Melinda was mine ‘til the time
That I found her
Holding Jim
And loving him
Then Sue came along, loved me strong
That’s what I thought
Ya, me and Sue
But that died tooDon’t know that I will
But until I can find me
The girl who’ll stay
And won’t play games behind me
I’ll be what I am
A solitary man
Solitary manI’ve had it to here
Bein’ where love’s a small word
Part-time thing
Paper ringI know it’s been done
Havin’ one girl who’ll loves you
Right or wrong
Weak or strongDon’t know that I will
But until I can find me
The girl who’ll stay
And won’t play games behind me
I’ll be what I am
A solitary man
Solitary manDon’t know that I will
But until I can find me
The girl who’ll stay
And won’t play games behind me
I’ll be what I am
A solitary man
Solitary man
Solitary man
Solitary man


Melinda era mia fino al momento
Che l’ho trovata
Tenendo Jim
E amarlo
Poi venne Sue, mi amò forte
È quello che pensavo
Ya, io e Sue
Ma è morto anche quello
Non so che lo farò
Ma fino a quando non riuscirò a trovarmi
La ragazza che resterà
E non giocherà alle mie spalle
Sarò quello che sono
Un uomo solitario
Uomo solitario
L’ho avuto qui
Bein ‘dove l’amore è una piccola parola
Cosa part-time
Anello di carta
So che è stato fatto
Ho una ragazza che ti amerà
Giusto o sbagliato
Debole o forte
Non so che lo farò
Ma fino a quando non riuscirò a trovarmi
La ragazza che resterà
E non giocherà alle mie spalle
Sarò quello che sono
Un uomo solitario
Uomo solitario
Non so che lo farò
Ma fino a quando non riuscirò a trovarmi
La ragazza che resterà
E non giocherà alle mie spalle
Sarò quello che sono
Un uomo solitario
Uomo solitario
Uomo solitario
Uomo solitario


Solitary Man è un brano musicale scritto da Neil Diamond, distribuito come singolo il 4 aprile 1966 e incluso nel primo album dell’artista, intitolato “The Feel of Neil Diamond”.

Questo disco, primo singolo pubblicato da Diamond, noto precedentemente per aver scritto canzoni per altri artisti, raggiunse la posizione numero 55 nella Hot 100 di Billboard.

L’autenticità autobiografica della canzone è stata confermata dallo stesso artista in un’intervista.

In seguito, T.G. Sheppard ha reinterpretato il brano, portandolo al 14º posto nella classifica country nel 1976. Nel 1993, Chris Isaak ha pubblicato il brano come singolo e lo ha incluso nell’album “San Francisco Days”. Johnny Cash l’ha inserito nell’album “American III: Solitary Man” del 2000, vincendo il Grammy Award per la migliore interpretazione vocale maschile in ambito country.

La band rock-metal finlandese degli HIM ha ottenuto un notevole successo nel 2004 pubblicando il brano come singolo, raggiungendo il secondo posto nella classifica finlandese dei singoli e il nono nella classifica inglese.

Versione italiana:
Nel 1966, Gianni Morandi ha realizzato una versione tradotta in italiano dal titolo “Se perdo anche te”, con testo di Franco Migliacci e arrangiamenti musicali di Ennio Morricone. Questa versione è stata pubblicata come lato B del singolo “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.

Il 11 novembre 2015, il singolo “Se perdo anche te” è stato riproposto dal duo Capitani Coraggiosi, composto da Gianni Morandi e Claudio Baglioni, facendo parte dell’album “Capitani coraggiosi – Il live”.

Nel 2011, Mauro Ermanno Giovanardi ha realizzato una propria versione del brano, inclusa nell’album “Ho sognato troppo l’altra notte?”, da cui è stato tratto un videoclip diretto da Chiara Battistini.

Johnny Cash

Johnny Cash, al momento della sua nascita con il nome J.R. Cash il 26 febbraio 1932 a Kingsland e scomparso il 12 settembre 2003 a Nashville, è stato un talentuoso cantautore, chitarrista e attore statunitense. La sua vasta produzione includeva numerose canzoni nei generi country e folk, oltre a esibizioni memorabili di celebri talking blues.

