Annalisa e Lello, una storia vera, insieme da sempre, entrambi docenti universitari, rivoluzionari e pionieri di nuovi linguaggi e tecnologie. Conosco Annalisa dai tempi della tv sperimentale sulle reti private, e con lei testavamo nuovi linguaggi, quelli che sarebbero poi diventati quelli della rete (viralità etc…). Quando Lello mi ha chiesto di realizzare “il disegno di Manara” non ho avuto nessun dubbio: “non chiamiamo modelle, il Disegno di Manara è Annalisa Buffardi “. Non è stato facile convincerla ma credo abbia dato al racconto lo spessore che solo la realtà può dare. Grazie a Lello e Annalisa.
Grande emozione ascoltando il testo di questa canzone dei Virginiana Miller, gli anni di piombo vissuti in un auto blu, una Citroen Ds (lo squalo), ai tempi delle BR. Un dialogo con la propria donna attraversando autostrade, gallerie, e strade di montagna. Probabilmente si tratta del rapimento Moro e avendo vissuto quegli anni non riesco a non provare grande nostalgia e tenerezza. dice il cantante Simone Lenzi “Sono personalmente convinto che in quella vicenda ci siamo giocati il futuro del Paese. Che se non ci fosse stato il rapimento Moro, con quell’epilogo atroce, il Paese oggi oggi sarebbe diverso. Avremmo anche una sinistra diversa, con idee più chiare e moderne, consolidate in una pratica di governo più rodata negli anni. Credo che se ti interessa il presente, ed è di questo che in fondo si parla, tu non possa non farti delle domande su quel che fu in gioco allora. Gli anni di piombo congelarono il Paese in una morsa asfittica: adesso paghiamo il conto della nostra arretratezza. Nel video la canzone è dedicata ai Padri. Moro fu uno di questi padri di cui la nostra società è tragicamente orfana e di cui pure c’è ancora un disperato bisogno”. Più passa il tempo più quegli anni sembrano complicati, e le figure politiche dell’epoca nonostante tutto si ergono comunque come giganti rispetto ai rincalzi successivi, sempre meno motivati da ideali di giustizia sociale e crescita economica. Simone Lenzi : “nel ’94, quando venne fuori quel miliardario vestito da miliardario con la sciarpina di seta bianca. Ecco, bastava guardarlo per capire come sarebbe finita”
“L’autostrada è del sole”, e l’avevano appena costruita, addirittura finita nei tempi previsti. Penso alle politiche successive, alle varianti, alle Salerno-Reggio Calabria mai compiute, alle cattedrali nel deserto del terremoto in Irpinia, all’arroganza nella gestione dei soldi pubblici, in un clima di destabilizzazione generale provocato ad arte (col tempo sapremo anche da chi), penso al ruolo centrale che ancora aveva l’individuo in quegli anni, alle conquiste dei lavoratori, le leggi a tutela della loro dignità, all’edilizia popolare che in qualche modo ha messo un tetto sulla testa a milioni di persone, alla visione dinamica del mondo, al sentimento di ricostruzione ancora aleggiante nonostante i mezzi mai politicamente corretti della balena bianca, per accaparrarsi il consenso.E invece la nostra voglia di progresso e le nostre speranze guardavano altrove: la sinistra italiana, quella dei tribuni, quella che si faceva sentire, quella della solidarietà con i lavoratori, solidarietà che man mano si è trasformata in mero atteggiamento di facciata, quella sinistra che ci ha tradito, ogni volta. Pur continuando a pensare che quei politici siano stati fondamentali nella genesi dell’attuale situazione di degrado politico-economico-sociale del nostro paese, mi pento di non aver usato la politica come hanno fatto tutti, e il prezzo lo pago ogni giorno, lottando ancora contro quei fantasmi.
Virginiana Miller Anni di Piombo L’autostrada è del sole stanotte ma piove sul valico a Bologna eppur bisogna andare la radio mi trasmette l’amore amore
stai tranquilla, vado piano quando arrivo poi ti chiamo da un telefono a gettoni e ti dico che non mi hanno colpito le scosse non mi hanno rapito le Brigate Rosse
Non avere paura, non temere, non c’è piombo in fondo al nostro cuore
Io, me la cavo bene.
