Katie Holmes si conferma una vera e propria artista poliedrica nel suo ultimo film indipendente, dove non solo interpreta il ruolo principale, ma si cimenta anche come regista e produttrice. La pellicola, incentrata su una madre intorno ai 40 anni e sua figlia di 14, affronta con maestria temi complessi come la povertà, la crisi finanziaria e immobiliare degli Stati Uniti.
La trama segue la vita di questa madre, che passa da una relazione fallimentare all’altra, vivendo in condizioni precarie e lottando con un leggero problema di alcolismo. La figlia adolescente, dotata di una mente brillante, accompagna la madre in questo percorso difficile, affrontando nel contempo le sfide tipiche dell’adolescenza.
Il film si situa a metà strada tra un road movie e un dramma sociale che denuncia la crisi finanziaria e immobiliare degli Stati Uniti. La cura nella realizzazione della pellicola si traduce in una rappresentazione intensa ma priva di eccessi, consentendo agli spettatori di immergersi profondamente nelle sfumature della storia e di connettersi emotivamente con i personaggi.
Katie Holmes dimostra una maturità artistica e raffinatezza notevoli, offrendo uno spettacolo che merita di essere visto. Purtroppo, il film soffre di una distribuzione limitata e di una pubblicità scarsa, il che è un peccato considerando che molti potrebbero perderlo. Nonostante ciò, il film si rivela come il miglior drammatico del 2016, offrendo uno sguardo toccante e ben elaborato sulla lotta di una madre e di sua figlia contro le avversità, soprattutto quando decidono di costruire una nuova vita in una strana ma accogliente cittadina di provincia. Tuttavia, l’acquisto di una casa tramite un prestito segna l’inizio di una serie di eventi sfortunati che mettono alla prova la forza del legame familiare.
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