“Si ‘a paura fa 90 a dignitĂ fa 180” canta Daniele Sanzone nella sua canzone “A camorra song’io”. L’ho incontrato stamattina all’ottavo piano di una delle torri di Scampia, per pianificare il racconto per free&rebels. E’ stato subito feeling, un continuo riscontro sulle varie forme di camorra, nei vari luoghi e nelle varie epoche. In questo primo approccio mi ha parlato del suo rapporto con il padre, pittore e “direttore degli ‘A67” come amava definirsi, e dei valori che ti insegna il nucleo familiare, che alla fine, fanno la differenza in qualsiasi contesto, e che in qualche modo, assicurano una forma di immunitĂ e di rispetto in quel mondo di spietata ferocia che era la Scampia in ostaggio dei clan. Daniele ritornato a casa da poco, vive proprio nella stanza che fu di suo padre, completamente ricoperta dalle sue opere d’arte, compreso il soffitto che raccoglie in sovrapposizione moltissime raffigurazioni.
Daniele, laureato in filosofia, è voce ed autore degli ‘A67 (che sarebbe nello slang napoletano la 167), il quartiere popolare tristemente noto in passato per le piazze di spaccio e le conseguenti faide per il controllo del territorio da parte dei vari clan. La sua ribellione a quel sistema è rappresentata da quell’urlo che arriva diretto allo stomaco che è la sua musica. Esordisce con un album nel 2005 A camorra song’io che è un feroce j’accuse non solo ai clan, ma anche allo Stato che ha latitato per troppo tempo in quei territori, e contro la cinica indifferenza di chi non vive quella quotidianitĂ , quella di chi pronuncia la solita frase “tanto si ammazzano tra di loro” quando il sangue imbratta le strade del quartiere dimenticando che si tratta solo di persone, che spesso non hanno avuto nessun altra scelta.
A Daniele non piace la trasformazione del suo quartiere in “brand di marketing” avvenuto grazie alla trasposizione cinematografica (Gomorra) dei fatti sanguinosi avvenuti nell’arco di moltissimi anni e rappresentati in una contemporaneitĂ che non rispecchia la realtĂ . Mi ha salutato facendomi ammirare il Vesuvio, di fronte al suo letto, e leggendomi un brano del suo libro che a breve dovrebbe finire e mandare in stampa.
Tra qualche giorno avrò l’onore di girare il video di “A camorra song’io” a 15 anni dalla sua uscita, un testo che sento fortemente.
feliceiovino renegade free&rebel
All’ascensore mi ha parlato della sua esperienza musicale con Edoardo Bennato, un altro rebel che mi piacerebbe sentire. Con lui ha prodotto Accussì va ‘o munno, energia allo stato puro che ti fa dimenticare anche la dichiaratissima somiglianza con song2 dei blur.
Quando ho sentito A Horse With No Name per la prima volta. ho voluto riascoltarla altre 10 volte, bellissima, semplice, country ma soprattutto evocava il concetto di USA che nel corso degli anni avevo accumulato.
Da qualche parte dev’esserci la mia foto con il mio maggiolone arancione, dentro c’era un mangianastri, che avrĂ masticato milioni di volte queste canzoni, in mille occasioni diverse, andando al mare o semplicemente fermi sotto la luna persi nell’universo.
Come tutti avevo centinaia di nastri in macchina, non faccio l’elenco, non è questo lo scopo di questo post, ma queste canzoni facevano parte della playlist 🙂
Oppure mi ricorda i viaggi in 127 blu (con gli alettoni 🙂 ), quella di Vincenzo (batterista, l’unica con l’impianto a gas e la pezza per togliere la polvere dal cruscotto), che usavamo per andare a suonare, sotto il sole d’estate con i finestrini aperti ed il braccio fuori, perchè l’aria condizionata era di serie solo nelle berline di lusso, con mio fratello teso per tutto il viaggio che diceva “andate piano”, con lo stesso tono di Massimo (Troisi), e che baciava l’asfalto ogni volta che arrivavamo a destinazione (cercando la guardia medica). Con quella 127 abbiamo girato l’Italia.
Gli America sono un gruppo musicale anglo-statunitense caratterizzato da un rock leggero e vicino al sound della West Coast, molto popolari agli inizi degli anni settanta e degli anni ottanta soprattutto per alcuni successi quali A Horse with No Name che raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 per tre settimane, Sister Golden Hair del 1975 che arriva prima nella Billboard Hot 100, Survival e You Can Do Magic, ma soprattutto la piĂą apprezzata Ventura Highway che gli ha fatto guadagnare l’ottavo posto nella Billboard Top 40 Pop Charts per le prime nove settimane dalla data di uscita.