Tutto un’altra galleria stanotte le stelle, le luci dei fanali E una mia immensa tenerezza passa per le tue mani, ciao, ci sentiamo domani
Stai serena che se ho sonno io mi fermo e forse dormo per un paio d’ore o per vent’anni amore Stai tranquilla, vado piano quando arrivo poi ti chiamo da un telefono a gettoni
e ti dico che non mi hanno colpito le scosse non mi hanno rapito le Brigate Rosse non avere paura e non temere non c’è legge speciale né ragione di stato più nulla da rivendicare più nessun potere, nessun mare non c’è piombo in fondo al nostro cuore
stai tranquilla, vado piano quando arrivo poi ti chiamo
poi ti chiamo
I Virginiana Miller sono un gruppo alternative rock italiano originario di Livorno e formatosi nel 1990. Il nome del gruppo si ispira a quello di una pianta dell’Orto botanico di Pisa.
I Virginiana Miller nascono a Livorno nel 1990. Dopo alcuni concorsi (Premio Ciampi e Indipendenti di Fare Musica tra i più importanti), nel 1996 la band entra in contatto con Baracca e Burattini, etichetta discografica e management che negli anni precedenti si era occupata di C.S.I., Marlene Kuntz ed altri importanti gruppi della scena rock italiana.
È proprio con B&B che nel 1997 esce Gelaterie sconsacrate (B&B/Sony), il primo CD dei Virginiana Miller, prodotto artisticamente da Marc Simon (leader dei Corman e Tuscadu) coadiuvato da Giorgio Canali dei C.S.I. Entrambi suonano in alcuni brani del disco, che vede anche la partecipazione degli Yo Yo Mundi e di Massimo Fantoni.
Gelaterie sconsacrate riscuote grande entusiasmo da parte della critica e vale al gruppo numerosi riconoscimenti e tanta visibilità: (la band sarà tra l’altro supporter dei Simple Minds nel concerto del Foro Italico a Roma). Nel frattempo i Virginiana Miller sono ospiti in numerosi programmi televisivi (Magazzini Einstein su Rai 3, condotto da Sandro Veronesi; Supergiovani su RAI 2, Help e Hit it su TMC2, Il Muro su Odeon TV) e radiofonici (Quelli che la radio su Rai Radio 2, condotto da Giorgio Conte e Giorgio Comaschi; live set a Suoni e Ultrasuoni su Rai Radio 2 e Patchanka su Radio Popolare).
Nel 1999 esce il secondo lavoro, Italiamobile (B&B/Sony). Il disco è interamente registrato nella fattoria di Scacciapolli, nella campagna pisana, sfruttando gli ambienti naturali per ottenere un ottimo amalgama sonoro. Responsabile del progetto tecnico è Tony Soddu. A nobilitare le 11 tracce del disco, oltre alle chitarre di Massimo Fantoni, c’è la presenza di Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso. La produzione artistica è, come nel precedente, di Marc Simon.
Nello stesso anno viene pubblicato il libro di Giampaolo Simi Direttissimi Altrove, un noir dichiaratamente ispirato alle atmosfere di Gelaterie sconsacrate. I Virginiana Miller seguono così l’autore in una serie di reading di presentazione, allestendo per l’occasione un set acustico.
Nel 2002 l’esperienza acustica viene suggellata in Salva con nome (B&B/Edel), un live acustico registrato al Banale di Padova. Su questo disco suona il basso Valerio Fantozzi degli Snaporaz, dopo che il vecchio bassista Andrea Fusario – membro fondatore dei Virginiana Miller – ha lasciato il gruppo. Salva con nome è l’ultimo disco dei Virginiana Miller per Baracca&Burattini, dopo 5 anni di collaborazione.
Virginiana Miller live – Marzo 2010 Il gruppo lavora così per proprio conto al terzo disco in studio. Entra a far parte dei Virginiana Miller nel ruolo di bassista Daniele Catalucci. La band gira il videoclip del brano Malvivente (regia di Simone Manetti), che arriva in finale al concorso della Fandango. Protagonista del video è un sorprendente Giorgio Canali.
Nel 2003 i Virginiana Miller presentano Terrarossa, singolo che anticipa l’uscita del nuovo album La verità sul tennis. Il singolo contiene, oltre al brano La verità sul tennis, anche il videoclip di Malvivente e due cover: i Virginiana Miller interpretano infatti Pesci nell’acqua di Giorgio Canali (tratto dall’album Rossofuoco), mentre Canali rivisita Venere Nettuno Belvedere, tratta da Gelaterie sconsacrate.
La verità sul tennis esce nel febbraio 2003 su etichetta Sciopero Records con distribuzione Mescal/Sony Music. Realizzato con la produzione artistica di Amerigo Verardi, con la partecipazione di Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi dei Baustelle come coristi in Malvivente, La verità sul tennis si presenta come un atto d’amore per quello che Gianni Clerici definisce lo sport dei “gesti bianchi”.
Dopo l’uscita di La verità sul tennis, i Virginiana Miller cominciano ad allestire il loro Hanimo Studio spinti dall’esigenza di lavorare con calma ai nuovi progetti.
