Ho sentito cantare Fabiana per la prima volta su youtube accompagnata da una chitarra in un negozio di strumenti musicali.
Ed ogni volta che l’ho risentita sono entrato in quella che lei chiama “la bolla emotiva”, una connessione che cerca di creare con quelli che la ascoltano. Lei scherzando in un altra intervista a Music&thecity con Cecilia Donadio si definisce “jazz oriented”, ed in effetti la sua musica tra le varie matrici ha sicuramente anche il jazz.

Architetto e laureata in canto jazz (appunto) Fabiana ha un rapporto particolare con il mondo, ed uno dei suoi modi di essere libera e ribelle รจ quello di coltivare un pezzettino di terra al giardino dell’orco “unโ€™azienda agricola sita nel cuore dei Campi Flegrei che affaccia sul Lago d’ Averno” [dal sito].
Mi ha ricevuto li, con lei c’era Luigi Esposito il bravissimo “pianista amico del cuore” un attore comico RINCHIUSO in un ragazzo timido lo definisce lei, con il quale collabora da sempre per comporre e per suonare dal vivo.
Pur conoscendolo da diversi anni e stimandolo come musicista e come persona, ho fatto l’imperdonabile cazzata di chiamarlo Stefano (sono stato poi per tutto il tempo a scusarmi ๐Ÿ™‚ [oramai sono alla demenza senile ๐Ÿ˜€ ]).

Fabiana in quel paradiso che si affaccia sul Lago D’Averno mi ha rivelato:
“E’ un modo simbolico di affermare la mia indipendenza dal resto del mondo” raccontandomi la sua visione del consumismo e della sostenibilitร .
Luigi mi ha parlato delle doti in cucina di Fabiana e delle sue sorelle che vivono con lei.

Oggi sono a Scampia su uno dei terrazzi con Peppoh che suona live per liberi&ribelli, alle 16,30 “forse” mi raggiunge Annalisa Buffardi ๐Ÿ™‚ .
Stay tuned!

๐Ÿ˜€

“‘A camorra song’io” – A67 : il remake Liberi&Ribelli L’appuntamento era alle 11 del 21 Luglio nel fantastico studio/sala prove Arte 58 di Roberto Perrone nel cuore del quartiere di Bagnoli.
Dovevamo realizzare il remake di “‘A camorra song’io” con gli A67, che a 15 anni esatti dalla sua uscita conserva intatta la sua potenza.
Non posso usare la parola “canzone” per definire “‘A camorra song’io”, รจ qualcosa di piรน, รจ un manifesto, qualcosa che ho incontrato centinaia di volte quando cercavo musiche per gli approfondimenti di cronaca nel periodo delle faide di camorra.
Per questo motivo gli associo immagini di dolore e crudeltร , e quindi forse su di me ha un impatto emotivo molto forte.
“Se a paura fa 90, a dignitร  fa 180” รจ l’urlo di Daniele Sanzone, voce e autore degli A67, che sintetizza un meccanismo basato sulla paura, sull’omertร , e sulla voglia di liberarsi e ribellarsi a quel sistema cosรฌ radicato nel nostro tessuto sociale, che sembra che non possano esistere altri tipi di realtร .
E la Scampia del 2005 รจ uno scenario surreale dove lo spaccio “quasi libero”, le continue faide e i morti innocenti sono diventati la normalitร .
Gli A67 si sono trovati al centro di quel tifone, proprio dove il vento non รจ fortissimo, e hanno avuto un punto privilegiato (e doloroso) di osservazione.
Sanno di portarsi quel mondo addosso, come una seconda pelle, che condiziona i loro atteggiamenti e le relazioni con il resto del mondo.
In quell’inferno nasce questa Rock band che nel corso del tempo ha lavorato sul suo sound introducendo anche suoni elettronici, ma il suono crudo della chitarra distorta di Enzo e l’incalzante incastro tra basso e batteria sono sicuramente l’urlo degli A67, che continua a farsi sentire anche a 15 anni di distanza.
Il video uscirร  nei prossimi giorni. Stay tuned!

Abbiamo registrato ‘a camorra song’io dal vivo utilizzando la mia 18/20.
Ieri sera ho terminato la produzione audio ed il montaggio delle riprese video. Tutto in un giorno!

So’ vivo : “O’ viento mi leviga, so comm’a na preta…” รจ un mantra, sono parole che avevo dentro ma che non riuscivo a trovare, erano da qualche parte. Poi le ho ritrovate. Era il 2016.
so’ vivo

โ€œSi ‘a paura fa 90 a dignitร  fa 180โ€ canta Daniele Sanzone nella sua canzone “A camorra song’io”.
L’ho incontrato stamattina all’ottavo piano di una delle torri di Scampia, per pianificare il racconto per free&rebels.
E’ stato subito feeling, un continuo riscontro sulle varie forme di camorra, nei vari luoghi e nelle varie epoche.
In questo primo approccio mi ha parlato del suo rapporto con il padre, pittore e “direttore degli ‘A67” come amava definirsi, e dei valori che ti insegna il nucleo familiare, che alla fine, fanno la differenza in qualsiasi contesto, e che in qualche modo, assicurano una forma di immunitร  e di rispetto in quel mondo di spietata ferocia che era la Scampia in ostaggio dei clan. Daniele ritornato a casa da poco, vive proprio nella stanza che fu di suo padre, completamente ricoperta dalle sue opere d’arte, compreso il soffitto che raccoglie in sovrapposizione moltissime raffigurazioni.

