Il vox di Ricca sul conflitto interesse – Blog
Politica
Prima una campagna diffamatoria contro Fini, senza esclusione di colpi, anzi a “colpi di dossier”, racimolati dai servizi, adesso il serpente striscia tra le file dei Finiani, insinuandosi, trasformandosi, offrendo privilegi, realizzazioni di piccoli sogni di potere, perchè se c’è qualcosa che conosce bene Silvio da Capaci è l’animo umano e le sue debolezze. Non credo che tra i Finiani ci siano tutte queste virtù, in fondo sono stati a rimorchio per 20 anni, ed il panorama ed il sistema elettorale italiano non consentono di avere più di un paio di cervelli pensanti, tutti gli altri sono yesmen di inesistente spessore, cosi credo che qualcuno alla fine cederà alle tentazioni del serpente (è la sua icona preferita), che ha come principio assoluto “ogni uomo ha un prezzo”.
Di casi simili ce ne sono stati tantissimi in passato. Ricordo un Bossi inferocito che lo chiamava mafioso e che precludeva qualsiasi strada di accesso alla moderazione, ed un Berlusconi che annunciava “mai piu con Bossi”. Dopo poche ore Bossi e Berlusconi camminavano in canottiera nella tenuta in sardegna di Silvio.
La faccenda di Fini è diversa. Silvio lo vuole sotterrare, isolare. Metterà a ferro e fuoco la tenuta delle amicizie all’interno del gruppo dei finiani finchè non la spunterà ed avrà i numeri per governare. Silvio è scaltro, è un serpente, conosce il potere, conosce gli uomini e le loro brame, e sinceramente tra gli scanni del prlamento attualmente di principi ce ne sono davvero pochi e non credo che Fini, a parte qualche caso davvero eccezionale, ce la possa fare.
La mia speranza è quella di essere smentito.
fiov
E’ atteso per oggi nel primo pomeriggio il verdetto della seconda Corte d’Appello di Milano nei confronti di David Mills, il legale inglese ritenuto l’architetto negli anni ’90 delle societa’ off-shore della Fininvest, e lo scorso febbraio condannato dal Tribunale a 4 anni e mezzo per corruzione in atti giudiziari: per l’accusa sarebbe stato comprato da un teste con 600 mila dollari in cambio della reticenza o della falsa testimonianza in due processi milanesi a Silvio Berlusconi, quelli per le tangenti alla Gdf nel 1997 e All Iberian nel ’98.
Bersani: “noi faremo la parte del Partito dell’Alternativa di Governo”.
Bersani: “noi faremo la parte del Partito dell’Alternativa di Governo”.
L’ho gia sentita questa.
Significa: “continueremo a tenere gli occhi chiusi sulla grande “anomalia democratica Italiana”.
Io non credo, a questo punto, che dopo 15 anni (dove ha governato solo 4 anni), la cosiddetta
opposizione, non abbia capito che senza togliere dalle mani di Silvio il monopolio
dell’informazione televisiva e attivare una seria politica antitrust, le sorti dello Stato sono
segnate, e la deriva autoritaria è inevitabile.
Io ormai sono convinto della “collusione”, del Partito (PD) che si erge ad unica alternativa allo straripante (grazie a loro) potere di Berlusconi.
Ho già sentito anche la faccenda della demonizzazione di Silvio: tutto il mondo si è accorto della nostra emergenza democratica, ogni giorno centinaia di testate giornalistiche versano fiumi di inchiostro sulla nostra raccapricciante situazione, ma la nostra opposizione non batte un ciglio.
Posso citare migliaia di episodi dove questa mia affermazione viene ampiamente confermata, come ad esempio la faccenda del voto sullo scudo fiscale (un vero e proprio regalo alla criminalità organizzata, ed ai “colletti bianchi” che muovono i fili del PD), oppure le 258 pagine di
programma sottoscritto da milioni di elettori alle scorse primarie del quale non è stato attuato un solo rigo (la sinistra “radicale” è stata fatta fuori da Veltroni e soci, perchè chiedeva a gran voce l’applicazione di quel programma).
“Il nuovo PD guarda al centro”. E’ questo il vero problema.
Qui nessuno è comunista. Io sono un liberale. Ed è proprio per questo che sappiamo che nessuna posizione di monopolio o dominante sul mercato,
soprattutto in tema di informazione e specialmente quando tutto questo potere viene riversato direttamente in politica, siamo di fronte ad un vero e proprio colpo di stato che l’opposizione finge di non vedere.
Con Berlusconi, non è stato mai tempo per fare “opposizione soft”.
Nei pochi anni in cui non è stato al potere ci ha insegnato che tutte le armi sono lecite.
Sbraita, è ossessivo, lancia un unico messaggio: dimissioni ed elezioni.
E’ arrivato anche a pensare di piazzare “donnine” (che lui chiama cash), nei letti di senatori che reggevano la “risicata” maggioranza di Prodi.
Sinceramente, sono stanco di questa Repubblica delle Banane, e questa opposizione non è altro che l’altra faccia della stessa medaglia di Silvio Berlusconi.
Il PD ha i suoi comitati d’affari, le stesse beghe, ed è disegnato immetricamente al PDL.
Il PD ha una sola funzione: togliere dai pasticci Silvio Berlusconi nei momenti difficili per qualche mese, finche la gente dimentica (con lavaggi quotidiani del cervello con Mediaset e Rai), per poi riacclamarlo come salvatore alle elezioni successive.
Ho visto questo schema gia troppe volte. Non capire è da veri idioti.