Nel settembre 2006, siglato l’accordo con Radiofandango (costola musicale della nota casa di produzione cinematografica di Domenico Procacci) esce il quinto lavoro Fuochi fatui d’artificio. A curare la produzione artistica è chiamato Marco Lenzi e il fonico è Rino Sassi.
Nel 2009 i Virginiana Miller sono di nuovo in studio per la realizzazione di un nuovo album. Durante una breve pausa registrano, con la produzione di Ale Bavo, una versione di È la pioggia che va dei The Rokes per il film Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli, vincitore del Premio Controcampo Italiano alla 66ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Marco Casini lascia il gruppo. Matteo Pastorelli è il nuovo chitarrista dei Virginiana Miller.
Anni 2010 Nel 2010 esce per ZAHR/Edel Il primo lunedì del mondo, quinto album di inediti dei Virginiana Miller. Fra le 11 nuove tracce, L’ angelo necessario compare nella colonna sonora del film di Paolo Virzì La prima cosa bella. Da alcune scene inedite del capolavoro del regista livornese è tratto anche il video di Acque Sicure. Altri due brani estratti dall’album Il primo lunedì del mondo compaiono come colonna sonora del film Questo mondo è per te del regista Francesco Falaschi. Il videoclip di La carezza del papa è girato da Paolo e Marco Bruciati ed interpretato da Simone Lenzi nelle insolite vesti di un prete. Nel settembre 2011 viene diffuso il video del secondo estratto, ossia L’angelo necessario, che ha per protagonista Platinette.
Il 29 maggio 2012 Gelaterie sconsacrate viene ristampato in CD, vinile in edizione limitata a 300 copie e in digitale dall’etichetta Gibilterra Management e la distribuzione di Venus con una nuova copertina, realizzata dal batterista Valerio Griselli. Viene inoltre aggiunta la bonus track You & me inc., brano registrato durante il periodo di Gelaterie sconsacrate ma che non vene incluso nella tracklist, successivamente venne inserita come traccia fantasma nell’album A.F.C. dei L’Upo.
Nello stesso periodo viene intrapreso il tour dedicato all’esecuzione dell’album traccia per traccia con arrangiamenti differenti.[3] Sempre nel 2012 il brano inedito Tutti i santi giorni viene inserito nella colonna sonora del film omonimo di Paolo Virzì, ispirato al romanzo di Simone Lenzi, frontman dei Virginiana Miller, La generazione. Questa canzone viene candidata nel maggio 2013 ai David di Donatello per la migliore canzone originale. Il 14 giugno la canzone si aggiudica il premio, avendo la meglio sugli altri candidati.
Il 21 giugno 2013 viene pubblicato il singolo Una bella giornata, accompagnato da un videoclip diretto da Tomas Uolli Marcuzzi. La canzone anticipa l’uscita del sesto album del gruppo Venga il regno (Ala Bianca). Dal 9 al 13 settembre la band pubblica una serie di one shot films, piccoli video di presentazione del disco diffusi attraverso i social network. Dal 3 ottobre la band intraprende un tour promozionale. Il 17 settembre 2013 viene pubblicato il sesto album in studio della band, intitolato Venga il regno e pubblicato da Ala Bianca. Il disco è stato registrato a Lari e prodotto da Ale Bavo. Il 3 ottobre seguente viene diffuso il video di Anni di piombo, diretto dal regista trentino Matteo Scotton.
Bitter Sweet Symphony e l’avidità dei Rolling Stones
Tra i titoli di coda di un film ritrovo Bitter Sweet Symphony, un singolo del gruppo rock inglese The Verve. Sotto il titolo del brano i compositori: Mick Jagger e Keith Richards.
potevo crederci, cosi ho fatto un po di ricerche su google e mi sono imbattuto in una delle più grandi ingiustizie della storia del Rock. La paternità dell’opera è stata data alle due pietre rotolanti da un giudice. Cosi cerco su YT e mi imbatto nella fonte del plagio, la canzone The Last time dei Rolling Stones.
Ma non rilevo alcuna somiglianza. Dopo un ulteriore ricerca trovo una versione della canzone in The Rolling Stones Songbook della The Andrew Oldham Orchestra.
