Gli America

Quando ho sentito A Horse With No Name per la prima volta. ho voluto riascoltarla altre 10 volte, bellissima, semplice, country ma soprattutto evocava il concetto di USA che nel corso degli anni avevo accumulato.

Da qualche parte dev’esserci la mia foto con il mio maggiolone arancione, dentro c’era un mangianastri, che avrà masticato milioni di volte queste canzoni, in mille occasioni diverse, andando al mare o semplicemente fermi sotto la luna persi nell’universo.


Come tutti avevo centinaia di nastri in macchina, non faccio l’elenco, non è questo lo scopo di questo post, ma queste canzoni facevano parte della playlist 🙂

Oppure mi ricorda i viaggi in 127 blu (con gli alettoni 🙂 ), quella di Vincenzo (batterista, l’unica con l’impianto a gas e la pezza per togliere la polvere dal cruscotto), che usavamo per andare a suonare, sotto il sole d’estate con i finestrini aperti ed il braccio fuori, perchè l’aria condizionata era di serie solo nelle berline di lusso, con mio fratello teso per tutto il viaggio che diceva “andate piano”, con lo stesso tono di Massimo (Troisi), e che baciava l’asfalto ogni volta che arrivavamo a destinazione (cercando la guardia medica). Con quella 127 abbiamo girato l’Italia.

Gli America sono un gruppo musicale anglo-statunitense caratterizzato da un rock leggero e vicino al sound della West Coast, molto popolari agli inizi degli anni settanta e degli anni ottanta soprattutto per alcuni successi quali A Horse with No Name che raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 per tre settimane, Sister Golden Hair del 1975 che arriva prima nella Billboard Hot 100, Survival e You Can Do Magic, ma soprattutto la più apprezzata Ventura Highway che gli ha fatto guadagnare l’ottavo posto nella Billboard Top 40 Pop Charts per le prime nove settimane dalla data di uscita.

Figli di padri statunitensi, facenti parte di personale militare di stanza nella base USAF londinese di West Ruislip in Regno Unito, e madri britanniche, i tre futuri America si incontrarono a Londra a metà degli anni sessanta, dove studiavano alla London Central High School di Bushey e militavano in due diverse band della scuola stessa.

In seguito, i tre decisero di formare un complesso rock dal nome America. Le prime esibizioni del terzetto si svolgono in svariati pub dell’area londinese, con una sortita prestigiosa alla celeberrima Roundhouse, dove i Pink Floyd avevano tenuto i loro primi concerti.

Il loro primo LP fu registrato ai Trident Studios e ai Morgan Studios di Londra e prodotto da Ian “Sammy” Samwell, che era noto per i successi che aveva scritto per Cliff Richard, con l’assistenza di Jeff Dexter.

L’album era stato inizialmente pubblicato soltanto in Europa con un successo non esaltante, ma senza il brano di successo A Horse with No Name. Samwell aiutò il gruppo ad inciderlo e convinse la casa discografica Warner Brothers a pubblicare la nuova canzone su un EP che ottenne grande successo e vasta popolarità sia negli Stati Uniti sia in Europa.

Il trio nel 1975
L’album America fu pubblicato di nuovo con A Horse with No Name e rapidamente ottenne il disco di platino insieme agli altri pezzi di successo I Need You, Sandman e Riverside. Il loro secondo album, chiamato appunto Homecoming, vide il gruppo fare ritorno negli Stati Uniti per le registrazioni. La canzone più famosa era Ventura Highway.

Il quarto album del gruppo, Holiday, fu realizzato con George Martin, che era stato in precedenza produttore per i Beatles e che lavorerà col trio anglo-statunitense fino al 1979. L’album successivo, Hearts, conteneva Sister Golden Hair e Daisy Jane.

Dan Peek lasciò il gruppo dopo l’incisione di Harbor nel 1977. Nel 1979 all’apice della loro carriera si esibiscono in un Central Park di New York “sold out” in una esibizione sponsorizzata dalla bevanda Dr Pepper. Per l’occasione verrà girato un documentario.

Il duo restante produsse molti altri album e un successo radiofonico, You Can Do Magic, che raggiunse l’8ª posizione nella classifica pop statunitense nel 1982. L’ultimo successo nella top-40 hit è stato The Border, che ha raggiunto la 33ª posizione l’anno successivo.

Gli America hanno proseguito con un costante lavoro dal vivo e sporadiche incisioni dopo il loro distacco dalla casa discografica Capitol Records a metà degli anni ottanta. Nel 1990, quando la manifestazione ancora prevedeva la doppia interpretazione dei pezzi in gara in italiano e in versione internazionale, hanno partecipato al Festival di Sanremo proponendo la canzone Last Two to Dance, versione inglese della canzone di Sandro Giacobbe Io vorrei. Beckley ha pubblicato nel 1999 da solista l’album Van Go Gan.

