Music and the city. I FOJA.
Questo lavoro realizzato in soli 2 giorni mi ha davvero commosso, e lo voglio condividere
The Shak & Speares, band folk-rock made in Pompei, nascono nel novembre 2010 nella Marlowe’s House, una generosa stamberga persa nelle campagne vesuviane.
Tutti partoriti in casa i fratellini Marlowe, in rapida successione, sparati fuori dall’energia della musica che smuove l’anima. Debuttano come spalla degli Orange e dopo appena due mesi e una dozzina di concerti, il 9 luglio 2011, calcano il main-stage del Neapolis Festival con Skunk Anansie, Mogwai e Architecture In Helsinki. Comincia così la collaborazione con la Freak House Records e con la Happy Mopy Records, collaborazione che porterĂ alla registrazione, presso il Mono Studio di Milano e con la partnership del SAE Institute, di GAGSTER (Mirko Iapicca e Matteo De Marinis – Artist Pruducer, Head Engineer) primo disco dei The Shak & Speares, missato da Ercole Longobardi (Planet Funk, Nobraino) e masterizzato da Francesco Fontanella. Intanto, a riscaldare l’attesa del loro debut-album (21 gennaio 2013), girano 3 videoclip cui ne seguono altri due subito dopo l’uscita dell’album, tutti prodotti con il videomaker Michele Pesce. Il primo, “Zoolander”, viene lanciato in anteprima nazionale dalla rivista on-line Rolling Stone, gli altri invece guadagnano le esclusive su Rockit, La Repubblica XL e FanPage. L’intenso tour promozionale li vede suonare in tutti i club piĂą cool italiani e partecipare a varie trasmissioni radiotelevisive e ai piĂą importanti festival, quali GiffoniFilmFestival, SISLEY Indipendent Tour, Segnali Rock Fest, Neapolis, MilanoFilmFestival, condividendo il palcoscenico con i Dinosaurs Jr, i Blonde Redhead, il Teatro Degli Orrori, gli Zen Circus, i Management Del Dolore Post-Operatorio, Lo Stato Sociale, la Bandabardò, i Vadoinmessico, gli A Toys Orchestra. A chiudere in bellezza il tour, tre tappe in quel di Londra: al 12 BAR CAFE’, storico club nel quartiere Soho, allo YUCK Indie Club, faro nella notte della giovanissima Uxbridge e allo storico The Water Rats, di spalla a Vic Godard con i suoi Subway Sect (Paul Cook dei Sex Pistols alla batteria) il quale decide di regalare loro una “perla” che i The Shak & Speares pensano bene di includere nel secondo album DRAMEDY, uscito il 30 Settembre 2014
traduzione
Perché sei un cielo, perchè sei un cielo pieno di stelle
Sto per darti il mio cuore
Perché sei un cielo, poiché sei un cielo pieno di stelle
Perché illumini il mio cammino
Non mi interessa, vai avanti e lacerami
Non mi importa se lo fai, ooh
Perché sei un cielo, poiché sei un cielo pieno di stelle
Penso di averti vista
Perché sei un cielo, perchè sei un cielo pieno di stelle
Voglio morire tra le tue braccia
Poiché mi dai più luce più si fa buio
Sto per darti il mio cuore
E Non mi interessa, vai avanti e lacerami
Non mi importa se lo fai, ooh
Perché sei un cielo, perché sei un cielo pieno di stelle
Penso di vederti
Penso di vederti
Perché tu sei un cielo, un cielo pieno di stelle
Una visione così paradisiaca
Tu sei una visione così paradisiaca