Mimmo Langella, chitarrista e compositore napoletano classe ’68, inizia a suonare la chitarra all’età di dodici anni. Le sue esperienze di studio comprendono un seminario alla “Berklee School” nel corso di Umbria ’86, il diploma con lode al “Guitar Institute of Technology” (G.I.T.) di Hollywood conseguito nel’94, le lauree di primo e di secondo livello in “Musica Jazz” conseguite con il massimo dei voti rispettivamente nel 2007 e nel 2009 presso il Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli, la laurea di secondo livello in “Chitarra Jazz” conseguita con il massimo dei voti nel 2015 presso il Conservatorio di Musica “Domenico Cimarosa” di Avellino. Inoltre frequenta corsi di studio, seminari e suona tra gli altri con Scott Henderson, Frank Gambale, Jeff Richman, Don Mock, Norman Brown, Joe Diorio, Ron Eschete, Gary Willis, Steve Bailey, Tim Landers e Jim Hall.
Ieri sono stato alla manifestazione Sanità Tà Tà . Su uno dei palchi è salita Simona Boo ed il Boo Team ed hanno eseguito questa canzone d’amore dedicata alla madre biologica che Simona in quel momento non aveva ancora conosciuto e che lei rivedeva in ogni ragazza o donna che affrontava la vita ed il mondo “contromano”.
Lei qualche tempo fa l’ha chiamata “Sufia” e gli ha dedicato questa canzone che nella mia mente si è materializzata come un manifesto contro chi specula sull’immigrazione.
Mentre ascoltavo pensavo a quante “Sufie” affrontano ogni giorno la durezza e le umiliazioni di una “vita contromano”, e allo stesso tempo mi ha confermato che l’umanità è il primo principio al quale una società deve necessariamente attenersi, e che sta al di sopra di tutte le Costituzioni del Mondo