Nella sua carriera dopo aver abbandonato gli America, Dan Peek si è convertito al cristianesimo e ha pubblicato alcuni album di successo su pezzi di musica religiosa contemporanea. La sua autobiografia An American Band racconta il periodo di maggior successo degli America e sul suo cammino spirituale. Dan Peek è morto nel sonno nella sua casa in Missouri, nel luglio del 2011, all’età di sessant’anni. Il programma relativo ai concerti del gruppo è visibile sul sito ufficiale del gruppo.

Con la pubblicazione del sedicesimo album in studio Here and Now del 2007, la band allega un disco di loro successi registrati dal vivo, in modo da far conoscere il loro sound ad un pubblico giovane e per catturare l’energia delle canzoni prodotte sul palco. Nel 2008 viene pubblicato un live del concerto di Wildwood Springs, tenuto nel 2007 nello stato del Missouri. Nel 2011 il duo torna in studio e viene pubblicato Back Pages, contenente dodici cover di canzoni che hanno influenzato il gruppo, da Dylan agli Zombies.

Nel 2019 in occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione della band tornano ad effettuare un tour mondiale e pubblicano la raccolta America 50Th Anniversary: The Collection.

Formazione
Gerry Beckley – tastiera, pianoforte, chitarra, voce (dal 1971)
Dewey Bunnell – basso, chitarra, voce (dal 1971)
Dan Peek – chitarra, voce (1971-1977)
Discografia
Album in studio
1971 – America
1972 – Homecoming
1973 – Hat Trick
1974 – Holiday
1975 – Hearts
1976 – Hideaway
1977 – Harbor
1979 – Silent Letter
1980 – Alibi
1982 – View from the Ground
1983 – Your Move
1984 – Perspective
1994 – Hourglass
1998 – Human Nature
2007 – Here & Now (doppio CD)
2011 – Back Pages
2015 – Lost & Found
Live
1977 – America Live
1985 – In Concert
1995 – Horse with No Name
1995 – In Concert (King Biscuit)
2002 – The Grand Cayman Concert
2004 – Live at the Sydney Opera House
2008 – Live in Concert: Wildwood Springs
Altro
1982 – L’ultimo unicorno (colonna sonora)
2002 – Holiday Harmony (disco natalizio)
Raccolte
1975 – History: America’s Greatest Hits
1991 – Encore: More Greatest Hits
1996 – King Biscuit Flower Hour
1996 – You Can Do Magic
1996 – The Best of America – Centenary Collection
2000 – Highway, 30 Years of America (box set)
2001 – The Definitive America
2002 – Complete Greatest Hits
2019 – America 50Th Anniversary: The Collection

A Toys Orchestra è un gruppo musicale italiano pop rock, formatosi nell’estate del 1998 ad Agropoli in Campania


Il loro ambiente si muove da un pop-rock intimista di estrazione sixties/seventies di scuola british ad un ambito psichedelico unito a melodie forti e malinconiche e con testi onirici e surreali
Il primo nucleo degli …A Toys Orchestra nasce nell’estate del 1998 ad Agropoli, cittadina del salernitano, dalle ceneri del gruppo punk rock Mesulid, di cui facevano parte Enzo Moretto, Raffaele Benevento e altri due ragazzi di Agropoli. I componenti del nuovo gruppo sono: Enzo Moretto, Ilaria D’Angelis e Raffaele Benevento.

Dopo la loro partecipazione nel quinto volume della compilation Soniche Avventure e la vittoria del concorso “Gruppo Soniche” del 2000 indetto da Sony/Fridge e Radio RockFM, nel giugno del 2001 pubblicano il loro primo album dal titolo Job (Fridge rec.). L’album ottiene ottime recensioni da parte della critica di settore, catapultandoli tra le promesse dell’indie rock italiano.

Dopo l’ingresso di Fausto Ferrara la band si lascia alle spalle l’indie rock più tradizionale per accogliere nuove influenze votate ad un uso più ricercato dell’elettronica grazie all’uso di campionatori e drum machine. Il 10 agosto 2003 partecipano e vincono il MusicalBox-notturno musicale, festival ospitato nell’ambito della rassegna Frequenze Disturbate di Urbino. Ad ottobre il gruppo partecipa al tributo italiano ai Beatles promosso dal sito Musicboom.it, con una rivisitazione in chiave indie del brano I Am the Walrus.

