Un Palazzo di Jeans. Questa mattina mi trovavo a Ercolano, nella strada dei mercatini. Quando sono arrivato, ho fatto una scoperta straordinaria: un antico palazzo, da decenni avvolto nelle impalcature di sostegno per prevenirne il crollo, era stato interamente rivestito di jeans. Questo gesto rappresentava una protesta contro l’indifferenza di coloro che lasciano le cose inalterate per molti anni. Si trattava di una vera e propria opera d’arte.

Chiesa S. Maria delle Grazie Roccarainola 4K

Chiesa S. Maria delle Grazie Roccarainola
Una chiesa costruita nel 1574 dai feudatari di Roccarainola, i Tomacelli, oramai in disuso per i danni provocati dal tempo e dal terremoto del 1980. Poi 40 anni di oblio. Ci hanno lavorato varie amministrazioni e finalmente oggi con l’amministrazione di Giuseppe Russo viene restituita alla popolazione. Molti rocchesi hanno dei ricordi legati a quella chiesa, e sono persone di una certa etĂ , infatti è stata attiva fino alla fine degli anni 70. Questo è il filmato che abbiamo realizzato e proiettato il 4 Marzo per la sua inaugurazione.

[wp_easy_review post_id=”6801″]

Il peso di un Regno sta nella Corona. Nel giro di vent’anni, a metà del Quattrocento, Napoli è diventata una delle principali città europee del Rinascimento. L’eco della generosità del sovrano (avrebbe speso, la bella somma di 150 mila ducati) si è sparsa in tutta Europa, è da questo particolare che viene il suo soprannome di «Magnanimo».

E’ l’anno 1457, Ugo d’Alagno diventa feudatario di Roccarainola, sposando Francesca di Pietramala, nipote del precedente feudatario Floramonte di Pietramala. Lucrezia nel periodo dei festeggiamenti per il matrimonio del fratello, lo raggiunge nel suo castello, è una donna bellissima, e soprattutto è la favorita di Re Alfonso il Magnanimo, il Re di Napoli. La strega Iside colpita dalla bellezza della donna, lancia un incantesimo che colpisce non solo Lucrezia, ma anche la cittadina: “Ogni primavera Roccarainola tornerĂ  nel XV secolo, e solo il migliore tra cavalieri dei sette casali intorno al castello, con l’aiuto di un amuleto, potrĂ  svelare la strega e metterla al rogo nella notte del solstizio d’estate (21 giugno)”. Se la strega non verrĂ  svelata Lucrezia morrĂ  e la cittadina resterĂ  nel medioevo fino alla primavera successiva. L’incantesimo dormiente da 3 secoli, viene riattivato per caso nel 2015, dal Sindaco del paese, con alcune gocce della pozione ritrovata in una cantina, versate nel solito bicchiere di aranciata che il sindaco da anni scrocca scaramanticamente al suo compagno di partite a scopa, Peppino. La strega si impossessa della persona che apre lo scrigno, che come un automa porta a termine l’intrigo. Lucrezia girerĂ  i Casali per nominare i cavalieri che parteciperanno al Palio dal quale uscirĂ  il migliore…….

Vai sul sito de “la Damigella del re”