La canzone “Soldier’s Eyes” di Jack Savoretti ha acquisito notorietà particolare grazie al suo utilizzo nella serie TV “Sons of Anarchy”. Ecco gli elementi più interessanti di questa storia:

Nel 2012, il brano venne incluso nell’episodio 2 della stagione 5 di Sons of Anarchy, intitolato “Authority Vested”. L’inserimento della canzone nella serie si rivelò un momento decisivo per la carriera di Savoretti, tanto che per un giorno il brano raggiunse il primo posto nella classifica americana di Amazon.

La canzone stessa è una ballata folk intensa che parla della prospettiva di un soldato, delle sue esperienze e del suo sguardo sul mondo. I temi della canzone – il peso delle responsabilità, il confronto con la violenza, la perdita dell’innocenza – si allineavano perfettamente con le tematiche della serie.

Le lyrics più significative includono:
“I am a soldier, I fight where I am told
And I’ve killed where I am told, in the name of God and country”

La produzione è volutamente minimalista, caratterizzata principalmente dalla voce ruvida di Savoretti e da una chitarra acustica, che contribuiscono a creare un’atmosfera intima e riflessiva.

L’impatto di Sons of Anarchy sulla visibilità del brano è stato notevole. La serie, che all’epoca era uno degli show più seguiti su FX, ha permesso a Savoretti di raggiungere un pubblico americano molto più ampio. Questo successo improvviso su Amazon dimostrò il potere delle sincronizzazioni televisive nel lanciare artisti indipendenti.

Il brano proviene dall’album “Before the Storm” (2012), che segnò un punto di svolta nella carriera di Savoretti, aiutandolo a stabilirsi come artista di rilievo nel panorama folk-rock internazionale.

C’è qualcosa di magnetico in Jack Savoretti, un fascino che va oltre la sua voce ruvida e profonda. Forse è quel perfetto equilibrio tra le sue radici italiane e la sua educazione britannica, o forse è la storia straordinaria che si cela dietro la sua famiglia. Nato a Londra nel 1983 come Giovanni Edgar Charles Galletto Savoretti, Jack incarna la perfetta fusione tra due mondi.

Una Storia Familiare da Romanzo

Il DNA artistico di Jack è intriso di storia e resistenza. Suo padre, Guido, ha una storia che sembra uscita da un film: lasciò Genova per l’Inghilterra dopo essere stato testimone di una rapina, temendo ritorsioni. Non prima però di aver recitato in due film di Duccio Tessari, tra cui “Zorro”.

Sua madre, Ingrid Hepner

Sua madre, Ingrid Hepner, era una modella del vibrante jet set londinese degli anni ’60 e ’70, con radici che attraversano Germania, Polonia e tradizione ebraica.

Jack Savoretti

Ma è forse la storia di suo nonno paterno, Giovanni Savoretti, a essere la più emblematica: medico e partigiano, fu tra i firmatari della liberazione di Genova dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Un’eredità di coraggio che oggi viene ricordata con una via a suo nome a Lavagna e una targa commemorativa in Via XX Settembre a Genova.

L’Evoluzione Musicale: Da Promessa a Star

Gli Esordi e la Ricerca della Propria Voce

Il viaggio musicale di Savoretti inizia quasi per caso. Nel 2005, la sua prima apparizione professionale avviene nell’album di Shelly Poole, dove duetta nei brani “Anyday Now” e “Hope”.

Ma è nel 2006 che fa il suo vero debutto con “Without”, un singolo il cui video, girato a Maiorca, viene diretto da un regista nominato agli Oscar, Bobby Garabedian.

Between The Minds: Il Primo Passo

Il suo album di debutto, “Between The Minds” (2007), rivela già le caratteristiche che lo renderanno unico: testi profondi, melodie intense e quella voce inconfondibile che il Daily Telegraph definirà “ruvida, profonda e nostalgica”. L’album ottiene il sostegno di BBC Radio 2 e debutta al quinto posto nelle UK Indie Charts.

La Svolta con Before the Storm

Dopo “Harder Than Easy” (2009), è con “Before the Storm” (2012) che Savoretti trova la sua vera dimensione artistica. Prodotto da Martin Terefe e registrato con la sua band The Dirty Romantics, l’album segna un punto di svolta. È in questo periodo che “Soldiers Eyes” viene inserito nella serie “Sons of Anarchy”, portandolo per un giorno in cima alle classifiche Amazon negli USA.

L’Ascesa Internazionale

“Written in Scars” (2015) rappresenta la sua consacrazione internazionale. L’album, che vede la collaborazione dell’autore Samuel Dixon (noto per il suo lavoro con Sia e Adele), mostra un artista maturo che sa fondere folk, rock e cantautorato. Il successivo “Sleep No More” (2016) consolida ulteriormente la sua posizione nel panorama musicale internazionale.

Le Collaborazioni: Un Ponte tra Culture

La capacità di Savoretti di muoversi tra diversi mondi musicali si riflette nelle sue collaborazioni:

  • Con Elisa ha creato “Waste Your Time on Me”, un duetto che fonde perfettamente le loro voci
  • Il duetto con Kylie Minogue in “Music’s Too Sad Without You” mostra la sua versatilità
  • La collaborazione con MIKA in “Ready to Call This Love” evidenzia la sua capacità di adattarsi a diversi stili
  • Il recente duetto con Natalie Imbruglia in “Ultime Parole” segna il suo primo brano in italiano

L’Eredità Musicale e le Influenze

Il suo stile musicale è un mosaico di influenze diverse:

  • Dal folk americano di Bob Dylan ha ereditato l’arte dello storytelling
  • Da Paul McCartney e Simon & Garfunkel la sensibilità melodica
  • Da Serge Gainsbourg la sofisticatezza europea
  • Da Lucio Battisti e Fabrizio De André la profondità della tradizione cantautorale italiana

Il Presente e il Futuro

Il 2024 segna un nuovo capitolo nella carriera di Savoretti. La sua partecipazione al Festival di Sanremo con Diodato, interpretando De André, e la collaborazione con Zucchero per una nuova versione di “Senza una donna” mostrano un artista che abbraccia sempre più le sue radici italiane. Il suo nuovo album “Miss Italia” promette di essere un ponte ancora più solido tra le sue due anime culturali.

L’Uomo Oltre l’Artista

Oggi Jack vive nell’Oxfordshire con la moglie Jemma Powell e i loro tre figli, ma mantiene un legame profondo con l’Italia. La sua passione per il Genoa, le frequenti esibizioni in Italia e l’uso fluente della lingua italiana testimoniano un attaccamento che va oltre la semplice eredità familiare.

Jack Savoretti rappresenta l’embodiment perfetto del musicista contemporaneo: cosmopolita ma radicato, innovativo ma rispettoso della tradizione, internazionale ma profondamente legato alle proprie origini. La sua musica continua a evolversi, ma mantiene sempre quella autenticità che l’ha reso uno degli artisti più interessanti della sua generazione.