Nell’autunno 2003 la band lascia la Fridge per passare alla Urtovox Records, iniziando a lavorare concretamente al nuovo album, che viene registrato e mixato presso l’Alpha Departement Groove, studio di Bologna. Il disco, dal titolo Cuckoo Boohoo, esce a metà ottobre del 2004 e ottiene una ottima rassegna stampa, viene realizzato un videoclip, Peter Pan Syndrome, scritto e diretto dal videomaker Fabio Luongo che, oltre a rientrare nella programmazione di MTV, All Music, Rock TV, RaiSat Extra e Match Music viene selezionato dalla giuria del prestigioso Premio Fandango aggiudicandosi due premi: Miglior videoclip originale (premio speciale Musica! di la Repubblica) e Migliore fotografia (premio Fandango: Video Clipped the radio star). Inoltre il videoclip viene inserito tra i primi 10 del 2004 nella classifica di fine anno stilata da Musica! di la Repubblica, vince il premio MEI clip estate 2005 assegnato nell’ambito del prestigioso Capalbio film festival, e viene selezionato alla Mostra internazionale di cortometraggio di Montecatini ed alla rassegna di cortometraggi O’Curt indetta dalla mediateca di S.Sofia di Napoli.

All’inizio 2005 il batterista Fabrizio Verta abbandona il gruppo lasciando il posto al giovanissimo Andrea Perillo. Nello stesso anno la band inserisce un pezzo originale intitolato Cammeo nel cortometraggio Minute Stanze di Graziano Staino, nato dalla collaborazione con altri musicisti della scena italiana (Afterhours, Morgan, Paolo Benvegnù, Marco Parente, Cristina Donà, ecc.). Dal 2005 al 2006 svolgono un’incessante attività concertistica i molti rock club e festival italiani (oltre 160 date).

Il 19 marzo 2007 esce un nuovo album dal titolo Technicolor Dreams, realizzato in collaborazione con Dustin O’Halloran, della band statunitense Devics, nelle vesti di produttore artistico[4]. Il primo estratto dall’album è Powder on the Words, con un video diretto ancora una volta da Fabio Luongo. Degna di nota la collaborazione con l’agenzia “Mind Your Music” di Santa Monica per l’inserimento di tre brani tratti dall’album (Cornice Dance, Amnesy International e Technicolor Dream) nella colonna sonora del film di Jess Manafort The Beautiful Ordinary, uscito nelle sale cinematografiche americane nel settembre 2007.

Il 19 ottobre 2007 la band riceve il prestigioso invito a partecipare al più grosso evento live organizzato da Rai Radio 1 che insieme alla programmazione del singolo Powder on the words sulle reti Rai, anticipa la distribuzione e la promozione europea ed inglese dell’album, accolto con il medesimo entusiasmo dalla stampa estera al punto che ben due brani tratti da Technicolor Dreams vengono selezionati a distanza di poche settimane come singoli della settimana sulla BBC Radio 2 del Regno Unito.

Tantissimi i loro live (oltre 150 nell’arco del 2007 e 2008 che sfociano in un tour europeo di 15 date). Non è quindi un caso che gli Afterhours vogliano che la band partecipi al progetto/compilation Il paese è reale con il brano inedito What You Said, che porterà il gruppo nuovamente negli studi Rai di Via Asiago per un concerto che li vedrà insieme agli Afterhours, alla collega d’etichetta Beatrice Antolini e ad altri musicisti quali Paolo Benvegnù e Roberto Angelini.

Due loro brani sono stati inseriti nella fiction televisiva I liceali prodotta e trasmessa da RTI/Canale 5 in prima serata nel novembre 2009. Un ulteriore brano, Invisibile, è inserito nel film d’esordio di Edoardo Leo 18 anni dopo.
Il terzo album degli A Toys Orchestra, dal titolo Midnight Talks, esce il 2 aprile 2010 per Urtovox Records.

Il 24 maggio 2011 esce l’EP Rita Lin Songs,che contiene tra le altre The Chauffeur (cover dei Duran Duran) e la versione in italiano di Celentano (traccia numero 5 dell’album Midnight Talks). L’EP è stato offerto in free download per 6 giorni prima dell’uscita ufficiale.

Nel luglio 2011 annunciano che la canzone Powder on the words sarà presente nel film Il giorno in più di Massimo Venier in uscita a fine 2011.

A fine 2011 esce l’album Midnight (R)Evolution, quarto album in studio della band. Il lavoro viene pubblicato insieme ad un documentario in formato DVD intitolato Midnight Stories, che raccoglie tutta la documentazione audiovisiva del gruppo dagli esordi fino ad oggi. Il documentario viene presentato in anteprima sul quotidiano online Indie-Eye.

