E’ fragile come un bambino
sempre in pericolo, sempre sotto attacco,
perché è più facile
imporre qualsiasi cosa con la forza e la violenza
che stare lì a spiegare, a far capire a tutti,
persino le cose più elementari.
Fragile perché tutti siamo in vendita,
e spesso viene usata come merce di scambio,
perché è fatta di sottili equilibri,
che si spezzano al primo soffio di odio.
Ci illude di scegliere,
ma spesso muore ogni volta
che ci giriamo dall’altra parte,
ogni volta che il silenzio pesa più della coscienza.
E mentre applaudiamo gli slogan del nulla,
lei si consuma in un angolo,
con gli occhi sbarrati e le mani legate,
aspettando che qualcuno abbia ancora il coraggio
di chiamarla per nome: DEMOCRAZIA!