Nell’ultimo anno 68 milioni di persone hanno lasciato il proprio paese a causa di guerre e persecuzioni. Un numero enorme di uomini e donne che mette a repentaglio la propria vita in viaggi pericolosissimi, in cerca di un futuro dignitoso.  Le storie di questi migranti sono spesso drammatiche. Le abbiamo raccolte grazie all’aiuto di un mediatore culturale, Ibrahim, che è anche il protagonista di questo esperimento sociale. Ibrahim ha raccontato a una serie di tassisti le difficoltà che incontra un immigrato per arrivare nel nostro paese.  Lo ha fatto in prima persona, mettendo insieme vere storie che ha ascoltato, come fossero la sua. E poi ha tentato il suicidio davanti a loro. In quanti hanno provato a salvargli la vita?  Un video che vuole far riflettere su come spesso si è razzisti soltanto perché non si ha di fronte chi soffre.  Chi ascolta una storia di dolore direttamente dalla voce di un migrante non può mai restare indifferente. 

NICOLA GRATTERI: LE MAFIE COMPRANO L’INFORMAZIONE DEI MEDIA

Le mafie, così come comprano i ristoranti e locali possono comprare anche pezzi dell’informazione”. E’ quanto ha sostenuto il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri rispondendo alle domande degli studenti delle scuole calabresi che ieri hanno partecipato, nella sede Rai regionale  alla presentazione del libro “L’inganno alla mafia” scritto con Antonino Nicaso.

Dopo il raid statunitense che ha ucciso il generale Qassem Soleimani,  nella notte tra giovedì e venerdì, e l’attacco sferrato a una base Usa a Baghdad sale la tensione tra Usa e Iran “Se le forze americane vogliono rimanere in vita, dovrebbero evacuare le loro basi militari nella regione e andarsene. La rappresaglia da parte dell’Iran e dei comandanti della resistenza di fronte all’assassinio da parte degli Stati Uniti del capo delle forze di Qod Ghassem Soleimani è certa, incontrollabile e dolorosa e gli americani farebbero meglio a smettere di inviare messaggi per invitare l’Iran a non vendicarsi”. 

Carote

17.946.362 visualizzazioni•19 set 2019

Chissà perchè io avrei urlato “CAGATA” !!!, ma sembra che il resto dell’Italia abbia gridato “avanguardia!!!” in pieno stile Idiocracy .
E certo, siccome la prima cosa che ti viene in mente è quella più scontata, per fare glamour ed essere “virali” bisogna gridare GENIO!! davanti ad una CAGATA. Questo sembra sia tra i filmati più visti in Italia nel 2019 e conferma il carattere ovino di questo popolo belante.
A proposito le pecore mangiano le carote?

La parodia del brano vincitore di Sanremo, Soldi di Mahmood, realizzata da iPantellas.

13.214.931 visualizzazioni

L’arrivo dei partecipanti alla trasmissione Il Collegio 3 durante la prima puntata, lo scorso febbraio

5.388.160 visualizzazioni
•13 feb 2019

La parodia delle canzoni di Sanremo interpretate della mitica nonna di Casa Surace.

3.893.548 visualizzazioni • 21 feb 2019


L’avventura di Fabio Rovazzi che, per un presunto errore di prenotazione in un hotel a Budapest, si è trovato a condividere la stanza per una notte con Will Smith.

3.356.099 visualizzazioni • 6 ott 2019

Non manca il calcio: cliccatissimo il video-riassunto della partita del 31 agosto tra Juventus e Napoli conclusasi 4 a 3, con ben sette gol.

3.320.568 visualizzazioni • 31 ago 2019

Il video di presentazione del film La vendetta del Signor S del duo di youtuber Me contro Te (alias Sofi e Lui), molto amati dai giovanissimi.

3.239.095 visualizzazioni •Trasmesso in anteprima il giorno 22 ago 2019

Hindaco canta I love it di Kanye West e Lil Pump alla blind audition di The Voice of Italy 2019.

Grande successo per lo show del duo comico Pio e Amedeo sul palco del festival di Sanremo 2019.

A chiudere la classifica, la storia di un soldato americano in missione in Kuwait che torna dalla moglie che ha appena partorito due gemelle.

Immagina tutto Rossella Santorelli

E’ un frutto acerbo Rossella, una liceale di Nola con la passione della musica e del canto.
Quest’anno ha presentato la sua candidatura a San Remo 2017, supportata dalla sua scuola di canto e dalla sua bravissima istruttrice Fiorella.
E’ riuscita ad entrare tra le finaliste e nonostante l’ottimo provino sostenuto a Sanremo dove è risultata tra le migliori. Questo ha fatto ben sperare fino all’ultimo secondo, ma Rossella non ce l’ha fatta.
Il giudizio artistico non è mai una scienza esatta, non lo è per il nuoto sincronizzato, figuriamoci nella musica dove l’aria vibra (e spesso si frigge). Quell’aria dovrebbe toccare le corde emotive di giurati (che chissà poi cosa giurano) con background diversi, magari di generazioni precedenti, con dei clichè acquisiti, spesso ferrei.
Ma soprattutto il mondo della musica non è come quello del calcio, dove “la palla è rotonda” e vince chi la mette in una rete più dell’altro.
Ma non siamo qui a fare polemiche alla Claudio Villa (buonanima).
Sanremo è così, è un mix dove la bravura dell’artista va dosata con le conoscenze, i rapporti, tra chi è dentro e chi è fuori, e soprattutto è un fatto di percentuali e di soldi (quei pochi che ancora girano nel mondo della discografia).
E’ quello che rimane dello show business per eccellenza in Italia, concentrato in soli 3 giorni di febbraio, chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori.
Essere dentro significa non tanto vendere dischi, quello non succede più, ma fare visualizzazioni, diventare popolari, fare le serate nelle migliaia di piazze in tutta italia con un cachet di tutto rispetto.

Gli altri, quelli che stanno fuori, aspettano il prossimo Sanremo.
Solitamente sono quelli che puntano tutto sulla canzoncina all’italiana, il motivetto facile ed orecchiabile. Si giocano insomma, il biglietto della lotteria sperando che sia quello vincente, per poi tornare alla vita di tutti i giorni.
Rossella è piccola, l’appuntamento con Sanremo è solo rimandato, lei non se ne fa un cruccio, e nonostante giochi a fare la femme fatale, nella realtà non ama molto apparire, è una ragazzina molto semplice, con moltissimi amici coetanei che ha voluto nel video.
La sua voce roca e soul la sentiremo ancora.