Dal 21 marzo 2012 sono impegnati come “resident band” nella trasmissione di Fabio Volo Volo in diretta, trasmessa su Rai 3 in seconda serata. Per quasi tutto il 2013 il frontman della band Enzo Moretto collabora come turnista con Appino.

A partire da dicembre 2013 il gruppo ritorna ad esibirsi dal vivo con un tour chiamato Technicolor Dreams, come l’album del 2007. Nei primi mesi del 2014 il gruppo è a Berlino, ai Vox-Ton Studio[8], per registrare in studio. Nell’ottobre 2014 viene quindi pubblicato Butterfly Effect (Urtovox/Ala Bianca), album prodotto da Jeremy Glover , già collaboratore di Liars, Crystal Castles e IAMX.

A 4 anni da Butterfly Effect, il 27 aprile 2018, esce Lub Dub. Ancora una volta il gruppo cilentano più internazionale di casa nostra riesce a sorprenderci con uno stile rinnovato, carico di passioni e tensione emotiva che non tradisce le aspettative del titolo. “Lub” e “Dub” sono infatti i suoni emessi dal nostro cuore durante il pompaggio del sangue, due suoni che appartengono a tutti noi.
Premi
Nel 2004 premio Fandango “Video Clipped the radio star” per il video musicale di Peter Pan Syndrome.

Il 23 novembre 2007 il PIMI (Premio Italiano Musica Indipendente) e la SIAE assegnano a Technicolor Dreams il premio della critica “Miglior Disco dell’Anno” con una targa consegnata in apertura al MEI di Faenza.

Nel 2010 vincono lo stesso premio (P.I.M.I. Premio Italiano Musica Indipendente) per la categoria “Migliore band” conquistando una posizione sul podio dei primi tre anche per il “Miglior disco” ed il “Miglior tour”.

Nel settembre 2010 vincono il premio “KeepOn 100% live” per la “Migliore performance live dell’anno”.

Formazione
Attuale
Enzo Moretto – voce, chitarra, tastiere, sintetizzatore (1998-presente)
Ilaria D’Angelis – voce, basso, synth, tastiere, chitarra (1998-presente)
Raffaele Benevento – basso, chitarra, voce (1998-presente)
Andrea Perillo – batteria, percussioni, loop (2004-presente)
Julian Barrett – piano, synth, chitarra, basso (2014-presente)
Ex membri
Fabrizio Verta – batteria (1998-2004)
Fausto Ferrara – synth, pianoforte, fisarmonica (2002-2009)
Componenti live
D.M. – piano, synth, percussioni
Marco Scarabel – basso, percussioni
Paolo Iocca – chitarra, piano, tamburello
Beatrice Antolini – percussioni, sassofono, synth, basso
Discografia
Album in studio
2001 – Job (Fridge/Venus)
2004 – Cuckoo Boohoo (Urtovox/Audioglobe)
2007 – Technicolor Dreams (Urtovox/Audioglobe)
2010 – Midnight Talks (Urtovox)
2011 – Midnight (R)Evolution (Urtovox/Ala Bianca)
2014 – Butterfly Effect (Urtovox/Ala Bianca)
2018 – Lub Dub (Urtovox/Ala Bianca)
EP
2011 – Rita-lin Songs (Urtovox/Ala Bianca)
Compilation
2000 – AAVV Soniche Avventure (Fridge/Sony)
2004 – AAVV Let It Boom (Music Boom/Audioglobe)
2006 – AAVV Songs for Another place (Urtovox – Awful_Bliss/Audioglobe)
2009 – AAVV Afterhours presentano: Il paese è reale (19 artisti per un paese migliore?)

6 luglio 2020 muore Ennio Morricone compositore, musicista, direttore d’orchestra e arrangiatore italiano. Ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, dove si è diplomato in tromba; ha scritto le musiche per più di 500 film e serie TV, oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più versatili, prolifici e influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi. Le musiche di Morricone sono state usate in più di 60 film vincitori di premi. Come giovane arrangiatore della RCA, ha contribuito anche a formare il sound degli anni sessanta italiani, confezionando brani come Sapore di sale, Se telefonando, e i successi di Edoardo Vianello.


A partire dal 1946 ha composto più di 100 brani classici, ma ciò che ha dato la fama mondiale a Morricone come compositore, sono state le musiche prodotte per il genere del western all’italiana, che lo hanno portato a collaborare con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, Il grande silenzio, Il mercenario, Il mio nome è Nessuno e la Trilogia del tempo.