L’arrangiamento di Andrew Oldham Orchestra, una cover, non lascia dubbi, gli archi che caratterizzano Bitter sweet symphony e The Last time in questa versione orchestrale al minuto 1,40 sono identici, anzi sono un vero e proprio campionamento. Sulle prime ho pensato ai Verve come a dei truffatori o a dei pazzi, ma non mi sono dato per vinto ed ho continuato a scavare. Ed è venuto fuori che i Verve avessero acquistato i diritti di quel campionamento di 5 secondi dalla Decca. Il tutto finì tra le mani di un giudice che assegnò con una sentenza la paternità della musica al duo Jagger-Richards, non tenendo conto del resto, insomma 5 note che potevano essere cambiate tranquillamente con altre cinque e che alla fine avrebbero dato un risultato simile come fanno praticamente tutti, lasciando inalterata la composizione. Quindi bastava cambiare una di queste note (mi sol mi fa re fa sib fa sib la fa la) per non avere alcun tipo di problema non chiedendo alcuna autorizzazione, così come fan tutti. Invece i ragazzi hanno chiesto l’autorizzazione a non essere divorati nella vasca degli squali. E gli squali, si sa, quando sentono l’odore del sangue non guardano in faccia a nessuno, e così una cover insignificante di una canzone degli stones, diventa un successo planetario, fruttando milioni e milioni di sterline in diritti, un piatto succulento che i paladini del Rock&Roll che disprezzavano il vile denaro, non si sono lasciati sfuggire acquisendone la proprietà in un aula giudiziaria.
Sembra che Richard Ashcroft, la voce dei Verve, quando esegue il brano nei suoi concerti, lo annunci ironicamente come la migliore canzone mai scritta dagli Stones, e di essere felice di contribuire all’acquisto di medicinali per Jagger e Richards.
Vene e vvà, musiche hip hop che si fondono con quelle reagge,viene descritto come un brano di “denuncia sociale che non grida allo scontro ma si rifà a dei valori etici e morali”: Rocco rappa di un “sistema corrotto” che non può cambiare, parla dei morti agli stadi, del tempo sprecato guardando lo smartphone in metro (“Questa gente guarda lo schermo e non si parla mai”), del terrore delle notizie tragiche trasmesse dal telegiornale e della “politica cattiva”. Addirittura viene chiamato in causa “un signore su un isola”, ovvero il mito Bob Marley, la voce di Kingston Town, “le cui parole facevano politica”. Insomma, Rocco viene trasmettere un messaggio di positività e speranza: “Ogni dolore scompare, è un processo naturale”.
NUOVO ESTRATTO PER IL RAPPE R NAPOLETANO TUEFF DAL SUO DISCO, FINALISTA ALLE TARGHE TENCO COME MIGLIOR ALBUM IN DIALETTO, “MY RAPLOSOPHY” CON L’ETICHETTA SUONI DEL SUD DISTRIBUITO DALLA FULL HEADS.
QUESTA VOLTA IL VIDEO, DEL REGISTA DOMENICO BORE DELLA BORECREATIVE, E’ DELLA TRACCIA NUMERO CINQUE DEL LP “ ‘O STUPIDO” CHE VEDE IL RAPPER NAPOLETANO PASSARSI IL MIC CON IL RAPPER NOLANO ALFONSO GRECO ALIAS RAMETTO E CON IL BENEVENTANO SHARK EMMECI ALL’ANAGRAFE FABIO FALLARINO. LA MUSICA DAI SUONI FUNK E’ DELLO STESSO TUEFF CON LE TASTIERE DI LINO PARIOTA, DA UN TONO ALLEGRO CHE PERMETTE AD I TRE RAPPER IN MODO IRONICO MA PUNGENTE DI RACCONTARE QUEI PERSONAGGI CHE TUTTI POSSONO INCONTRARE OGNI GIORNO SULLA PROPRIA STRADA, QUELLI CHE SI CREDONO DI SAPERE SEMPRE TUTTO MA CHE ALLA FINE SI RIVELANO “STUPIDI”. TUEFF USCIRA’ CON ALTRI SINGOLI DEL SUO DISCO DA SOLISTA ED INTANTO E’ A LAVORO PER IL NUOVO DISCO“SCIENZA E COSCIENZA” COME “USN UNDERGROUND SCIENCE NAPLES” GRUPPO DI CUI FA PARTE.
IL NUOVO VIDEO DI TUEFF “‘O STUPIDO” NUOVO ESTRATTO DAL DISCO “MY RAPLOSOPHY” RAP: TUEFF – RAMETTO – SHARK EMCEE BEAT: TUEF TASTIERE: LINO PARIOTA PRODUZIONE E POST PRODUZIONE VIDEO: BORECREATIVE REGIA E RIPRESE: DOMENICO BORE MONTAGGIO E CPGRAFICA: DOMENICO BORE ETICHETTA: SUONI DEL SUD DISTRIBUZIONE: FULL HEADS MIX E MASTER: GIANNI BLOB