Eh si è tutta un insalatona mista. Qualche giorno fa ero di alba e dalla mostra d’oltremare arrivava fortissimo il suono dell’inno di Forza Italia. Dopo una mezzoretta di inno, hanno cominciato a parlare, ed il tema erano le mafie e le stragi del 92.
Una serie di oratori si sono susseguiti ed io potevo sentirli nitidamente.
Borsellino e Falcone ricorrevano costantemente nei loro discorsi, e ad un certo punto mi sono chiesto se l’inno che avevo sentito fosse una parodia e li ci fosse un altro partito.
I presenti per fare davvero la lotta alla mafia ed onorare la memoria dei magistrati palermitani avrebbero dovuto alzarsi ed andare via.
Forza Italia è il partito fondato da Dell’Utri proprio nel periodo delle trattative stato-mafia (si Stato con la s minuscola), dove probabilmente sono state decise le sorti dei magistrati di Palermo. Poi abbiamo avuto un “ventennio” di persone che erano allineate a quell’accordo.
In Campania c’era Cosentino, Cesaro e tanti altri che facevano parte di Forza Italia ed erano vicini a certe organizzazioni.
Purtroppo non riesco a legittimare coloro che hanno fatto parte di quel gioco quando esprimono dolore per le stragi del 92, perché quando non sono in malafede non hanno capito cos’è successo, e probabilmente i nostri martiri si rivoltano nelle tombe.
A seguire un video per un ripasso veloce:


Il 22 gennaio finalmente viene pubblicato un nuovo Sud, che ho scritto ad inizio estate del 2021, l’idea era quella di richiamare l’attenzione sulle differenze sociali ed economiche che ancora esistono tra il Nord e il Sud, con la conseguenza che moltissimi giovani cercano un nuovo inizio altrove, impoverendo il nostro tessuto sociale. Non è facile parlarne ma lo abbiamo fatto lo stesso.
Vi scrivo a maggio 2022, mentre riaffiorano man mano i miei ricordi.
Monica è stata fantastica, la sua sensibilità, il suo mettersi in gioco mi ha stupito ogni volta, è una grandissima artista, ma cosa più importante la adoro.

In studio


La canzone comunque continua il suo percorso, uscirà una versione Rock-progressive una cover interpretata dagli Hydronyka una band napoletana con un suono che mi piace molto, gli arrangiamenti sono completamente stravolti, e questo mi conferma che la canzone c’è ancora <3
Il percorso di Un nuovo Sud comunque è stato bello ed emozionante, un operazione multimediale di impegno su vari fronti e con vari testimonial che ringrazio.

il video clip

Non è stato semplice, non arrivava l’ispirazione, il pericolo era cadere nei luoghi comuni e quindi molte idee sono state cestinate. l’idea era di girare qualcosa di neutro su uno sfondo bianco, lo abbiamo fatto ma alla fine il risultato era “troppo neutro”, così abbiamo optato per altre giornate di ripresa. per la città


L’uscita

Al Tgr Campania


Maurizio De Giovanni

E’ stato bellissimo ad esempio ascoltare Maurizio De Giovanni recitare i miei versi:


Whirlpool

E’ stato bello ricevere il calore ed il plauso dei lavoratori della Whirlpool che hanno adottato la canzone come un inno. Ci hanno ricevuto in fabbrica ed hanno proiettato il video e alcuni di loro piangevano. E’ stato un momento bellissimo, indimenticabile. Lo porterò sempre nel cuore.:


IlFlashmob Whirlpool

I lavoratori della Whirlpool ci hanno invitati ad un flashmob il 24 febbraio in piazza Plebiscito a Napoli. Hanno preparato una suggestiva coreografia mentre Monica cantava.




Testimonial: Maurizio Capone



Testimonial: Dario Sansone


Testimonial: Patrizio Rispo


Testimonial i giovani

Paolo Maya e Carmine Sgambati.
Attori: Sabrina Baldazzi e Matteo Benedetto.
Produzione: Surraund Film Company

“Sempe cu’ tte” feat. Daniele Sepe è il primo singolo di “Jastemma” (Squilibri Editore – 2022)

Si ringrazia: Gianluca Di Maro & Let’s Think, Ciro Amendola & Pinkpanther di Mugnano, Donato Di Maio e il Lido Don Pablo.

‘A67: https://www.instagram.com/a67_official/

Sempe cu’ tte è un blues caraibico, una dichiarazione d’amore cantata su un tempo in levare, dove si canta il carattere gratuito e disinteressato del vero amore: “Sto sempre con te perché non mi servi a niente, perché quando sto con te niente più mi serve”. Un sentimento che cerca di risalire la corrente sociale ed etica di una società in cui tutto, comprese le relazioni, sembra fondato sul dare e avere, in una logica di profitto e di utilità. Ma l’amore vero non ha mai un fine, vasta a se stesso.

