Radio Bonn, live session
O core me fa boom – Laura&Radio La versione di Laura Battiloro
E po quanne te vedo o core me fa boom
E nu riesco a parlà e allora parle tu
Me mette rirere pecchè staje vicino a me
Se ne po carè o munn che teng a verè
La notte poi non dormo ci sto male
Stanotte è un altra notte senza te
Perchè ti penso ancora ti vorrei
Perchè sei dentro a tutti i sogni miei
Perchè non trovo le parole
Per spiegarti quel che sei
Chi o sape si me piense pure tu
Chi o sape si a te o core po fa boom
E nun me sacce arrennere
E nun te voglie perdere
E po quanne te pense o ciele se fa blu
E me vene e cantà “o sole mio si tu”
Pe mieze a gente ie veche sulo a tte
Se ne po carè o munne che tengo a vedè
La notte poi non dormo ci sto male
Stanotte è un altra notte senza te
Perchè ti penso ancora ti vorrei
Perchè sei dentro a tutti i sogni miei
Perchè non trovo le parole
Per spiegarti quel che sei
Chi o sape si me piense pure tu
Chi o sape si a te o core po fa boom
E nun me sacce arrennere
E nun te voglie perdere
Testo e musica arrangiamenti e produzione di Felice Iovino
Piano and Keyboards Felice Iovino
Drums Roberto Perrone
Basso Pippo Matino
Chitarra acustica Sergio Casamassima
Chitarra elettrica Gennaro Porcelli
Key Caracter Roberto Battiloro
Recording, Mixing e Mastering: Andrea OLuWong Esposito presso Arte 58 studios
Notte di strada – Radio Bonn Oggi mi sono ritrovato un regalo da Aniello Miele, il fotografo: un DVD contenente la nostra epica esibizione a Sanremo nel lontano 1990. Un vero pezzo d’antiquariato, considerando che la registrazione originale aveva passato più fasi di transizione tra analogico e digitale di quanto un camaleonte cambia colore. Un vero capolavoro del periodo 1994-1995, quando il VHS era il re indiscusso e il digitale comninciava a fare capolino. Il video, estratto con maestria da quel caro vecchio VHS, si vede molto meglio. Che emozione rivedere il giovane me stesso! Anche se, va detto, in quel momento ero il mio critico più feroce. Sempre qualcosa da ridire: il suono, la canzone, la mia performance canora, gli altri… ma chissà, magari era solo questione di tendenza. E che dire del look? Oh, sì, il “look”! Un termine che ora chiamerei “scelte discutibili” ma all’epoca sembrava la cosa giusta. Poco prima di noi si erano esibiti i depeche mode con l’anteprima di Enjoy the silence (era la prima volta che la facevano in pubblico) e Sinead ‘o Connor con “nothing compares to you”. Avevo capito che avrei dovuto muovermi meno sul palco, ma ero così teso che non riuscivo a pensare a nulla e restavo in apnea fino alla fine, per poi poter scappare prima possibile. Ero abituato a suonare sui palchi, non a fare il playback. Con noi c’era sempre Germano, con lui abbiamo condiviso tutte le nostre esperienze belle e brutte, e lui mi ha visto saltare dietro le quinte dell’Ariston per smaltire la tensione dell’eurovisione. Chiaramente, per il ruolo di “frontmen” evrei dovuto lavorarci ancora un bel po. I veri frontmen godono ogni attimo, fissano la telecamera con uno sguardo magnetico e sorridono in modo affascinante. Io, invece, sembravo più un contorsionista in difficoltà. Dopo qualche apparizione televisiva, avevo imparato la lezione. Cominciavo finalmente a guardare nella giusta direzione e a non fare movimenti da artista circense in sciopero. Si sa, sbagliando si impara. Ah, e quello con il basso nel video? Mio fratello Pasquale, scomparso nel 2020. Guardando il video, mi rendo conto che ancora non ho elaborato il tutto. L’accettazione del dolore è rimandata, probabilmente insieme a qualche movimento di troppo sul palco. Eravamo confusi e felici, anche se Pasquale aveva questa strana idea di voler sconvolgere il mondo, ma soprattutto sbancare il Casinò di Sanremo. Ma, come prevedibile, alla fine fu il mondo a sconvolgere noi. 😅 Grazie Aniello. #sanremo1990 #sanremointernational