Daniele, laureato in filosofia, รจ voce ed autore degli ‘A67 (che sarebbe nello slang napoletano la 167), il quartiere popolare tristemente noto in passato per le piazze di spaccio e le conseguenti faide per il controllo del territorio da parte dei vari clan.
La sua ribellione a quel sistema รจ rappresentata da quell’urlo che arriva diretto allo stomaco che รจ la sua musica.
Esordisce con un album nel 2005 A camorra song’io che รจ un feroce j’accuse non solo ai clan, ma anche allo Stato che ha latitato per troppo tempo in quei territori, e contro la cinica indifferenza di chi non vive quella quotidianitร , quella di chi pronuncia la solita frase “tanto si ammazzano tra di loro” quando il sangue imbratta le strade del quartiere dimenticando che si tratta solo di persone, che spesso non hanno avuto nessun altra scelta.

A Daniele non piace la trasformazione del suo quartiere in “brand di marketing” avvenuto grazie alla trasposizione cinematografica (Gomorra) dei fatti sanguinosi avvenuti nell’arco di moltissimi anni e rappresentati in una contemporaneitร  che non rispecchia la realtร .
Mi ha salutato facendomi ammirare il Vesuvio, di fronte al suo letto, e leggendomi un brano del suo libro che a breve dovrebbe finire e mandare in stampa.

Tra qualche giorno avrรฒ l’onore di girare il video di “A camorra song’io” a 15 anni dalla sua uscita, un testo che sento fortemente.

feliceiovino renegade free&rebel

All’ascensore mi ha parlato della sua esperienza musicale con Edoardo Bennato, un altro rebel che mi piacerebbe sentire. Con lui ha prodotto Accussรฌ va ‘o munno, energia allo stato puro che ti fa dimenticare anche la dichiaratissima somiglianza con song2 dei blur.

Gli America

Quando ho sentito A Horse With No Name per la prima volta. ho voluto riascoltarla altre 10 volte, bellissima, semplice, country ma soprattutto evocava il concetto di USA che nel corso degli anni avevo accumulato.

Da qualche parte dev’esserci la mia foto con il mio maggiolone arancione, dentro c’era un mangianastri, che avrร  masticato milioni di volte queste canzoni, in mille occasioni diverse, andando al mare o semplicemente fermi sotto la luna persi nell’universo.


Come tutti avevo centinaia di nastri in macchina, non faccio l’elenco, non รจ questo lo scopo di questo post, ma queste canzoni facevano parte della playlist ๐Ÿ™‚

Oppure mi ricorda i viaggi in 127 blu (con gli alettoni ๐Ÿ™‚ ), quella di Vincenzo (batterista, l’unica con l’impianto a gas e la pezza per togliere la polvere dal cruscotto), che usavamo per andare a suonare, sotto il sole d’estate con i finestrini aperti ed il braccio fuori, perchรจ l’aria condizionata era di serie solo nelle berline di lusso, con mio fratello teso per tutto il viaggio che diceva “andate piano”, con lo stesso tono di Massimo (Troisi), e che baciava l’asfalto ogni volta che arrivavamo a destinazione (cercando la guardia medica). Con quella 127 abbiamo girato l’Italia.

Gli America sono un gruppo musicale anglo-statunitense caratterizzato da un rock leggero e vicino al sound della West Coast, molto popolari agli inizi degli anni settanta e degli anni ottanta soprattutto per alcuni successi quali A Horse with No Name che raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 per tre settimane, Sister Golden Hair del 1975 che arriva prima nella Billboard Hot 100, Survival e You Can Do Magic, ma soprattutto la piรน apprezzata Ventura Highway che gli ha fatto guadagnare l’ottavo posto nella Billboard Top 40 Pop Charts per le prime nove settimane dalla data di uscita.

Figli di padri statunitensi, facenti parte di personale militare di stanza nella base USAF londinese di West Ruislip in Regno Unito, e madri britanniche, i tre futuri America si incontrarono a Londra a metร  degli anni sessanta, dove studiavano alla London Central High School di Bushey e militavano in due diverse band della scuola stessa.

In seguito, i tre decisero di formare un complesso rock dal nome America. Le prime esibizioni del terzetto si svolgono in svariati pub dell’area londinese, con una sortita prestigiosa alla celeberrima Roundhouse, dove i Pink Floyd avevano tenuto i loro primi concerti.

