Trattativa Requisitoria Di Matteo: “Nicola Mancino il terminale del papello”
Cinemaker
Per qualche settimana la mia attenzione è stata focalizzata sul culto di San Gennaro. E come al solito Napoli mi ha regalato la meraviglia e lo stupore. Girando il piccolo documentario con Gabriel e Francesco ho scoperto cose bellissime, straordinarie.
Avevo sempre visto da fuori il fenomeno, la liquefazione del sangue, le imprecazioni delle fedeli, e tutto il folklore che ruota intorno a tutti i culti. Ed invece ho scoperto che quel culto è diverso, è il primo esperimento di culto dal basso, appartenente al popolo per una legge scritta molti secoli fa. Appartiene al popolo il culto, il tesoro e tutto quello che ruota intorno al santo. Ho chiesto per strada e alcune persone mi hanno detto che erano atee ma che credevano in San Gennaro 🙂 ! E’ ovvio che la chiesa non tollera questa forte ingerenza, e nel corso dei secoli ha sempre tentato di fare qualcosa per attenuare il fenomeno, cercando di interrompere quella tradizione lasciandola nell’oblio, tentando di declassare San Gennaro a Santo minore, inserendo elementi togati nella deputazione, dando una nuova definizione da miracolo a prodigio.
Sta di fatto che ho scoperto che il vero miracolo lo fanno i Napoletani, con il loro credere, con il loro fatalismo, collegando il presagio, trasmettendo il culto per generazioni. E’ lunga da spiegare, ci sono testi appositi per capire ma come al solito posso solo dire Ti amo Napoli perchè sei differente 🙂 !.
Peppoh, il cantante di Rap, è’ una delle storie di questa estate, l’estate di Liberi&Ribelli.
Peppe mi racconta il suo mondo, Secondigliano, una Napoli nella Napoli, un luogo nel luogo, dove Berlusconi e Ernesto Guevara, più noto come el Che, stanno nella stessa foto, come in una realtà parallela dove tutto è possibile e la visione del mondo assume contrasti e priorità diverse dal resto della città. Essere di Secondigliano è come avere una seconda pelle che ti rende riconoscibile agli occhi del mondo, per una serie di atteggiamenti e soprattutto per lo slang.
“Ammò, cugì”, fanno parte di un intercalare che identifica un gruppo, una Nazione che troppo spesso ha usi e regole differenti dallo Stato, e rimarca con forza il diverso significato dei due concetti.
Mi parla di un recente passato, quello dei Bipiani, un quartiere nel quartiere, fatto di prefabbricati che fino a qualche anno fa hanno ospitato storie di grande abbandono, miseria ed illegalità, a pochi passi da casa sua. Ma non si può fuggire da quello che sei, dalle tue radici, però si può evadere, essere differenti da quello che ci circonda, colorare il grigiore di quella periferia facendo la differenza, portare a tutti la propria visione del mondo.
Peppoh è un “bravo ragazzo” e l’accezione di bravo ragazzo in quei luoghi ha un profondità e una serie di ragionamenti che non faresti altrove. Abbiamo occupato un terrazzo per un tramonto a Scampia dove il sole è sparito tra le vele, abbiamo registrato dal vivo alcune sue canzoni, vi proponiamo Passione e Where is the rapstar? il resto lo ascolterete durante l’inverno, quando la nostalgia per l’estate sarà un sentimento più forte 🙂 . Grazie Peppe.
feliceiovino