W il SUD – Felice Iovino
Evviva evviva il Sud
Una croce e una bandiera
Quando ti guardi intorno
negli sguardi spesso trovi una frontiera
Politici e baroni
Che qui fanno i padroni
E non si trova un letto in ospedale
Senza raccomandazione
Politica che affama
Piena di infiltrazioni
Però c’è sempre una
corsia preferenziale
In cambio del tuo voto
E dietro la facciata
l’occulta commistione
Tra mafie Stato Affari
E tutto si è fermato
ai tempi dei Borbone
Sud sud ognuno ha il suo sud
Abbattiamo questi muri
Che nascondono i culure
Venitemi tutte appresso
Perché o sud non è tutto o stesso
Scriviamolo sopra i muri
Mentre stiamo ballando nudi
E il nostro orgoglio è solo questo
Mentre la storia ci ha fatti fessi
Populisti Massoni
Teatranti cialtroni
Lo scettro del comando
La competenza e il merito
Mettiamoli su un treno
Facciano danni altrove
Qui consacriamo selo servi sciocchi
vili subdoli e omertosi
che non rompono i coglioni
Scassammo cheste mure
Ca annasconneno ‘e culure
Veniteme tutte appriesso
Pecchè ‘o sud nun è tutto ‘o stesso
Scrivimmelo ‘ngopp ‘e mure
Mentre chiove e abballamme annure
E il nostro orgoglio è solo questo
Mentre la storia ci ha fatti fessi
Rignimmele ‘e culure
Cheste mane e ‘ste facce scure
E vincimmela ‘sta scummessa
Cagnamme ‘o sud facimme ampresso
Tenimmece p’e mmane
Figli d’o sud vanno luntane
E a chesta cosa nun me rassegno
Un nuovo sud chest’è l’impegno!
Il 22 gennaio finalmente viene pubblicato un nuovo Sud, che ho scritto ad inizio estate del 2021, l’idea era quella di richiamare l’attenzione sulle differenze sociali ed economiche che ancora esistono tra il Nord e il Sud, con la conseguenza che moltissimi giovani cercano un nuovo inizio altrove, impoverendo il nostro tessuto sociale. Non è facile parlarne ma lo abbiamo fatto lo stesso.
Vi scrivo a maggio 2022, mentre riaffiorano man mano i miei ricordi.
Monica è stata fantastica, la sua sensibilità, il suo mettersi in gioco mi ha stupito ogni volta, è una grandissima artista, ma cosa più importante la adoro.
La canzone comunque continua il suo percorso, uscirà una versione Rock-progressive una cover interpretata dagli Hydronyka una band napoletana con un suono che mi piace molto, gli arrangiamenti sono completamente stravolti, e questo mi conferma che la canzone c’è ancora <3
Il percorso di Un nuovo Sud comunque è stato bello ed emozionante, un operazione multimediale di impegno su vari fronti e con vari testimonial che ringrazio.
Non è stato semplice, non arrivava l’ispirazione, il pericolo era cadere nei luoghi comuni e quindi molte idee sono state cestinate. l’idea era di girare qualcosa di neutro su uno sfondo bianco, lo abbiamo fatto ma alla fine il risultato era “troppo neutro”, così abbiamo optato per altre giornate di ripresa. per la città
E’ stato bellissimo ad esempio ascoltare Maurizio De Giovanni recitare i miei versi:
E’ stato bello ricevere il calore ed il plauso dei lavoratori della Whirlpool che hanno adottato la canzone come un inno. Ci hanno ricevuto in fabbrica ed hanno proiettato il video e alcuni di loro piangevano. E’ stato un momento bellissimo, indimenticabile. Lo porterò sempre nel cuore.:
I lavoratori della Whirlpool ci hanno invitati ad un flashmob il 24 febbraio in piazza Plebiscito a Napoli. Hanno preparato una suggestiva coreografia mentre Monica cantava.