Figli di padri statunitensi, facenti parte di personale militare di stanza nella base USAF londinese di West Ruislip in Regno Unito, e madri britanniche, i tre futuri America si incontrarono a Londra a metĂ degli anni sessanta, dove studiavano alla London Central High School di Bushey e militavano in due diverse band della scuola stessa.
In seguito, i tre decisero di formare un complesso rock dal nome America. Le prime esibizioni del terzetto si svolgono in svariati pub dell’area londinese, con una sortita prestigiosa alla celeberrima Roundhouse, dove i Pink Floyd avevano tenuto i loro primi concerti.
Il loro primo LP fu registrato ai Trident Studios e ai Morgan Studios di Londra e prodotto da Ian “Sammy” Samwell, che era noto per i successi che aveva scritto per Cliff Richard, con l’assistenza di Jeff Dexter.
L’album era stato inizialmente pubblicato soltanto in Europa con un successo non esaltante, ma senza il brano di successo A Horse with No Name. Samwell aiutò il gruppo ad inciderlo e convinse la casa discografica Warner Brothers a pubblicare la nuova canzone su un EP che ottenne grande successo e vasta popolaritĂ sia negli Stati Uniti sia in Europa.
Il trio nel 1975 L’album America fu pubblicato di nuovo con A Horse with No Name e rapidamente ottenne il disco di platino insieme agli altri pezzi di successo I Need You, Sandman e Riverside. Il loro secondo album, chiamato appunto Homecoming, vide il gruppo fare ritorno negli Stati Uniti per le registrazioni. La canzone piĂą famosa era Ventura Highway.
Il quarto album del gruppo, Holiday, fu realizzato con George Martin, che era stato in precedenza produttore per i Beatles e che lavorerĂ col trio anglo-statunitense fino al 1979. L’album successivo, Hearts, conteneva Sister Golden Hair e Daisy Jane.
Dan Peek lasciò il gruppo dopo l’incisione di Harbor nel 1977. Nel 1979 all’apice della loro carriera si esibiscono in un Central Park di New York “sold out” in una esibizione sponsorizzata dalla bevanda Dr Pepper. Per l’occasione verrĂ girato un documentario.
Il duo restante produsse molti altri album e un successo radiofonico, You Can Do Magic, che raggiunse l’8ÂŞ posizione nella classifica pop statunitense nel 1982. L’ultimo successo nella top-40 hit è stato The Border, che ha raggiunto la 33ÂŞ posizione l’anno successivo.
Gli America hanno proseguito con un costante lavoro dal vivo e sporadiche incisioni dopo il loro distacco dalla casa discografica Capitol Records a metĂ degli anni ottanta. Nel 1990, quando la manifestazione ancora prevedeva la doppia interpretazione dei pezzi in gara in italiano e in versione internazionale, hanno partecipato al Festival di Sanremo proponendo la canzone Last Two to Dance, versione inglese della canzone di Sandro Giacobbe Io vorrei. Beckley ha pubblicato nel 1999 da solista l’album Van Go Gan.
Nella sua carriera dopo aver abbandonato gli America, Dan Peek si è convertito al cristianesimo e ha pubblicato alcuni album di successo su pezzi di musica religiosa contemporanea. La sua autobiografia An American Band racconta il periodo di maggior successo degli America e sul suo cammino spirituale. Dan Peek è morto nel sonno nella sua casa in Missouri, nel luglio del 2011, all’etĂ di sessant’anni. Il programma relativo ai concerti del gruppo è visibile sul sito ufficiale del gruppo.
Con la pubblicazione del sedicesimo album in studio Here and Now del 2007, la band allega un disco di loro successi registrati dal vivo, in modo da far conoscere il loro sound ad un pubblico giovane e per catturare l’energia delle canzoni prodotte sul palco. Nel 2008 viene pubblicato un live del concerto di Wildwood Springs, tenuto nel 2007 nello stato del Missouri. Nel 2011 il duo torna in studio e viene pubblicato Back Pages, contenente dodici cover di canzoni che hanno influenzato il gruppo, da Dylan agli Zombies.
Nel 2019 in occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione della band tornano ad effettuare un tour mondiale e pubblicano la raccolta America 50Th Anniversary: The Collection.
