Mi ero ripromesso di scrivere in questo blog tutti i miei pensieri, ma la mancanza di tempo e la paura dell’ovvietà di essi, spesso mi fanno desistere. Ma l’episodio dell’arresto del Presidente della Regione Calabria di questa mattina ha tolto qualsiasi indugio.

Domenico Tallini (Forza Italia)

Da qualche giorno sto pensando spesso ad un vuoto nel nostro dizionario, manca una parola e mi piacerebbe coniarla e lasciarla in eredità all’umanità, come qualcosa che illumini le nuove generazioni, su alcuni atteggiamenti umani deplorevoli, che ancora non hanno una definizione.
Sono un uomo che ha vissuto ed osservato attentamente così tante stagioni sociali e politiche, da poter pensare di realizzare un idea così ambiziosa.
Nel significato di quel termine possono ricadere molti fatti che hanno già un nome come atti, spesso riconducibili a specifici articoli del codice penale.
Quello che manca è un termine che si basa sull’approccio psicologico e sociale che nel suo significato li racchiuda tutti.
Per fare un esempio prendiamo la signora che va a votare consapevolmente un noto esponente della camorra o della ndrangheta perché è convinta che gli “sistemino” la nipotina nella P. A., o che il suo terreno agricolo entri a far parte del piano regolatore comunale come edificabile decuplicando così il suo valore.
Questi casi hanno già un nome e rientrano nella fattispecie del voto di scambio.
Così il nostro biasimo cadrà sul politico o sulla forza politica che induce a questo atteggiamento, mentre solitamente la vomitevole e timorata signora la passa liscia, protetta del segreto delle urne, e dal fatto che pensa che il suo atteggiamento non sia riprovevole, perché cosi fan tutti.
A quanto pare non dovrà neppure confessare il suo peccato, perché non mi sembra che tra i Dieci comandamenti ci sia “Non votare la criminalità organizzata”, anche se per estensione analogica la fattispecie potrebbe ricadere sotto quella della “falsa testimonianza”.
Ma questi purtroppo sono solo cavilli e la signora pur avendo consegnato le chiavi della pubblica amministrazione alle mafie potrebbe passarla liscia anche con Caronte.
Forte di questo, la signora ostenterà le sue fruttuose capacità “politiche”, e nel tempo le sue “scelte elettorali” saranno quelle vincenti sul piano personale rispetto a quelle di chi ha usato il suo voto come uno strumento per migliorare la vita della collettività.
La signora ha migliorato la SUA qualità della vita, ha costruito la sua casa, sfreccia nel Suv, fa la spesa con i suoi abiti firmati, diventa un modello da emulare. Diventerà feroce contro chiunque voglia toglierle tutto questo, farà la guerra a tutti quelli che osano toccare gli “immacolati” prestanome della criminalità al potere.
Così alle prossime elezioni molte più persone vorranno consegnare le chiavi della P.A. (pubblica amministrazione) alle mafie, perché ognuno vorrebbe vedere i propri figli diventare medici, giornalisti Rai, dirigenti nelle P.A., ingegneri, avere i propri terreni nei piani regolatori, nonostante veti idrogeologici, poco importa degli altri, poco importa ad esempio se poi le mafie sotterreranno tonnellate di rifiuti tossici con la complicità dei politici collusi e corrotti, se l’amministrazione dei territori viene fatta a uso e consumo di pochi vessando tutti gli altri.
Poteri fare mille altri esempi sulle iniquità del nostro tempo, basati tutti sull’equivoco della Democrazia dei Sudditi e del familismo amorale.
Questa apparenza di democrazia non ha senso, perché mette al potere il peggio dell’umanità.
Queste persone, mi fanno pensare agli Zombie, che vivono la loro piccola vita ai danni della totalità della comunità sana che infettano gradualmente al loro passaggio.
Vorrei dare un nome a questi Zombie, che siano identificabili con un solo termine: massimo 6 lettere esattamente come zombie, un suono 2.0 come google e yahoo, ma mi viene in mente solo “merde”