TESTO:

Sempe cu’ tte

Cu chist’uocchie me tieni fatto
comme ‘o sole ca nun parla e te scarfa
e se mi sbatto m’arrenno sempe
pcchè senza ‘e te nun vaco niente…

Sto sempe cu tte
pcchè nun me siervi a niente
pcchè quanno staje cu me
niente cchiù me serve
sto sempe cu tte
e niente cchiù voglio sapè
pcchè quanno staje cu me
so felice senza vulè

Tu s’inzista e carnale
ma si te parte a capa sì ‘na criminale
e cose storte nun te fidi ‘e vedè
e passi a parte d’‘o tuorto
nun tieni niente ‘a vedè

Sto sempe cu tte
pcchè nun me siervi a niente
pcchè quanno staje cu me
niente cchiù me serve
sto sempe cu tte
e niente cchiù voglio sapè
pcchè quanno staje cu me
so felice senza vulè

Sì me guardi ‘o munno se ferma
e tutto attorno nun se sente niente
trovo pace pure ‘nmiezo ‘a guerra
comme si ‘a vita fosse pe’ sempe

Tu sulo o core staje a sentì
nun tieni maje paura e non dici buscì
Si overa comme ‘na criatura
vuò ave ragion e nun credi a nisciuno

Sto sempe cu tte
pcchè nun me siervi a niente
pcchè quanno staje cu me
niente cchiù me serve
sto sempe cu tte
e niente cchiù voglio sapè
pcchè quanno staje cu me
so felice senza vulè

Regia Francesco Maria iovino Gabriel Isaak Iovino
Music and Lirics Felice Iovino
Produzione Iovinocinemakers

Damigella del mio Re è cantata da Pina Iesu e composta da Felice Iovino

O mio tempo o mia fortuna è cantata da Carmen De Ponte è composta da Felice Iovino

Testo del cortometraggio

O Lucrezia, ambiziosissima Lucrezia! Quanto sei stata amata, invidiata, odiata. Sono passati 600 anni e si parla ancora di te, bellissima, colta, intelligente, poi potente. Avevi in pugno tutta la nobiltà, un popolo e un Re.
Alfonso, un uomo, un guerriero, un politico scaltrissimo che sapeva ben tessere le sue alleanze per arrivare al potere, uno che conosceva benissimo l’animo umano, l’avidità, la bramosia. Sei riuscita a metterlo in ginocchio, a farlo sembrare persino una futile marionetta tra le tue mani.
Un uomo di 53 anni ammaliato dalla potenza che può sprigionare una giovane donna, consapevole ed ambiziosa, oggi diremmo sveglia.
Per dieci anni la tua stella ha brillato luminosissima sul regno di Napoli, al punto da diventarne la regina di fatto.
Chi avesse voluto qualcosa dal Re doveva rivolgersi a te.
Il re cambiò di fatto la sua residenza, quel presidio chiamato Torre Ottava, quella che oggi è Torre del Greco, divenne il crocevia di affari politici e diplomatici.
La tua nobile e decadente famiglia, ebbe una enorme fortuna, in titoli, possedimenti, feudi.
Bastava chiedere, il Re non ti avrebbe negato niente, sei diventata ricchissima e sapevi ben gestire i tuoi affari.
Somma, Caiazzo, Ischia, oro, gioielli. E pensare che quando incontrasti il Re durante una festa, lui ti porse una borsa piena di “Alfonsini” le monete coniate dal Re, tu ne tenesti uno solo restituendo il resto dicendo “di Alfonsini ne basta uno!”.
Dev’essere stato un colpo al cuore per il 53enne. Quell’attenzione disinteressata aveva fatto centro.
Avevi scoccato il tuo dardo, e il Re non aveva scampo.
Hai usato quel potere che vale più di tutti i soldati, i cavalieri, i cannoni e tutte le armi del regno messe insieme, la seduzione.

Così il Re come avevi ben previsto, ti cercò. All’inizio per gioco, l’avevi incuriosito ed ammaliato.
Non era difficile, del resto era sentimentalmente annoiato, con una moglie in Spagna che non vedeva da 30 anni, per giunta sterile e in cattiva salute, e uno stuolo di cortigiane interessate, dalle quali aveva avuto diversi figli illegittimi, tra questi c’era Ferrante il suo erede al trono.
Portasti al Re quella ventata di freschezza, quell’energia, quella voglia di ricominciare, ma soprattutto quella grande illusione di essere immortale, che ti da quel bellissimo sentimento che è l’amore.
Ma tu eri perfettamente lucida, gestivi quel potere, aumentando il prestigio e le ricchezze della tua famiglia e il Re non aveva nemmeno cura di tenere segreto il suo sentimento, cosi ti ostentava pubblicamente al suo fianco sempre, in cortei, giochi, tornei, nascondendo forse sminuendo anche a se stesso l’esistenza di una moglie, in spagna, forse malata, ma pia, paziente, devota, e soprattutto discendente della potentissima famiglia reale spagnola.
Senza contare le altre amanti del Re, i loro figli e le ambizioni di ognuna.
Il gioco si era fatto più complicato e pericoloso.
L’amore di Alfonso ti ha illusa.
Ti ha fatto credere che niente fosse impossibile, o Regina, e tu ci hai creduto, cosi tanto da osare chiedere l’annullamento del matrimonio di Alfonso con Maria, la sterile moglie spagnola del tuo amante.
Ed andrai a chiederla al nuovo Papa, Callisto III che tra l’altro è stato un cortigiano di re Alfonso e per giunta è un tuo familiare.
Potrà mai negarti questo atto di giustizia?