Fu universalmente riconosciuto come “The Man in Black” a causa della sua predilezione per l’abbigliamento nero, ispirando il titolo di uno dei suoi album e della sua prima autobiografia. Di consueto, iniziava i suoi concerti con la semplice dichiarazione: «Hello, I’m Johnny Cash» (“Ciao, sono Johnny Cash”), seguita dall’esecuzione di brani come Folsom Prison Blues.

La sua straordinaria carriera lo elevò al rango di uno dei pochissimi artisti a superare la soglia dei novanta milioni di dischi venduti.

Pur essendo prevalentemente ricordato come un’icona della musica country, Johnny Cash ha ampliato il suo repertorio spaziando attraverso vari generi, tra cui rock and roll, rockabilly, blues, folk e gospel. Questa versatilità gli ha conferito l’insolito onore di essere inserito nella Country Music Hall of Fame and Museum, nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Gospel Music Hall of Fame. Nel corso della sua carriera, le sue canzoni hanno affrontato temi come il dolore, l’afflizione morale e il riscatto, soprattutto nella fase più avanzata della sua vita artistica.


Sento il treno arrivare
I hear the train a comin’

Rotola dietro la curva,
It’s rollin’ ‘round the bend,

E non ho visto il sole
And I ain’t seen the sunshine

Da allora, non so quando
Since, I don’t know when

Sono bloccato nella prigione di Folsom
I’m stuck in Folsom Prison

E il tempo continua a trascinare
And time keeps draggin’ on

Ma quel treno continua a rotolare
But that train keeps a-rollin’

Scendendo a San Antone
On down to San AntoneQuando ero solo un bambino
When I was just a baby

Mia mamma mi ha detto “Figlio
My Mama told me, “Son

Sii sempre un bravo ragazzo
Always be a good boy

Non giocare mai con le pistole “
Don’t ever play with guns, “

Ma ho sparato a un uomo a Reno
But I shot a man in Reno

Solo per vederlo morire
Just to watch him die

Quando sento quel fischio soffiare
When I hear that whistle blowin’

Pendo la testa e piango
I hang my head and cry

Scommetto che ci sono persone ricche che mangiano
I bet there’s rich folks eatin’

In una macchina da pranzo elegante
In a fancy dining car

Probabilmente stanno bevendo caffè
They’re probably drinkin’ coffee

E fumando grandi sigari
And smokin’ big cigars

Ma so di averlo fatto arrivare
But I know I had it comin’

So di non poter essere libero
I know I can’t be free

Ma quelle persone continuano a muoversi
But those people keep a-movin’

Ed è quello che mi tortura
And that’s what tortures me

Bene, se mi liberassero da questa prigione
Well, if they freed me from this prison

Se quel treno della ferrovia fosse mio
If that railroad train was mine

Scommetto che mi trasferirò un po ‘
I bet I’d move out over a little

Più in basso
Farther down the line

Lontano dalla prigione di Folsom
Far from Folsom Prison

Ecco dove voglio restare
That’s where I want to stay

E avrei lasciato quel fischio solitario
And I’d let that lonesome whistle

Soffia via il mio blues
Blow my blues away


Tra le sue composizioni più celebri figurano brani iconici come “I Walk the Line”, “Folsom Prison Blues”, “Ring of Fire”, “Get Rhythm” e “Man in Black”. Nonostante l’immagine austera e autorevole che lo contraddistingueva, Cash ha dimostrato la sua versatilità anche attraverso pezzi dal taglio umoristico, quali “One Piece at a Time” e “A Boy Named Sue”. Collaborò inoltre in duetti memorabili con la sua futura moglie June Carter. Nella fase conclusiva della sua carriera, ha sorpreso il pubblico con reinterpretazioni straordinarie di brani di artisti rock contemporanei, includendo tra gli altri “Hurt” dei Nine Inch Nails, “Personal Jesus” dei Depeche Mode, “Rusty Cage” dei Soundgarden e “One” degli U2.

Johnny Cash rappresentava una figura eccezionale nella musica popolare americana del XX secolo. Nonostante le sue radicate convinzioni cristiane evangeliche, Cash ottenne rispetto e ammirazione non solo da personalità influenti della cultura alternativa, ma anche da figure di spicco della cultura dominante. Dopo la sua morte nel 2003, venne sepolto accanto alla moglie nel cimitero Hendersonville Memory Gardens a Hendersonville, nel Tennessee.