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E’ stato approvato oggi, dal Consiglio dei Ministri, il cosidetto Decreto antistupri. Una norma che ci farà dormire sonni tranquilli anche grazie alle ronde di cittadini che non dovranno essere armati. Viene legalizzata una sorta di coprifuoco contro gli immigrati. Mi domando che differenza possa intercorrere tra una persona armata e un branco di cittadini che vigilano sulla nostra sicurezza.

Altra norma geniale, e non ne capisco la coerenza con il resto del testo normativo, è l’allungamento del periodo in cui gli immigrati clandestini possono essere trattenuti nei centri di identificazione: non più due, ma sei mesi. Centri di indentificazione, è il nuovo nome (che fa seguito a centro di permanenza temporanea, centro di prima accoglienza, ecc…) dato ai lager italiani dove sostano, in condizioni disumane, gli immigrati clandestini. Un luogo dove questi poveri disperati cominciano a covare astio e rancore nei confronti della nostra “ospitalità”. Appena due giorni fa, in occasione dell’incendio del Centro di permanenza temporanea di Lampedusa, abbiamo visto, a cosa possa portare questa falsa accoglienza.

Ieri mi è capitato di passare davanti a un televisore. Sullo schermo c’era il bel faccione di Antonio Di Pietro, furioso come una belva. Erano le 20, su Rai Tre, e in alto a sinistra campeggiava l’inconfondibile scritta in rosso di Blob: “RISVEGLI”.

Secondo la redazione di Blob, Di Pietro sarebbe il nostro risveglio. Che risate! Una demagogia a buon mercato: circondato da ex mastelliani e opportunisti, senza alcuna cultura del lavoro, ogni tanto farfuglia qualcosa sulla legalità, ma soprattutto dice quello che il popolo disperato vuole sentirsi dire.

Io, al posto di “RISVEGLI”, avrei scritto “ULTIME ESALAZIONI”. Di Pietro ha ancora molte cose da spiegare, le stesse per cui abbiamo crocifisso Mastella. E non pensi di essere nostro debitore: non ci deve niente. Chi ci deve molto sono invece i partiti che si dicono votati al mondo del lavoro, ma che non hanno saputo “risvegliarsi” dal loro torpore.