Music&thecity Andrea Sannino
Visto e considerato che
non ne potevano piĂą della loro malasorte
incominciarono ad aggirarsi
come s’aggirò quel famoso spettro per l’Europa.
Tutti evidentemente erano dei disgraziati…
ma ciascuno lo era in maniera differente…
poichè la disgrazia colpisce i miseri,
ma con incredibile fantasia nelle forme.
Infatti c’era quello che aveva perso la casa
insieme a quello che piĂą semplicemente aveva perso le chiavi di casa,
e c’era quello che aveva perso la memoria
e mò non si ricordava manco piĂą che cos’è che si era perso,
c’era quello che aveva perso la ragione…
e insieme alla ragione aveva perso anche il torto.
E infine c’era quello che aveva perso tempo
e mò non c’aveva piĂą tanto tempo da perdere…
e difatti fu lui che disse: “Attenzione!”
“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!”
“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!”
“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!”
“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!”
“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!”
E nel mentre che s’aggiravano
come s’aggirò quel famoso spettro per l’Europa,
si trovarono a passare sotto le finestre di quelli
che una volta dicevano “Avanti Popolo!”,
e dicevano “Avanti Popolo” perchĂ© mandavano sempre davanti il popolo…
e loro se ne stavano indietro,
magari d’un passo magari d’un metro
perché loro ad andare avanti gli veniva da ridere.
E con le lacrime agli occhi e la morte nel cuore
videro lo scompiglio nelle forze dell’ordine
che mò non erano piĂą nĂ© tanti forti nĂ© tanto meno ordinate…
infatti erano scappati via i generali, tenenti, sottotenenti, nullatenenti,
perfino i Pompieri di ViggiĂą da qualche minuto
non c’erano piĂą…
Erano velocemente scomparsi i galiardi soldati
che ringhiavano e mostravano i denti.
Per la strada si vedeva solamente qualche brigadiere in pensione
che mostrava la dentiera…
ma è risaputo che anche i militari sdentati
capiscono bene come va la situazione…
e si dicono sottovoce…
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“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…”
“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…”
“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…”
“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…”
“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…”
Il capo dei capi delle polizie di tutti quanti gli eserciti riuniti
stava guardando in televisione un programma
sui gamberi in salsa rosa
quando ci fu una spiacevole interruzione…
il giornalista autorizzato dalla redazione
disse che il quiz del sabato sera,
il tirassegno sul negro che passa la frontiera,
il telegiornale di Paperino, il Grande Fratello
con suo cugino le olimpiadi di mazza fionda
non sarebbero piĂą andate in onda
disse ” è saltata la programmazione…
che tra cinque minuti comincia la rivoluzione!”
Cosi il capo dei capi della polizia e di tutti quanti
gli eserciti riuniti per la prima volta
durante la sua lunga carriera
si sentì di essere la persona sbagliata
nel posto peggiore,
lui che per tutta la vita era sempre stato cosi tanto sicuro di sé,
che le parole gli stavano in bocca
come famosi quadri dentro ad un museo,
adesso invece si vergognava
che in una giornata cosi piena di sole
sporcasse il muro con la sua ombra.
Quelli che si aggiravano come lo spettro s’aggirò per l’Europa
si fermarono in silenzio
poi cominciarono a fare il conto all’incontrario,
come la notte di capodanno e dissero
“meno 5
4
3
2
1″
-con un po’ di emozione-
“Gentili signori comincia la rivoluzione!”
“Gentili signori comincia la rivoluzione!”
“Gentili signori comincia la rivoluzione!”
“Gentili signori comincia la rivoluzione!”
“Gentili signori comincia la rivoluzione!”