Dagli anni settanta Morricone diventa un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano, componendo musiche per registi americani come John Carpenter, Brian De Palma, Barry Levinson, Mike Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Morricone ha scritto le musiche per numerose pellicole nominate all’Academy Award come I giorni del cielo, Mission e The Untouchables – Gli intoccabili.

Nel 2007 Morricone ha ricevuto il premio Oscar onorario alla carriera[3] “per i suoi contributi magnifici all’arte della musica da film” dopo essere stato nominato per 5 volte tra il 1979 e il 2001 senza aver mai ricevuto il premio. Il 28 febbraio 2016, ottiene il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe.
Morricone ha vinto anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize. Ha venduto inoltre più di 70 milioni di dischi.

Era Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e socio dell’associazione Nuova Consonanza impegnata in Italia nella diffusione e produzione di musica contemporanea. Il 26 febbraio 2016, gli è stata attribuita la stella numero 2574 nella celebre Hollywood Walk of Fame. Il 27 dicembre 2017 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana , il secondo grado in ordine d’importanza.

Premio Oscar
1979 – Candidatura alla miglior colonna sonora per I giorni del cielo
1987 – Candidatura alla miglior colonna sonora per Mission
1988 – Candidatura alla miglior colonna sonora per The Untouchables – Gli intoccabili
1992 – Candidatura alla miglior colonna sonora per Bugsy
2001 – Candidatura alla miglior colonna sonora per Malèna
2007 – Oscar onorario
2016 – Miglior colonna sonora per The Hateful Eight
Golden Globe
1985 – Candidatura alla Miglior colonna sonora per C’era una volta in America
1987 – Miglior colonna sonora per Mission
1988 – Candidatura alla Miglior colonna sonora per The Untouchables – Gli intoccabili
1990 – Candidatura alla Miglior colonna sonora per Vittime di guerra
1992 – Candidatura alla Miglior colonna sonora per Bugsy
2000 – Miglior colonna sonora per La leggenda del pianista sull’oceano
2001 – Candidatura alla Miglior colonna sonora per Malèna
2016 – Miglior colonna sonora per The Hateful Eight[27]
BAFTA
1979 – Miglior colonna sonora per I giorni del cielo
1985 – Miglior colonna sonora per C’era una volta in America
1987 – Miglior colonna sonora per Mission
1988 – Miglior colonna sonora per Gli intoccabili
1990 – Miglior colonna sonora per Nuovo Cinema Paradiso
2016 – Miglior colonna sonora per The Hateful Eight
David di Donatello
1981 – Candidatura al miglior musicista per Bianco, rosso e Verdone
1988 – Miglior musicista per Gli occhiali d’oro
1989 – Miglior musicista per Nuovo Cinema Paradiso
1990 – Candidatura al miglior musicista per Mio caro dottor Gräsler
1991 – Miglior musicista per Stanno tutti bene
1993 – Candidatura al miglior musicista per La scorta
1993 – Miglior musicista per Jona che visse nella balena
1996 – Candidatura al miglior musicista per L’uomo delle stelle
1999 – Miglior musicista per La leggenda del pianista sull’oceano
2000 – Miglior musicista per Canone inverso – Making Love
2001 – Candidatura al miglior musicista per Malèna
2006 – David del Cinquantenario
2007 – Miglior musicista per La sconosciuta
2010 – Miglior musicista per Baarìa
2013 – Miglior musicista per La migliore offerta
2016 – Candidatura al miglior musicista per La corrispondenza
Nastro d’argento
1965 – Miglior colonna sonora per Per un pugno di dollari
1970 – Miglior colonna sonora per Metti, una sera a cena
1972 – Miglior colonna sonora per Sacco e Vanzetti
1985 – Miglior colonna sonora per C’era una volta in America
1988 – Miglior colonna sonora per Gli intoccabili
1999 – Miglior colonna sonora per La leggenda del pianista sull’oceano
2000 – Miglior colonna sonora per Canone inverso – Making Love
2001 – Miglior colonna sonora per Malèna
2007 – Miglior colonna sonora per La sconosciuta
2013 – Miglior colonna sonora per La migliore offerta
Altri riconoscimenti

