Peppoh, il cantante di Rap, è’ una delle storie di questa estate, l’estate di Liberi&Ribelli.
Peppe mi racconta il suo mondo, Secondigliano, una Napoli nella Napoli, un luogo nel luogo, dove Berlusconi e Ernesto Guevara, più noto come el Che, stanno nella stessa foto, come in una realtà parallela dove tutto è possibile e la visione del mondo assume contrasti e priorità diverse dal resto della città. Essere di Secondigliano è come avere una seconda pelle che ti rende riconoscibile agli occhi del mondo, per una serie di atteggiamenti e soprattutto per lo slang.
“Ammò, cugì”, fanno parte di un intercalare che identifica un gruppo, una Nazione che troppo spesso ha usi e regole differenti dallo Stato, e rimarca con forza il diverso significato dei due concetti.
Mi parla di un recente passato, quello dei Bipiani, un quartiere nel quartiere, fatto di prefabbricati che fino a qualche anno fa hanno ospitato storie di grande abbandono, miseria ed illegalità, a pochi passi da casa sua. Ma non si può fuggire da quello che sei, dalle tue radici, però si può evadere, essere differenti da quello che ci circonda, colorare il grigiore di quella periferia facendo la differenza, portare a tutti la propria visione del mondo.
Peppoh è un “bravo ragazzo” e l’accezione di bravo ragazzo in quei luoghi ha un profondità e una serie di ragionamenti che non faresti altrove. Abbiamo occupato un terrazzo per un tramonto a Scampia dove il sole è sparito tra le vele, abbiamo registrato dal vivo alcune sue canzoni, vi proponiamo Passione e Where is the rapstar? il resto lo ascolterete durante l’inverno, quando la nostalgia per l’estate sarà un sentimento più forte 🙂 . Grazie Peppe.

feliceiovino

Andrea Tartaglia è il mio modello di vita. Se qualcuno mi chiedesse: “Cosa vuoi fare da grande?” risponderei senza esitazioni: “Voglio vivere come Andrea Tartaglia”. La sua esistenza è interamente dedicata alla natura, all’ambiente, agli affetti, agli amici, alla musica e ai testi che rappresentano la somma di tutte queste esperienze.

Ho condiviso momenti con Francesco e Gabriel (i miei figli, II e III), “alla terra” come lo definisce lui, attribuendo a questa espressione un significato molto più ampio, un legame profondo con la natura e i suoi frutti. Andrea coltiva di tutto, con un fico che regala frutti deliziosi, pomodori di varie specie (i migliori provenienti dal Vesuvio) e piante officinali con aromi così intensi che non avevo mai sperimentato prima.

Con lui ci sono gli amici di sempre, quelli che condividevano l’amore per i graffiti sui muri dell’area flegrea: Mattia, Paolo, Federico, Anna. Non sono semplicemente un gruppo, ma un autentico modo di vivere, sentito e genuino.

Andrea proviene da una famiglia di professionisti, con un fratello che è medico. Mi ha raccontato che la sua famiglia ha inizialmente faticato ad accettare il suo stile di vita libero e ribelle, finché non lo ha visto in televisione a Music & The City. A quel punto, hanno compreso e accettato la sua autenticità.

Bellissimo finale intorno al fuoco con altri amici che ci hanno raggiunto

Oltre

Le Range fellon’

So Vivo

Respira cummè