Il peso di un Regno sta nella Corona. Nel giro di vent’anni, a metà del Quattrocento, Napoli è diventata una delle principali città europee del Rinascimento. L’eco della generosità del sovrano (avrebbe speso, la bella somma di 150 mila ducati) si è sparsa in tutta Europa, è da questo particolare che viene il suo soprannome di «Magnanimo».
per strada c’è fumo, c’è felicità si sente nell’aria, che gran festa sarà e sta crescendo: i love you le luci, la festa e il nuovo anno verrà, ma “andrà tutto bene” no non lo dirò mai sarà un anno migliore solo se lo vuoi tu i love you e faccio tanti auguri a te sarà l’anno buono per riabbracciarci e faccio tanti auguri al mondo e spero per tutti sia migliore e a tutti tanti auguri buon anno e in questo giorno di festa cerchiamo l’amore ritornerà l’arcobaleno abbraccerà il mio pianeta che non avrà più paura scoppierà finalmente la pace e un raggio di sole ci illuminerà e a tutti buon natale e buon anno a tutti felicità
“Auguri al mio pianeta “ è il titolo di un progetto musicale intorno al quale si sono aggregati alcuni tra i più bravi musicisti napoletani. La canzone cantata da Alessandra Tumolillo Voce e chitarra jazz (laureata al conservatorio di Napoli), e scritta da Felice Iovino è una vera propria esplosione di positività e di allegria, condivisione e felicità collettiva, un invito a guardare il futuro senza le paure imposte dalla pandemia.
DAlle Associazioni mi arrivano filmati dove i genitori raccontano il proprio quotidiano:
Il Promo
Annalisa Vetrano e Francesco
«Un bambino autistico ha bisogno di amore. Ascolta il tuo cuore, vedrai il mondo con i suoi occhi» L’AUTISMO E LA SUA QUOTIDIANITA’ Annalisa Vetrano ci spalanca le porte della sua vita per condividere la sua quotidianità, e ci presenta Francesco .