songo arraggia che te saglie chiane chiane je so chill’attimo “che aret nun se torna” je song”o specchio ment stai currenne co core ca te fuje a piette l’ultima faccia che vire, e che vulisse cancellà je song o tiempe, so l’aria, so stu peso ca siente, Je songhe a vita, ca pe te nun vale niente je so a rinuncia e chille ca s’arrenne e so colpevole quanne “figlieme è innocente” je so sta ruga che jere nun tenive je songhe o sanghe e so o sudore je song o popolo e nun tengo addore
felice iovino
trad. io sono il popolo in fondo alla piramide io prendo calci se mi arrampico ma poi cado sono le lacrime che scendono nel buio io sono il nord, il sud sono la fabbrica che chiude sono la bolletta che sta li da settimane sono lo stato che ti sfrutta e che lega le tue mani sono la rabbia che ti sale piano piano io sono quel giorno e sono l’attimo che indietro non si torna Sono lo specchio mentre scappi con il cuore in gola l’ultima faccia che vedi e che vorresti cancellare sono il tempo, l’aria, il peso che ti senti sono la vita che per te non vale niente sono la rinuncia di chi si arrende sono colpevole quando “mio figlio è innocente” sono la ruga che ieri non avevi sono sangue e sudore io sono il popolo e non ho odore