Formazione Gerry Beckley – tastiera, pianoforte, chitarra, voce (dal 1971) Dewey Bunnell – basso, chitarra, voce (dal 1971) Dan Peek – chitarra, voce (1971-1977) Discografia Album in studio 1971 – America 1972 – Homecoming 1973 – Hat Trick 1974 – Holiday 1975 – Hearts 1976 – Hideaway 1977 – Harbor 1979 – Silent Letter 1980 – Alibi 1982 – View from the Ground 1983 – Your Move 1984 – Perspective 1994 – Hourglass 1998 – Human Nature 2007 – Here & Now (doppio CD) 2011 – Back Pages 2015 – Lost & Found Live 1977 – America Live 1985 – In Concert 1995 – Horse with No Name 1995 – In Concert (King Biscuit) 2002 – The Grand Cayman Concert 2004 – Live at the Sydney Opera House 2008 – Live in Concert: Wildwood Springs Altro 1982 – L’ultimo unicorno (colonna sonora) 2002 – Holiday Harmony (disco natalizio) Raccolte 1975 – History: America’s Greatest Hits 1991 – Encore: More Greatest Hits 1996 – King Biscuit Flower Hour 1996 – You Can Do Magic 1996 – The Best of America – Centenary Collection 2000 – Highway, 30 Years of America (box set) 2001 – The Definitive America 2002 – Complete Greatest Hits 2019 – America 50Th Anniversary: The Collection
Siamo partiti!!All’alba in piazza del GesĂą Liberi&Ribelli (Free&rebels)Stamattina alle 6 il 2° take, a Piazza del GesĂą con Monica Sarnelli e Dario Andreano ieri mi aveva accompagnato Francesco il mio secondogenito, a raccogliere una piccola parte della storia di Andrea Tartaglia e gli Aneuro in studio a Varcaturo, un musicista che ha creato una piccola oasi dove puo coltivare e raccogliere il cibo che mangia insieme alla compagna e ai suoi amici piĂą stretti. Oggi Monica, all’alba da solo (i ragazzi non si sono svegliati), ho raccolto il suo racconto, la sua vita, i suoi amori, le sue passioni, i suoi momenti no. Nei prossimi giorni tantissimi altri. Una serie di cortometraggi su personaggi di tutti i campi con un unico denominatore: devono essere Liberi&ribelli.Dopo la quarantena e con la morte di mio fratello mi sono ritrovato con un vulcano nello stomaco, un energia che mi piacerebbe riversare su questo progetto che realizzerò con Annalisa Buffardi con la quale ho giĂ realizzato moltissime cose in passato. Siamo work in progress, per ora godetevi qualche scatto 🙂 !
A Toys Orchestra è un gruppo musicale italiano pop rock, formatosi nell’estate del 1998 ad Agropoli in Campania
Il loro ambiente si muove da un pop-rock intimista di estrazione sixties/seventies di scuola british ad un ambito psichedelico unito a melodie forti e malinconiche e con testi onirici e surreali Il primo nucleo degli …A Toys Orchestra nasce nell’estate del 1998 ad Agropoli, cittadina del salernitano, dalle ceneri del gruppo punk rock Mesulid, di cui facevano parte Enzo Moretto, Raffaele Benevento e altri due ragazzi di Agropoli. I componenti del nuovo gruppo sono: Enzo Moretto, Ilaria D’Angelis e Raffaele Benevento.
Dopo la loro partecipazione nel quinto volume della compilation Soniche Avventure e la vittoria del concorso “Gruppo Soniche” del 2000 indetto da Sony/Fridge e Radio RockFM, nel giugno del 2001 pubblicano il loro primo album dal titolo Job (Fridge rec.). L’album ottiene ottime recensioni da parte della critica di settore, catapultandoli tra le promesse dell’indie rock italiano.
Dopo l’ingresso di Fausto Ferrara la band si lascia alle spalle l’indie rock piĂą tradizionale per accogliere nuove influenze votate ad un uso piĂą ricercato dell’elettronica grazie all’uso di campionatori e drum machine. Il 10 agosto 2003 partecipano e vincono il MusicalBox-notturno musicale, festival ospitato nell’ambito della rassegna Frequenze Disturbate di Urbino. Ad ottobre il gruppo partecipa al tributo italiano ai Beatles promosso dal sito Musicboom.it, con una rivisitazione in chiave indie del brano I Am the Walrus.
