Tutti li definiscono “il duo italiano più contemporaneo e più brillante del momento”, hanno ragione: Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, entrambi attori, registi e drammaturghi, sono l’orgoglio della prosa italiana, la coppia artistica che tutti i teatri vogliono e che il pubblico adora. La loro fama in un ambiente in cui non esistono i famosi – il teatro non è Hollywood, si sa – i loro continui tour italiani e internazionali e la collezione di premi fra cui due Premi Ubu (rispettivamente come Miglior Novità Italiana per lo spettacolo Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, 2014 e a Daria come Miglior Attrice nello spettacolo Reality, 2012) non hanno intaccato la bellezza umana di questa coppia artistica, sempre desiderosa di stare in mezzo alla gente e di fare chiacchierate brillanti, senza spocchia o atteggiamenti di facciata tipici di un certo ambiente teatrale.
Scrivo e canto per me. E “canto” è una parola grossa. 🙂 Non so se è il mio genere, oggi mi andava cosi, ho chiuso gli occhi ed ho pensato alla mia generazione. Cerco
Scriviamolo sopra i muri mentre piove e balliamo nudi, e sta piovendo mentre ballo nudo, perchè il mio Sud non è fatto di monarchi, di briganti, di valige di cartone, di bastimenti che partono. Non è un partito politico, non sono un neoborbonico, non sono un tifoso di calcio. Ma al Sud, purtroppo, sono ancora presenti molti retaggi, fatti di luoghi comuni e convinzioni, che alla fine diventano muri che nascondono i veri colori di un popolo, che oramai si autodetermina nella rassegnazione, e che inerme, ha perso anche la speranza. Lontani dal potere centrale il Sud è da sempre, una prateria sconfinata di orticelli, piccoli poteri, basati spesso su una burocrazia cieca (“quella di “un fiorino”) e incontrollata, e tenuti insieme dalle appartenenze politiche basate purtroppo sul vecchio sistema del voto di scambio, che esiste, in tutti i livelli della società, dai 20 € dati alle persone indigenti, alle cariche istituzionali più importanti. Nessuno si senta offeso, nessuno si senta escluso.
In qualsiasi settore noi rivolgiamo lo sguardo i metodi sono sempre gli stessi, scuola, sanità, occupazione, trasporti pubblici, comunicazione. Nessun settore o servizio ha davvero al centro della propria azione i cittadini, così come dovrebbe essere. Così la scuola si manda avanti per gli insegnanti ed il personale scolastico, le asl stanno li per medici e personale medico sanitario, i trasporti in alcuni casi sfiorano il ridicolo ed hanno lo stesso principio di sopravvivenza dei precedenti, uffici postali in alcuni casi raccapriccianti, l’occupazione se la vendono i politici per i voti.
Scrivo queste cose non perchè penso che possano interessare a qualcuno, Così le mission dei vari enti cambiano, si ribaltano. La mentalità In quest’ottica i riferimenti al Nord Oramai si parte con la 24h, e nello zaino portiamo un tablet o un portatile, ma una cosa è certa, quando si parte ci si lascia dietro tutte le problematiche
Alessandra riesce a sorprenderti sempre, quando suona, quando canta, quando parla.La sua timidezza ti disarma, è in continuo conflitto tra l’essere un personaggio pubblico che deve affrontare il mondo e la gente, e la chitarrista Jazz che ha la sua rigida deontologia.
Gli ho detto “sei troppo perfetta, devo trovarlo un difetto”, e lei mi ha risposto “mi manca un po di cazzimma”. Ed io ancora: “La cazzimma ti da un piccolo vantaggio immediato, ma alla lunga non paga”. Spero di non averla consigliata male. Resta come sei Alessandra
per strada c’è fumo, c’è felicità si sente nell’aria, che gran festa sarà e sta crescendo: i love you le luci, la festa e il nuovo anno verrà, ma “andrà tutto bene” no non lo dirò mai sarà un anno migliore solo se lo vuoi tu i love you e faccio tanti auguri a te sarà l’anno buono per riabbracciarci e faccio tanti auguri al mondo e spero per tutti sia migliore e a tutti tanti auguri buon anno e in questo giorno di festa cerchiamo l’amore ritornerà l’arcobaleno abbraccerà il mio pianeta che non avrà più paura scoppierà finalmente la pace e un raggio di sole ci illuminerà e a tutti buon natale e buon anno a tutti felicità
“Auguri al mio pianeta “ è il titolo di un progetto musicale intorno al quale si sono aggregati alcuni tra i più bravi musicisti napoletani. La canzone cantata da Alessandra Tumolillo Voce e chitarra jazz (laureata al conservatorio di Napoli), e scritta da Felice Iovino è una vera propria esplosione di positività e di allegria, condivisione e felicità collettiva, un invito a guardare il futuro senza le paure imposte dalla pandemia.
DAlle Associazioni mi arrivano filmati dove i genitori raccontano il proprio quotidiano:
Il Promo
Annalisa Vetrano e Francesco
«Un bambino autistico ha bisogno di amore. Ascolta il tuo cuore, vedrai il mondo con i suoi occhi» L’AUTISMO E LA SUA QUOTIDIANITA’ Annalisa Vetrano ci spalanca le porte della sua vita per condividere la sua quotidianità, e ci presenta Francesco .