Ragazzi non piangete. Non lasceranno cadere nemmeno una briciola. “La vita è un morso che nessuno ti regala” (‘a vita è nu muorze ca nisciune te fa da”), ma con il passare del tempo quello che osservi davanti a te diventa sempre più tridimensionale. Aggiungi una nuova dimensione a ciò che vedi: il tempo. Col tempo impari a immaginare un passato dietro ogni cosa, che si tratti di eventi, oggetti, luoghi o persone. Arrivi a capire che tutto sembra essere orchestrato per far sì che questa tua capacità di riflettere resti innocua, come se l’intento fosse quello di farti girare in tondo, generazione dopo generazione. Ogni ciclo si ripete, e ogni volta, ciò che è stato viene cancellato per ricominciare da capo.
È un processo che accade in modo automatico e silenzioso: le generazioni si scollegano le une dalle altre, impedendo che ricordi, emozioni e opinioni possano sedimentare e passare avanti. Così, ciò che potrebbe unire le esperienze del passato al presente viene disperso, e si riparte sempre da zero. Non si lascia spazio a una memoria collettiva che possa evolvere, rafforzare, oppure insegnare. È come se ci fosse un meccanismo invisibile che, di volta in volta, annulla il filo conduttore tra chi c’era prima e chi verrà dopo, spingendoci a dimenticare ciò che abbiamo imparato, vissuto o provato, affinché tutto possa essere riscritto, senza una continuità reale.
L’illusione è che tutto ciò sia un processo naturale, ma in realtà serve a mantenere la distanza tra passato e presente, affinché non ci sia un collegamento reale, una trasmissione di esperienze.
Che c’entra Anna Lacazio (Cock Robin)? Beh forse mi ispirato queste considerazioni, mi sono chiesto che fine ha fatto? L’ho ritrovata su youtube, e mentre ascoltavo la sua cover pensavo.
Da qualche parte dovrò lasciare i miei pensieri, li lascio qui.