Il loro primo LP fu registrato ai Trident Studios e ai Morgan Studios di Londra e prodotto da Ian “Sammy” Samwell, che era noto per i successi che aveva scritto per Cliff Richard, con l’assistenza di Jeff Dexter.

L’album era stato inizialmente pubblicato soltanto in Europa con un successo non esaltante, ma senza il brano di successo A Horse with No Name. Samwell aiutรฒ il gruppo ad inciderlo e convinse la casa discografica Warner Brothers a pubblicare la nuova canzone su un EP che ottenne grande successo e vasta popolaritร  sia negli Stati Uniti sia in Europa.

Il trio nel 1975
L’album America fu pubblicato di nuovo con A Horse with No Name e rapidamente ottenne il disco di platino insieme agli altri pezzi di successo I Need You, Sandman e Riverside. Il loro secondo album, chiamato appunto Homecoming, vide il gruppo fare ritorno negli Stati Uniti per le registrazioni. La canzone piรน famosa era Ventura Highway.

Il quarto album del gruppo, Holiday, fu realizzato con George Martin, che era stato in precedenza produttore per i Beatles e che lavorerร  col trio anglo-statunitense fino al 1979. L’album successivo, Hearts, conteneva Sister Golden Hair e Daisy Jane.

Dan Peek lasciรฒ il gruppo dopo l’incisione di Harbor nel 1977. Nel 1979 all’apice della loro carriera si esibiscono in un Central Park di New York “sold out” in una esibizione sponsorizzata dalla bevanda Dr Pepper. Per l’occasione verrร  girato un documentario.

Il duo restante produsse molti altri album e un successo radiofonico, You Can Do Magic, che raggiunse l’8ยช posizione nella classifica pop statunitense nel 1982. L’ultimo successo nella top-40 hit รจ stato The Border, che ha raggiunto la 33ยช posizione l’anno successivo.

Gli America hanno proseguito con un costante lavoro dal vivo e sporadiche incisioni dopo il loro distacco dalla casa discografica Capitol Records a metร  degli anni ottanta. Nel 1990, quando la manifestazione ancora prevedeva la doppia interpretazione dei pezzi in gara in italiano e in versione internazionale, hanno partecipato al Festival di Sanremo proponendo la canzone Last Two to Dance, versione inglese della canzone di Sandro Giacobbe Io vorrei. Beckley ha pubblicato nel 1999 da solista l’album Van Go Gan.

Nella sua carriera dopo aver abbandonato gli America, Dan Peek si รจ convertito al cristianesimo e ha pubblicato alcuni album di successo su pezzi di musica religiosa contemporanea. La sua autobiografia An American Band racconta il periodo di maggior successo degli America e sul suo cammino spirituale. Dan Peek รจ morto nel sonno nella sua casa in Missouri, nel luglio del 2011, all’etร  di sessant’anni. Il programma relativo ai concerti del gruppo รจ visibile sul sito ufficiale del gruppo.

Con la pubblicazione del sedicesimo album in studio Here and Now del 2007, la band allega un disco di loro successi registrati dal vivo, in modo da far conoscere il loro sound ad un pubblico giovane e per catturare l’energia delle canzoni prodotte sul palco. Nel 2008 viene pubblicato un live del concerto di Wildwood Springs, tenuto nel 2007 nello stato del Missouri. Nel 2011 il duo torna in studio e viene pubblicato Back Pages, contenente dodici cover di canzoni che hanno influenzato il gruppo, da Dylan agli Zombies.

Nel 2019 in occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione della band tornano ad effettuare un tour mondiale e pubblicano la raccolta America 50Th Anniversary: The Collection.

Formazione
Gerry Beckley – tastiera, pianoforte, chitarra, voce (dal 1971)
Dewey Bunnell – basso, chitarra, voce (dal 1971)
Dan Peek – chitarra, voce (1971-1977)
Discografia
Album in studio
1971 – America
1972 – Homecoming
1973 – Hat Trick
1974 – Holiday
1975 – Hearts
1976 – Hideaway
1977 – Harbor
1979 – Silent Letter
1980 – Alibi
1982 – View from the Ground
1983 – Your Move
1984 – Perspective
1994 – Hourglass
1998 – Human Nature
2007 – Here & Now (doppio CD)
2011 – Back Pages
2015 – Lost & Found
Live
1977 – America Live
1985 – In Concert
1995 – Horse with No Name
1995 – In Concert (King Biscuit)
2002 – The Grand Cayman Concert
2004 – Live at the Sydney Opera House
2008 – Live in Concert: Wildwood Springs
Altro
1982 – L’ultimo unicorno (colonna sonora)
2002 – Holiday Harmony (disco natalizio)
Raccolte
1975 – History: America’s Greatest Hits
1991 – Encore: More Greatest Hits
1996 – King Biscuit Flower Hour
1996 – You Can Do Magic
1996 – The Best of America – Centenary Collection
2000 – Highway, 30 Years of America (box set)
2001 – The Definitive America
2002 – Complete Greatest Hits
2019 – America 50Th Anniversary: The Collection