Maria Ipri candidata m5s Europee
Politica
Valeria Ciarambino: candidata M5S alle Europee 2014
Di primo acchitto, in un intervista precedente, a Valeria non devo essere risultato molto simpatico.
Tra le prime domande che gli ho fatto, ce n’era una di diritto costituzionale che riguardava gli organi dello Stato. Dopo un attimo di smarrimento, evidentemente non era preparata ad un interrogazione sul diritto costituzionale, si è ripresa, ma negli occhi gli ho letto un vaffanculo grosso come una casa 🙂 . Gli ho spiegato i motivi della mia domanda, ma sicuramente lei non ha gradito. Poi ci siamo conosciuti meglio, lei è straordinaria e mi rappresenta.
Ma il mio intento era quello di far conoscere i candidati, fino in fondo, in quanto ne ho visti diversi con una preparazione politica inesistente.
Molti vengono scelti, molto frettolosamente nel rito delle primarie sul sito di Grillo, tra le varie preferenze possibili.
Sta di fatto che non essendo molto conosciuti i vari candidati ti devi fare un idea su un icona 80×80 px.
E quando le percentuali del tuo partito superano il 20%, non è difficile che calino giu i falchi, gli opportunisti, quelli più feroci. Beh la strategia è una sola: 1) vincere alle primarie on line, 2) visto che si gioca su numeri che superano il 20% fare una buona campagna elettorale ed è fatta.
Così ci sono quelli che si organizzano per bene, e fanno campagna elettorale tra i gruppi. Ad alcune riunioni del m5s locale, veniva un ragazzo di Castellammare, Luigi Cirillo, che poi in una presentazione successiva si è dichiarato fidanzato di una delle candidate, Luigia Embrice, da un gruppo nei dintorni.
Nell’occasione ricordo di aver chiesto chi fosse e come mai partecipasse, alla nostra riunione, visto che Castellammare di Stabia non è dietro l’angolo.
Insomma qualche sospetto mi era venuto, e poi quelle persone che finalmente partecipavano al movimento… ma, certo, pochi di loro avevano un background politico, anzi, qualcuno di loro a stento parlava l’italiano, il livello culturale era assolutamente basso, credevano troppo ciecamente nel movimento, non lo capivano, si limitavano a portare all’esasperazione le forme esteriori tipo la condivisione dei link a volumi di spam, la protesta per il manifesto scollato etc…
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Poi lo Stalking, il loro motto era “uno vale uno”, ma loro erano tutti parenti, così nelle votazioni venivi escluso dal poter prendere parola in pubblico, hanno persino votato che non potevo andare a ritirare materiale promozionale perchè lo avevo “rubato” in precedenza.
Questa è la cosa che mi ha fatto capire quanto fossero ramificati: Tommaso Malerba per qualche misterioso motivo si prestava a questo stalking. Insomma erano ben organizzati e ramificati. Da un lato Luigi Cirillo e Luigia Embrice dall’altro Tommaso Malerba. Stesso metodo.
Poi ho letto questo libro e finamente ho capito quello che mi era accaduto:
Ad ogni dubbio venivi messo alla porta con la motivazione: “non credi ne l movimento”.
Mi sono passati davanti agli occhi i peggiori momenti del nazismo e del fascismo. Poi mi sono reso conto che era successo qualcosa in locale,
Insomma l’intento era chiaro: un gruppo di parenti (notoriamente di estrazione di destra, qualcuno anche di casapound), si doveva impossessare del gruppo, per potersi poi interfacciare ufficialmente con i futuri eletti.
Luigia è risultata prima eletta in Campania nelle primarie alle Europee.
Poi alle regionali di quest’anno si sono presentati Luigi Cirillo e Luigia Embrice. Sono stati entrambi eletti. Luigi è stato il più votato a Castellammare.
Ho la stessa considerazione di Tommaso Malerba e qualcun altro, anche tra i “big”, tutta gente che della rivoluzione che avevamo in mente all’inizio non c’entra un cazzo. Grazie al deserto etico che c’è in giro sono venuti fuori quelli bravi ad organizzare gite e vendite porta a porta.
Luigi Cirillo, Luigia Embrice, Tommaso ed altri oggi siedono al Consiglio Regionale (Stipendio netto (in euro) min. 4.500 – max. 11.261; Rimborsi netti (in euro): min. 0 – max. 6.625; Indennità netta fine mandato (in euro): min. 46.500** – max. 140.000; Massimo mensile * 4.320 (più la diaria); Vitalizio: età di riscossione,% contributi 60 non anticipabile, 25%)., quelli della prim’ora non servono più, a quelli che hanno potere nel movimento non servono rompicoglioni rivoluzionari per davvero.
