Ama le foglie che il vento ha raccolto
E ammucchiato sui muri
Ama le noie che hanno ucciso
Il rapporto dei tuoi genitori
Ama le mani dell’uomo che è stato
Capace d’andare
E non tornare più

Ama gli armadi dove hai messo a tacere paure e fantasmi
Tutte le volte che hai finto
Di avere magnifici orgasmi
Ama l’ufficio anche se i sogni risiedono altrove
E non pensarci più…
È questione di qualche minuto
E arriva il futuro

Abbi cura di te, abbi cura di te
Origliando l’amore
Abbi cura di tutte le cose
Anche di quelle che fanno dolore
Abbi cura di te, abbi cura di te
Fino all’ultimo giorno
Fino a che questa strada si spenga
Senza fare ritorno

Ama l’insonnia che fissa i tuoi occhi
Dal buio della stanza
E tutti i treni che negli anni
Hanno avuto una falsa partenza
Ama i tuoi errori perché
Prima o poi verranno a trovarti
E non pensarci più…
È questione di qualche minuto
E arriva il futuro

Abbi cura di te, abbi cura di te
Origliando l’amore
Abbi cura di tutte le cose
Anche di quelle che fanno dolore
Abbi cura di te, abbi cura di te
Fino all’ultimo giorno
Fino a che questa strada si spenga
Senza fare ritorno

E non importa se amare
Affatica i tuoi giorni
Abbattendo ogni stupida forma
Perché l’amore che dai
E’ l’amore che torna

E… Abbi cura di te, abbi cura di te
Origliando l’amore
Abbi cura di tutte le cose
Anche di quelle che fanno dolore
E abbi cura di te, abbi cura di te
Fino all’ultimo giono
Fino a che questa strada si spenga
Senza fare ritorno

Maldestro – Canzone per Federica 

Sarà che un giorno si brucia
Come si brucia la vita
Sarà che il tempo lo conti
Appoggiando il naso alle dita

Sarà la legge complessa
Di questa immensa natura
Sarà la forza di piangere
Non lasciarti da sola

Sarà che ogni caduta
È l’inizio di un altro volo
Sarà che il meglio di vivere
Lo trovi in un uomo solo

Sarà che siamo creature
Fatte di polveri e inganni
Per correggerci il cuore
Non basteranno questi anni

Sarà quest’ansia da studio
A farti odiare il mattino
Sarà il silenzio di un padre
A farti amare un bambino

Sarà il tuo libero arbitrio
A incasinarti l’umore
Sarà che siamo architetti
Del nostro stesso dolore

Sarà un tuo vecchio nemico
Il tuo più intimo amico
Sarà l’assenza di Dio
A portarti verso il tuo io

Sarà un tiro di erba
A farti stare una merda
Quando ti scoppia la testa
E vuoi lasciare la festa

Ma tu, cammina, cammina
Accumula strade
Lasciando che tutto si muova

Ma tu, respira, respira
Non chiudere gli occhi
Se il buio della notte ti trova

Sarà che un fiore resiste
Il tempo di una stagione
Sarà che a volte un abbraccio
Lo trovi in una canzone

Sarà la noia degli amici
Di qualche sabato sera
Sarà la mamma in cucina
Che non è più come allora

Sarà ogni porta che chiudi
A mescolarti le carte
Sarà che quando vuoi andare
La moto è ferma e non parte

Sarà che una risposta
La trovi dentro a uno sguardo
Che un incontro perfetto
È frutto di un ritardo (frutto di un ritardo)

Ma tu, cammina, cammina
Accumula strade
Lasciando che tutto si muova

Ma tu, respira, respira
Non chiudere gli occhi
Se il buio della notte ti trova

Balla, da sola oppure in mezzo alla gente
E canta, perché nessuno ti tolga niente

Ma tu, cammina, cammina
Accumula strade
Lasciando che tutto si muova

Ma tu, respira, respira
Non chiudere gli occhi
Se il buio della notte ti trova

Sarà che un giorno si brucia
Come si brucia la vita
Sarà che il tempo lo conti
Appoggiando il naso alle dita

Sarà la legge complessa
Di questa immensa natura
Sarà la forza di piangere

Bio

Maldestro, pseudonimo di Antonio Prestieri (Napoli, 11 marzo 1985), è un cantautore italiano.

Comincia giovanissimo a studiare pianoforte ma durante l’adolescenza si avvicina al teatro e da quel momento decide di dedicarsi completamente alla recitazione, alla regia ed alla drammaturgia. Scrive oltre quindici opere e vince numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2017 partecipa al Festival di Sanremo, nelle nuove proposte, vincendo il premio della critica Mia Martini e altri numerosi premi, tra i quali: il premio Jannacci, premio Lunezia, premio AssoMusica e quello per il miglior videoclip.

Nel 2013 decide di pubblicare alcune canzoni tra le quali “Sopra al tetto del comune” e “Dimmi come ti posso amare”, brani che gli faranno vincere tra il 2013 e il 2014 numerosi premi tra i quali il Premio Ciampi, De André, SIAE, AFI, Palco Libero e Musicultura) e che saranno poi contenuti nel suo primo album Non trovo le parole[1], pubblicato il 14 aprile 2015 e con il quale è arrivato secondo alla Targa Tenco come miglior album d’esordio. Maldestro è stato inoltre inserito nell’album del Club Tenco dedicato a De André.

Nel 2017 partecipa al Festival di Sanremo con il brano Canzone per Federica, classificandosi al secondo posto fra le “Nuove Proposte” e vincendo il Premio della Critica del Festival della canzone italiana “Mia Martini” relativo a tale sezione[3], il Premio Lunezia, il Premio Jannacci, il Premio Assomusica e il Premio Miglior Videoclip.

Il 24 marzo 2017 pubblica il secondo album, I muri di Berlino[5]. Il disco contiene fra gli altri il brano “Abbi cura di te”, che viene inserito nella colonna sonora del film Beata ignoranza.

Il 9 novembre 2018 pubblica il suo terzo disco di inediti Mia madre odia tutti gli uomini. L’album, uscito per Arealive con distribuzione Warner Music, viene anticipato dal singolo “Spine”.