E invece si, lo farà, facendo finta di temere le fiamme dell’inferno, ma in realtà prevarranno le ragioni di Stato.
E cosi la tua, diventerà una corsa contro il tempo, con un Re 64enne ed una corte oramai sempre più gentile, ma intimamente ostile, che sta aspettando solo che il tempo finisca, che arrivi inesorabile il giorno.
e il 27 giugno del 1458 la malaria ucciderà Alfonso, e quel giorno cadranno molte maschere, molti sorrisi si trasformeranno in facce minacciose, ogni ipocrisia verrà alla luce.
A partire da Ferrante e sua moglie, minacciati dalla tua presenza nella successione al trono.
Non c’è più Alfonso a proteggerti, che dio Salvi la tua anima!

Felice Iovino

Per puro caso mi sono imbattuto in un documentario sulle tradizioni scozzesi, e ad un certo punto in un pub si esibiva una cantante che ha esguito “My Love is like a Red red Rose”. Ho pensato ad una canzone degli anni 70, lo stile compositivo era quello di Joni Mitchell, anzi ho notato un imbarazzante somiglianza con Both sides now, canzone che tra l’altro adoro.
Poi ho scoperto che si trattava di un poeta compositore della tradizione Scozzese, Robert Burns, vissuto nella seconda metà del 1700, il più noto tra quelli che scrissero in lingua scots.
Questo ha messo in moto le mie ricerche su internet ed ho potuto riascoltare le tantissime versioni di “My love is like a red red rose” (ce n’è una che mi piace particolarmente e che vi linkerò a seguire), ed ho scoperto anche che c’è un giorno in cui Burns viene celebrato in tutta la Scozia con una cena. Non ho il tempo per scrivere tutto vi lascio il link.

O mio amore è come una rosa rossa, rossa ,
che è appena spuntata in giugno:
o mio amore è come la melodia,
che è dolcemente intonato.
Come sei bella, mia ossuta ragazza,
così profondamente innamorata sono io;
E ti amerò ancora, mia cara,
fino a quando la banda dei mari non si prosciugherà.
Finché la banda dei mari non si prosciugherà, mia cara, E le rocce si sciolgono col sole; E ti amerò ancora, mia cara, mentre scorreranno le sabbie della vita. E addio, mio ​​unico amore! E addio, un po’!
E verrò di nuovo, amore mio, anche se ci sono
diecimila miglia!

Ieri mattina guardavo un documentario sulla Scozia ed ho scoperto Robert Burns,

La celebre cantante folk scozzese Robyn Stapleton esegue dal vivo la classica canzone di Robert Burns “My Love Is Like A Red Red Rose” per un pubblico al Tolbooth di Stirling. Robyn è stato premiato come giovane musicista tradizionale dell’anno dalla BBC Scotland nel 2014 e da allora ha pubblicato due album acclamati dalla critica. Scopri di più su questa eccitante artista, le sue uscite e i prossimi spettacoli su:http://www.robynstapleton.com/ Nell’aprile 2017 TRADtv ha collaborato con Showcase Scotland Expo per catturare esibizioni esclusive all’evento di presentazione The Visit. Abbiamo filmato sessioni di musica tradizionale dal vivo a Paisley (a Paisley Town Hall, Paisley Abbey e Paisley Arts Centre) e Stirling (a The Tolbooth). Il team di Showcase Scotland Expo porta i delegati del Nord America in diverse parti del paese per immergersi nella storia e nella cultura e godersi le esibizioni in vetrina di una selezione dei più eccitanti artisti di musica tradizionale contemporanea in luoghi distinti e speciali. Scopri di più su The Visit e sugli artisti partecipanti, inclusi i dettagli di contatto per la prenotazione all’indirizzohttp://www.showcasescotlandexpo.com/e…. Guarda più spettacoli e altra musica tradizionale contemporanea e classica suhttp://www.tradtv.scot. The Visit è supportato da Creative Scotland, Paisley 2021 e TRADtv. TRADtv è orgogliosa di supportare l’offerta di Paisley per la Città della Cultura del Regno Unito 2021.

Tutti li definiscono “il duo italiano più contemporaneo e più brillante del momento”, hanno ragione: Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, entrambi attori, registi e drammaturghi, sono l’orgoglio della prosa italiana, la coppia artistica che tutti i teatri vogliono e che il pubblico adora. La loro fama in un ambiente in cui non esistono i famosi – il teatro non è Hollywood, si sa – i loro continui tour italiani e internazionali e la collezione di premi fra cui due Premi Ubu (rispettivamente come Miglior Novità Italiana per lo spettacolo Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, 2014 e a Daria come Miglior Attrice nello spettacolo Reality, 2012) non hanno intaccato la bellezza umana di questa coppia artistica, sempre desiderosa di stare in mezzo alla gente e di fare chiacchierate brillanti, senza spocchia o atteggiamenti di facciata tipici di un certo ambiente teatrale.