Hanno bisogno di soldatini a cui affidare compitini, esattamente gli stessi Yesmen di cui si è servito Berlusconi finora.
Non abbiamo scelto di governare perchè non conviene. E’ molto più comodo vestire i panni dell’opposizione, così come hanno fatto per decenni i nostri ex tribuni oggi al potere.
“Governeremo quando avremo la maggioranza” significa non governare mai. E’ una scena che ho gia visto per 40 anni: si piega le spalle e si dice “non governiamo noi”. Ed intanto le vessazioni non finiscono mai, e i ladri alla cassa si sono moltiplicati.
Qualcosa che non ha funzionato.
Insomma cambia la musica ma in alcuni casi i musicisti continuano a suonare la vecchia musica, con delle nuove divise luccicanti.
Tornando a Valeria (che ritengo all’altezza del ruolo che ricopre e alla quale voglio molto bene) in piazza alle 11 non c’era, ed io sapevo anche il perchè. A pochi passi il suo comitato elettorale. Così visto che ero a pomigliano d’arco, ho improvvisato una piccola tribuna, con i vecchi piddini, veterani dell’alfa sud, ex comunisti, con i loro inamovibili concetti, di Destra e Sinistra, ci siamo avvitati in lunghissimi ragionamenti dove sono anche riuscito a leggere nei loro occhi che il movimento aveva ragione, ma alla fine ognuno è sempre rimasto della sua religione.
Ogni tanto faceva capolino qualche attivista del movimento, vecchi nerd, li riconosco da 300 metri, che metteva in campo il suo fondamentalismo trascinando la discussione in vicoli senza sbocchi alzando i soliti muri che sanno alzare alcuni soggetti del movimento (Sono arrivato anche a fare una distinzione tra i vari profili di attivisti, ma questa la posterò in un altro momento).
Sta di fatto che avevo la mia tribuna politica, erano quasi le 13, e tutto sommato avrei messo il video integrale su youtube, lasciando l’attesa per valeria fino alla fine, e dichiarando che non si era presentata.
Valeria sbuca di corsa da un vicolo mentre sono in macchina e sto andando via, la incrocio per caso. Il resto è nell’intervista. Buona visione.
feliceiovino
Vincenzo Viglione #conosci (meglio 🙂 il candidato 5 stelle
Quando ho incontrato Vincenzo l’ho trovato da solo in mezzo ad una piazza a gricignano di aversa, territorio casalese, per chi non lo sapesse. Sembrava che gli altri cittadini lo evitassero, cosa che ha fatto scattare in me immediatamente una certa simpatia e fiducia. Li conosco bene quei meccanismi, in certi posti la collusione è così diffusa che fai prima a contare quelli che ne stanno fuori, e lui era uno di quelli. Ingegnere, pubblicista, ci ha portato a fare un giro in piena terra dei fuochi, mostrandoci lo scempio realizzato da aggregazioni scellerate, che hanno nell’immediato profitto la loro religione, in una terra fertilissima, che un tempo era attraversata da acque limpide, dove alcuni testimoni di quei tempi si tuffano per fare il bagno.
Vincenzo oggi siede nel consiglio regionale come consigliere del M5S.
Parla per la prima volta Vincenzo Scarantino, l’uomo che si era accusato, salvo poi ritrattare tutto, della strage di Via d’Amelio che causò la morte di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta. Scarantino racconta come un gruppo di poliziotti lo facesse studiare, lo preparasse agli interrogatori: “Le sere prima mi leggevano tutto e io dovevo memorizzare tutto quello che sentivo”. Scarantino, attualmente imputato a Caltanissetta, per calunnia. “La mafia – dice Scarantino – arriva, spara in faccia, spara in testa. Subito uno si accascia, e muore. Lo Stato, invece, ti fa morire giorno dopo giorno”.
“Lo Stato criminale”, è questo il titolo della puntata del 30 gennaio 2014, di Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro in onda su La7, alle 21.10. Nel corso della puntata verranno anche ascoltati, per la prima volta, gli audio originali delle intercettazioni tra l’ex presidente del Senato Nicola Mancino e Loris D’Ambrosio, all’epoca consigliere giuridico del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E per la prima volta davanti alle telecamere parla il presunto ‘Faccia da mostro’, un ex poliziotto della squadra mobile di Palermo sospettato di essere un killer di Stato.
Tra gli ospiti in studio, il direttore di Panorama Giorgio Mulé, il giornalista Marco Travaglio, I deputati del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, e Giulia Sarti, membro della commissione antimafia e della commissione