Morricone riceve il premio Città di Roma 1996
1972 – Premio Cork Film International per La Califfa
1981 – Premio della critica discografica per Il prato
1988 – Grammy Award per The Untouchables – Gli intoccabili
1989 – Nint Annual Ace Winner per Il giorno prima
1989 – Pardo d’onore del Festival internazionale del film di Locarno
1990 – Prix Fondation Sacem del XLIII Festival di Cannes per Nuovo Cinema Paradiso
1992 – Grolla d’Oro alla carriera (Saint-Vincent)
1993 – Efebo d’argento per Jona che visse nella balena
1994 – Premio Golden Soundtrack dell’ASCAP (Los Angeles)
1995 – Leone d’oro alla carriera alla 52ª Mostra del Cinema di Venezia
2000 – Su proposta del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, il Presidente della Repubblica gli conferisce il Diploma e la Medaglia di Prima Classe di Benemerito dell’Arte e della Cultura
2000 – L’Università di Cagliari gli conferisce la Laurea Honoris Causa
2002 – Laurea Honoris Causa dalla Seconda Università di Roma
2003 – Premio “Sergio Leone” alla carriera, Torella dei lombardi (Avellino)
2006 – Il 23 agosto 2006 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria da diversi comuni italiani: il comune di Cervara di Roma[28], conosciuto come il “paese degli artisti”, L’Aquila[29] e Catanzaro
2006 – Il 27 ottobre *2006 – il comune di Bagheria gli conferisce la cittadinanza onoraria
2006 – Gli viene consegnato il David del Cinquantenario
2008 – Orden al Mérito Artístico y Cultural Pablo Neruda
2009 – Premio America della Fondazione Italia USA
2010 – Polar Music Prize, Stoccolma
2013 – Premio Ignazio Silone per la cultura
2013 – European Film Awards per La migliore offerta
2014 – Grammy Trustees Award per il grande contributo nel campo della registrazione musicale
2016 – *21ª edizione dei Critics’ Choice Awards per The Hateful Eight
2016 – Premio Toson d’Oro di Vespasiano Gonzaga, assegnato dal Rotary CVS[30]
2017 – Laurea magistrale Honoris Causa in Scienze della Musica e dello Spettacolo dalla Università degli Studi di Milano
2017 – Premio San Zosimo I Romano Pontefice
2017 – Cittadinanza onoraria di Caserta[31]
2017 – Premio Internazionale Alessandro Cicognini[32], Roma
2019 – Arlecchino d’oro, Premio internazionale della città di Mantova conferito nel Festival Teatro – Arlecchino d’oro

Testo
Where you goin’ Rusty James?
There’s a Rumble on, Knives and ChainsWhat you doin’ Betty Sue?
What you think, I’m comin’ with you
I’m comin’ with youRolling out of east L.A.
Making our way to Santa Fe
Man, sure do look pretty, she said
Feels so good to get myself out of the cityThrough the Airwaves
Can’t you feel the fallout?
It’s in the Airwaves
Can’t you hear me callin’out?Sitting on Landis Hill
Staring out at Beverly Hills
Everybody moving so fast
Makes you feel like you’re already part of the pastThrough the airwaves
Can’t you feel the fall out?
It’s in the airwaves
Can’t you hear me calling out?Where’re you going Rusty James?
So rumble on miles and change
What you doing Betty Sue?
She says whatcha thinking?I’m coming with you
I’m coming with you
I’m coming with you
I’m coming with you


Dove stai andando Rusty James?
C’è un rombo su, Coltelli e catene Cosa stai facendo Betty Sue?
Quello che pensi, vengo con te
Sto venendo con te, uscendo da est di Los Angeles
Raggiungiamo Santa Fe
Amico, certo, sei carino, disse
Mi sento così bene a farmi uscire dalla città attraverso le onde radio
Non senti la ricaduta?
È nelle onde radio
Non riesci a sentirmi chiamare? Seduto su Landis Hill
Fissando Beverly Hills
Tutti si muovono così in fretta
Ti fa sentire parte del passato Attraverso le onde radio
Non senti la caduta?
È nelle onde radio
Non riesci a sentirmi chiamare? Dove vai Rusty James?
Quindi rimbombi sulle miglia e cambia
Cosa stai facendo Betty Sue?
Dice cosa stai pensando? Vengo con te
Sto venendo con te
Sto venendo con te
Sto venendo con te


Raymond Charles Jack “Ray” LaMontagne (Nashua, 18 giugno 1973) è un cantautore e musicista statunitense. LaMontagne ha pubblicato otto album in studio, Trouble, Till the Sun Turns Black, Gossip in the Grain, God Willin’ & The Creek Don’t Rise, Supernova, Ouroboros, Part of the Light e Monovision. È nato nel New Hampshire ed è stato ispirato a creare musica dopo aver ascoltato un album di Stephen Stills. I critici hanno paragonato la musica di LaMontagne a quella di Otis Redding, The Band, Van Morrison, Nick Drake e Tim Buckley.