Nell’autunno 2003 la band lascia la Fridge per passare alla Urtovox Records, iniziando a lavorare concretamente al nuovo album, che viene registrato e mixato presso l’Alpha Departement Groove, studio di Bologna. Il disco, dal titolo Cuckoo Boohoo, esce a metĂ ottobre del 2004 e ottiene una ottima rassegna stampa, viene realizzato un videoclip, Peter Pan Syndrome, scritto e diretto dal videomaker Fabio Luongo che, oltre a rientrare nella programmazione di MTV, All Music, Rock TV, RaiSat Extra e Match Music viene selezionato dalla giuria del prestigioso Premio Fandango aggiudicandosi due premi: Miglior videoclip originale (premio speciale Musica! di la Repubblica) e Migliore fotografia (premio Fandango: Video Clipped the radio star). Inoltre il videoclip viene inserito tra i primi 10 del 2004 nella classifica di fine anno stilata da Musica! di la Repubblica, vince il premio MEI clip estate 2005 assegnato nell’ambito del prestigioso Capalbio film festival, e viene selezionato alla Mostra internazionale di cortometraggio di Montecatini ed alla rassegna di cortometraggi O’Curt indetta dalla mediateca di S.Sofia di Napoli.
All’inizio 2005 il batterista Fabrizio Verta abbandona il gruppo lasciando il posto al giovanissimo Andrea Perillo. Nello stesso anno la band inserisce un pezzo originale intitolato Cammeo nel cortometraggio Minute Stanze di Graziano Staino, nato dalla collaborazione con altri musicisti della scena italiana (Afterhours, Morgan, Paolo BenvegnĂą, Marco Parente, Cristina DonĂ , ecc.). Dal 2005 al 2006 svolgono un’incessante attivitĂ concertistica i molti rock club e festival italiani (oltre 160 date).
Il 19 marzo 2007 esce un nuovo album dal titolo Technicolor Dreams, realizzato in collaborazione con Dustin O’Halloran, della band statunitense Devics, nelle vesti di produttore artistico[4]. Il primo estratto dall’album è Powder on the Words, con un video diretto ancora una volta da Fabio Luongo. Degna di nota la collaborazione con l’agenzia “Mind Your Music” di Santa Monica per l’inserimento di tre brani tratti dall’album (Cornice Dance, Amnesy International e Technicolor Dream) nella colonna sonora del film di Jess Manafort The Beautiful Ordinary, uscito nelle sale cinematografiche americane nel settembre 2007.
Il 19 ottobre 2007 la band riceve il prestigioso invito a partecipare al piĂą grosso evento live organizzato da Rai Radio 1 che insieme alla programmazione del singolo Powder on the words sulle reti Rai, anticipa la distribuzione e la promozione europea ed inglese dell’album, accolto con il medesimo entusiasmo dalla stampa estera al punto che ben due brani tratti da Technicolor Dreams vengono selezionati a distanza di poche settimane come singoli della settimana sulla BBC Radio 2 del Regno Unito.
Tantissimi i loro live (oltre 150 nell’arco del 2007 e 2008 che sfociano in un tour europeo di 15 date). Non è quindi un caso che gli Afterhours vogliano che la band partecipi al progetto/compilation Il paese è reale con il brano inedito What You Said, che porterĂ il gruppo nuovamente negli studi Rai di Via Asiago per un concerto che li vedrĂ insieme agli Afterhours, alla collega d’etichetta Beatrice Antolini e ad altri musicisti quali Paolo BenvegnĂą e Roberto Angelini.
Due loro brani sono stati inseriti nella fiction televisiva I liceali prodotta e trasmessa da RTI/Canale 5 in prima serata nel novembre 2009. Un ulteriore brano, Invisibile, è inserito nel film d’esordio di Edoardo Leo 18 anni dopo. Il terzo album degli A Toys Orchestra, dal titolo Midnight Talks, esce il 2 aprile 2010 per Urtovox Records.
Il 24 maggio 2011 esce l’EP Rita Lin Songs,che contiene tra le altre The Chauffeur (cover dei Duran Duran) e la versione in italiano di Celentano (traccia numero 5 dell’album Midnight Talks). L’EP è stato offerto in free download per 6 giorni prima dell’uscita ufficiale.
Nel luglio 2011 annunciano che la canzone Powder on the words sarĂ presente nel film Il giorno in piĂą di Massimo Venier in uscita a fine 2011.
A fine 2011 esce l’album Midnight (R)Evolution, quarto album in studio della band. Il lavoro viene pubblicato insieme ad un documentario in formato DVD intitolato Midnight Stories, che raccoglie tutta la documentazione audiovisiva del gruppo dagli esordi fino ad oggi. Il documentario viene presentato in anteprima sul quotidiano online Indie-Eye.