Melinda was mine ‘til the time
That I found her
Holding Jim
And loving him
Then Sue came along, loved me strong
That’s what I thought
Ya, me and Sue
But that died tooDon’t know that I will
But until I can find me
The girl who’ll stay
And won’t play games behind me
I’ll be what I am
A solitary man
Solitary manI’ve had it to here
Bein’ where love’s a small word
Part-time thing
Paper ringI know it’s been done
Havin’ one girl who’ll loves you
Right or wrong
Weak or strongDon’t know that I will
But until I can find me
The girl who’ll stay
And won’t play games behind me
I’ll be what I am
A solitary man
Solitary manDon’t know that I will
But until I can find me
The girl who’ll stay
And won’t play games behind me
I’ll be what I am
A solitary man
Solitary man
Solitary man
Solitary man


Melinda era mia fino al momento
Che l’ho trovata
Tenendo Jim
E amarlo
Poi venne Sue, mi amò forte
È quello che pensavo
Ya, io e Sue
Ma è morto anche quello
Non so che lo farò
Ma fino a quando non riuscirò a trovarmi
La ragazza che resterà
E non giocherà alle mie spalle
Sarò quello che sono
Un uomo solitario
Uomo solitario
L’ho avuto qui
Bein ‘dove l’amore è una piccola parola
Cosa part-time
Anello di carta
So che è stato fatto
Ho una ragazza che ti amerà
Giusto o sbagliato
Debole o forte
Non so che lo farò
Ma fino a quando non riuscirò a trovarmi
La ragazza che resterà
E non giocherà alle mie spalle
Sarò quello che sono
Un uomo solitario
Uomo solitario
Non so che lo farò
Ma fino a quando non riuscirò a trovarmi
La ragazza che resterà
E non giocherà alle mie spalle
Sarò quello che sono
Un uomo solitario
Uomo solitario
Uomo solitario
Uomo solitario


Solitary Man è un brano musicale scritto da Neil Diamond, distribuito come singolo il 4 aprile 1966 e incluso nel primo album dell’artista, intitolato “The Feel of Neil Diamond”.

Questo disco, primo singolo pubblicato da Diamond, noto precedentemente per aver scritto canzoni per altri artisti, raggiunse la posizione numero 55 nella Hot 100 di Billboard.

L’autenticità autobiografica della canzone è stata confermata dallo stesso artista in un’intervista.

In seguito, T.G. Sheppard ha reinterpretato il brano, portandolo al 14º posto nella classifica country nel 1976. Nel 1993, Chris Isaak ha pubblicato il brano come singolo e lo ha incluso nell’album “San Francisco Days”. Johnny Cash l’ha inserito nell’album “American III: Solitary Man” del 2000, vincendo il Grammy Award per la migliore interpretazione vocale maschile in ambito country.

La band rock-metal finlandese degli HIM ha ottenuto un notevole successo nel 2004 pubblicando il brano come singolo, raggiungendo il secondo posto nella classifica finlandese dei singoli e il nono nella classifica inglese.

Versione italiana:
Nel 1966, Gianni Morandi ha realizzato una versione tradotta in italiano dal titolo “Se perdo anche te”, con testo di Franco Migliacci e arrangiamenti musicali di Ennio Morricone. Questa versione è stata pubblicata come lato B del singolo “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.

Il 11 novembre 2015, il singolo “Se perdo anche te” è stato riproposto dal duo Capitani Coraggiosi, composto da Gianni Morandi e Claudio Baglioni, facendo parte dell’album “Capitani coraggiosi – Il live”.

Nel 2011, Mauro Ermanno Giovanardi ha realizzato una propria versione del brano, inclusa nell’album “Ho sognato troppo l’altra notte?”, da cui è stato tratto un videoclip diretto da Chiara Battistini.

Johnny Cash

Johnny Cash, al momento della sua nascita con il nome J.R. Cash il 26 febbraio 1932 a Kingsland e scomparso il 12 settembre 2003 a Nashville, è stato un talentuoso cantautore, chitarrista e attore statunitense. La sua vasta produzione includeva numerose canzoni nei generi country e folk, oltre a esibizioni memorabili di celebri talking blues.

Fu universalmente riconosciuto come “The Man in Black” a causa della sua predilezione per l’abbigliamento nero, ispirando il titolo di uno dei suoi album e della sua prima autobiografia. Di consueto, iniziava i suoi concerti con la semplice dichiarazione: «Hello, I’m Johnny Cash» (“Ciao, sono Johnny Cash”), seguita dall’esecuzione di brani come Folsom Prison Blues.

La sua straordinaria carriera lo elevò al rango di uno dei pochissimi artisti a superare la soglia dei novanta milioni di dischi venduti.