Dal 21 marzo 2012 sono impegnati come “resident band” nella trasmissione di Fabio Volo Volo in diretta, trasmessa su Rai 3 in seconda serata. Per quasi tutto il 2013 il frontman della band Enzo Moretto collabora come turnista con Appino.
A partire da dicembre 2013 il gruppo ritorna ad esibirsi dal vivo con un tour chiamato Technicolor Dreams, come l’album del 2007. Nei primi mesi del 2014 il gruppo è a Berlino, ai Vox-Ton Studio[8], per registrare in studio. Nell’ottobre 2014 viene quindi pubblicato Butterfly Effect (Urtovox/Ala Bianca), album prodotto da Jeremy Glover , giĂ collaboratore di Liars, Crystal Castles e IAMX.
A 4 anni da Butterfly Effect, il 27 aprile 2018, esce Lub Dub. Ancora una volta il gruppo cilentano piĂą internazionale di casa nostra riesce a sorprenderci con uno stile rinnovato, carico di passioni e tensione emotiva che non tradisce le aspettative del titolo. “Lub” e “Dub” sono infatti i suoni emessi dal nostro cuore durante il pompaggio del sangue, due suoni che appartengono a tutti noi. Premi Nel 2004 premio Fandango “Video Clipped the radio star” per il video musicale di Peter Pan Syndrome.
Il 23 novembre 2007 il PIMI (Premio Italiano Musica Indipendente) e la SIAE assegnano a Technicolor Dreams il premio della critica “Miglior Disco dell’Anno” con una targa consegnata in apertura al MEI di Faenza.
Nel 2010 vincono lo stesso premio (P.I.M.I. Premio Italiano Musica Indipendente) per la categoria “Migliore band” conquistando una posizione sul podio dei primi tre anche per il “Miglior disco” ed il “Miglior tour”.
Nel settembre 2010 vincono il premio “KeepOn 100% live” per la “Migliore performance live dell’anno”.
Formazione Attuale Enzo Moretto – voce, chitarra, tastiere, sintetizzatore (1998-presente) Ilaria D’Angelis – voce, basso, synth, tastiere, chitarra (1998-presente) Raffaele Benevento – basso, chitarra, voce (1998-presente) Andrea Perillo – batteria, percussioni, loop (2004-presente) Julian Barrett – piano, synth, chitarra, basso (2014-presente) Ex membri Fabrizio Verta – batteria (1998-2004) Fausto Ferrara – synth, pianoforte, fisarmonica (2002-2009) Componenti live D.M. – piano, synth, percussioni Marco Scarabel – basso, percussioni Paolo Iocca – chitarra, piano, tamburello Beatrice Antolini – percussioni, sassofono, synth, basso Discografia Album in studio 2001 – Job (Fridge/Venus) 2004 – Cuckoo Boohoo (Urtovox/Audioglobe) 2007 – Technicolor Dreams (Urtovox/Audioglobe) 2010 – Midnight Talks (Urtovox) 2011 – Midnight (R)Evolution (Urtovox/Ala Bianca) 2014 – Butterfly Effect (Urtovox/Ala Bianca) 2018 – Lub Dub (Urtovox/Ala Bianca) EP 2011 – Rita-lin Songs (Urtovox/Ala Bianca) Compilation 2000 – AAVV Soniche Avventure (Fridge/Sony) 2004 – AAVV Let It Boom (Music Boom/Audioglobe) 2006 – AAVV Songs for Another place (Urtovox – Awful_Bliss/Audioglobe) 2009 – AAVV Afterhours presentano: Il paese è reale (19 artisti per un paese migliore?)
6 luglio 2020 muore Ennio Morricone compositore, musicista, direttore d’orchestra e arrangiatore italiano. Ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, dove si è diplomato in tromba; ha scritto le musiche per piĂą di 500 film e serie TV, oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei piĂą versatili, prolifici e influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi. Le musiche di Morricone sono state usate in piĂą di 60 film vincitori di premi. Come giovane arrangiatore della RCA, ha contribuito anche a formare il sound degli anni sessanta italiani, confezionando brani come Sapore di sale, Se telefonando, e i successi di Edoardo Vianello.
A partire dal 1946 ha composto piĂą di 100 brani classici, ma ciò che ha dato la fama mondiale a Morricone come compositore, sono state le musiche prodotte per il genere del western all’italiana, che lo hanno portato a collaborare con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, Il grande silenzio, Il mercenario, Il mio nome è Nessuno e la Trilogia del tempo.