Pur essendo prevalentemente ricordato come un’icona della musica country, Johnny Cash ha ampliato il suo repertorio spaziando attraverso vari generi, tra cui rock and roll, rockabilly, blues, folk e gospel. Questa versatilità gli ha conferito l’insolito onore di essere inserito nella Country Music Hall of Fame and Museum, nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Gospel Music Hall of Fame. Nel corso della sua carriera, le sue canzoni hanno affrontato temi come il dolore, l’afflizione morale e il riscatto, soprattutto nella fase più avanzata della sua vita artistica.


Sento il treno arrivare
I hear the train a comin’

Rotola dietro la curva,
It’s rollin’ ‘round the bend,

E non ho visto il sole
And I ain’t seen the sunshine

Da allora, non so quando
Since, I don’t know when

Sono bloccato nella prigione di Folsom
I’m stuck in Folsom Prison

E il tempo continua a trascinare
And time keeps draggin’ on

Ma quel treno continua a rotolare
But that train keeps a-rollin’

Scendendo a San Antone
On down to San AntoneQuando ero solo un bambino
When I was just a baby

Mia mamma mi ha detto “Figlio
My Mama told me, “Son

Sii sempre un bravo ragazzo
Always be a good boy

Non giocare mai con le pistole “
Don’t ever play with guns, “

Ma ho sparato a un uomo a Reno
But I shot a man in Reno

Solo per vederlo morire
Just to watch him die

Quando sento quel fischio soffiare
When I hear that whistle blowin’

Pendo la testa e piango
I hang my head and cry

Scommetto che ci sono persone ricche che mangiano
I bet there’s rich folks eatin’

In una macchina da pranzo elegante
In a fancy dining car

Probabilmente stanno bevendo caffè
They’re probably drinkin’ coffee

E fumando grandi sigari
And smokin’ big cigars

Ma so di averlo fatto arrivare
But I know I had it comin’

So di non poter essere libero
I know I can’t be free

Ma quelle persone continuano a muoversi
But those people keep a-movin’

Ed è quello che mi tortura
And that’s what tortures me

Bene, se mi liberassero da questa prigione
Well, if they freed me from this prison

Se quel treno della ferrovia fosse mio
If that railroad train was mine

Scommetto che mi trasferirò un po ‘
I bet I’d move out over a little

Più in basso
Farther down the line

Lontano dalla prigione di Folsom
Far from Folsom Prison

Ecco dove voglio restare
That’s where I want to stay

E avrei lasciato quel fischio solitario
And I’d let that lonesome whistle

Soffia via il mio blues
Blow my blues away


Tra le sue composizioni più celebri figurano brani iconici come “I Walk the Line”, “Folsom Prison Blues”, “Ring of Fire”, “Get Rhythm” e “Man in Black”. Nonostante l’immagine austera e autorevole che lo contraddistingueva, Cash ha dimostrato la sua versatilità anche attraverso pezzi dal taglio umoristico, quali “One Piece at a Time” e “A Boy Named Sue”. Collaborò inoltre in duetti memorabili con la sua futura moglie June Carter. Nella fase conclusiva della sua carriera, ha sorpreso il pubblico con reinterpretazioni straordinarie di brani di artisti rock contemporanei, includendo tra gli altri “Hurt” dei Nine Inch Nails, “Personal Jesus” dei Depeche Mode, “Rusty Cage” dei Soundgarden e “One” degli U2.

Johnny Cash rappresentava una figura eccezionale nella musica popolare americana del XX secolo. Nonostante le sue radicate convinzioni cristiane evangeliche, Cash ottenne rispetto e ammirazione non solo da personalità influenti della cultura alternativa, ma anche da figure di spicco della cultura dominante. Dopo la sua morte nel 2003, venne sepolto accanto alla moglie nel cimitero Hendersonville Memory Gardens a Hendersonville, nel Tennessee.

Even if the dark wouldn’t guide me
I will be looking for proof in the soil
Shadows are black, their choruses, they turn
In the evening light

They washed away the evidence
In the river joy
Nothing is left of it
Just the pain of guilty eyes
And I follow, follow them down

I remember the time
When the dark felts were high
We were trampling lines
Looking up at the sky

Where is the future
We long for in life
Miss you from the bottom of my heart
And as the light of day moves faster I feel,
The loss of-

They washed away the evidence
In the river joy
Nothing is left of it
Just the pain of guilty eyes
And I follow, follow them down

I remember the time
When the dark felts were high
We were trampling lines
Looking up at the sky

When we cease to exist
When we pardon our blessed
When we lie asleep
No pain or gods