Dagli anni settanta Morricone diventa un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano, componendo musiche per registi americani come John Carpenter, Brian De Palma, Barry Levinson, Mike Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Morricone ha scritto le musiche per numerose pellicole nominate all’Academy Award come I giorni del cielo, Mission e The Untouchables – Gli intoccabili.
Nel 2007 Morricone ha ricevuto il premio Oscar onorario alla carriera[3] “per i suoi contributi magnifici all’arte della musica da film” dopo essere stato nominato per 5 volte tra il 1979 e il 2001 senza aver mai ricevuto il premio. Il 28 febbraio 2016, ottiene il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe. Morricone ha vinto anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize. Ha venduto inoltre piĂą di 70 milioni di dischi.
Era Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e socio dell’associazione Nuova Consonanza impegnata in Italia nella diffusione e produzione di musica contemporanea. Il 26 febbraio 2016, gli è stata attribuita la stella numero 2574 nella celebre Hollywood Walk of Fame. Il 27 dicembre 2017 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana , il secondo grado in ordine d’importanza.
Premio Oscar 1979 – Candidatura alla miglior colonna sonora per I giorni del cielo 1987 – Candidatura alla miglior colonna sonora per Mission 1988 – Candidatura alla miglior colonna sonora per The Untouchables – Gli intoccabili 1992 – Candidatura alla miglior colonna sonora per Bugsy 2001 – Candidatura alla miglior colonna sonora per Malèna 2007 – Oscar onorario 2016 – Miglior colonna sonora per The Hateful Eight Golden Globe 1985 – Candidatura alla Miglior colonna sonora per C’era una volta in America 1987 – Miglior colonna sonora per Mission 1988 – Candidatura alla Miglior colonna sonora per The Untouchables – Gli intoccabili 1990 – Candidatura alla Miglior colonna sonora per Vittime di guerra 1992 – Candidatura alla Miglior colonna sonora per Bugsy 2000 – Miglior colonna sonora per La leggenda del pianista sull’oceano 2001 – Candidatura alla Miglior colonna sonora per Malèna 2016 – Miglior colonna sonora per The Hateful Eight[27] BAFTA 1979 – Miglior colonna sonora per I giorni del cielo 1985 – Miglior colonna sonora per C’era una volta in America 1987 – Miglior colonna sonora per Mission 1988 – Miglior colonna sonora per Gli intoccabili 1990 – Miglior colonna sonora per Nuovo Cinema Paradiso 2016 – Miglior colonna sonora per The Hateful Eight David di Donatello 1981 – Candidatura al miglior musicista per Bianco, rosso e Verdone 1988 – Miglior musicista per Gli occhiali d’oro 1989 – Miglior musicista per Nuovo Cinema Paradiso 1990 – Candidatura al miglior musicista per Mio caro dottor Gräsler 1991 – Miglior musicista per Stanno tutti bene 1993 – Candidatura al miglior musicista per La scorta 1993 – Miglior musicista per Jona che visse nella balena 1996 – Candidatura al miglior musicista per L’uomo delle stelle 1999 – Miglior musicista per La leggenda del pianista sull’oceano 2000 – Miglior musicista per Canone inverso – Making Love 2001 – Candidatura al miglior musicista per Malèna 2006 – David del Cinquantenario 2007 – Miglior musicista per La sconosciuta 2010 – Miglior musicista per Baarìa 2013 – Miglior musicista per La migliore offerta 2016 – Candidatura al miglior musicista per La corrispondenza Nastro d’argento 1965 – Miglior colonna sonora per Per un pugno di dollari 1970 – Miglior colonna sonora per Metti, una sera a cena 1972 – Miglior colonna sonora per Sacco e Vanzetti 1985 – Miglior colonna sonora per C’era una volta in America 1988 – Miglior colonna sonora per Gli intoccabili 1999 – Miglior colonna sonora per La leggenda del pianista sull’oceano 2000 – Miglior colonna sonora per Canone inverso – Making Love 2001 – Miglior colonna sonora per Malèna 2007 – Miglior colonna sonora per La sconosciuta 2013 – Miglior colonna sonora per La migliore offerta Altri riconoscimenti
p.s. 1) ho cambiato la copertina con Hitler perchè un idiota l’ha condivisa per nostalgia. 2) è sconsigliabile mettere like su fb, anche se condividete il mio pensiero