Ho pensato ad un Sud che reagisce, che smette si essere individualmente furbo e opportunista e e che finalmente crei la propria fortuna, le proprie imprese, sfruttando al massimo lo smisurato patrimonio naturale, storico e artistico che possiede, e perchè no, anche le proprie icone, facendole diventare reddito, occupazione, ricchezza.
Un luogo che cominci a credere finalmente nelle proprie capacità di organizzazione e di impresa, smettendo di delegarle altrove, con risultati spesso disastrosi.
Un nuovo Sud che crei opportunità ai suoi giovani, che non li lasci partire, che crei il proprio tessuto economico con intelligenza, collaborazione e solidarietà.
L’argomento è sempre di cogente e pratica attualità, perché nonostante qualcuno sostenga che il problema non sussiste (probabilmente perché solitamente questi soggetti sono ben integrati e retribuiti), sono i giovani (e non solo) del Sud del Mondo a lasciare le proprie famiglie per cercare fortuna puntando la bussola verso il nord.

Così mentre scrivevo questa “tammurriata in 6/8” e tentavo di cantarla mi sono ricordato di non avere più la voce per fare “il cantante”.
Serviva una voce un po rauca, un atteggiamento determinato, pensavo chi potesse cantarla, con la stessa intensità, ed il primo pensiero è andato a Monica Sarnelli, ma non la sentivo da quasi un anno, e poi chissà se avrebbe accettato questa canzone così dura e così diversa dal suo repertorio.
Mentre pensavo queste cose indovinate chi mi ha chiamato per caso?
Il resto della storia la ascolterete tra non molto. Monica ha fatto lo stesso sogno di un Nuovo Sud e con Dario Andreano mi raggiungerà oggi per la 2a sessione di registrazione della voce.


Gli arrangiamenti di Ivan Russo sono belli, la voce di Monica è fantastica e giusta, la canzone mi piace.

Stay tuned!

I Foja – A chi appartieni – #liveinmarconistreet

Te n’hanno luvato ‘e parole
pe’ chest’ nun me parle maje
e ‘mpietto m’he miso ‘nu core che sbatte e nun sape ‘e chi è
nunn’è ca me sento cchiù overo si piglio e me invento ‘na via
ma saccio ca n’omme è cchiù sulo si resta assettato a guardà
crireme dint’o suonno d’ajere
crireme nun sapevo che fa’?
vaco me ‘mbriaco e tengo mente
tutt’attuorno pare vierno
è ‘nu bene ‘stu dulore
rire sto ‘mpazzenno ‘miezo ‘a gente
sto sbagliando e so’ cuntento
nun me ‘mporta a chi appartieni
a chi appartieni
e ‘ncapa s’è miso ‘o penziero
che rende cchiù doce ‘e jurnate
pe’ l’uocchie oramaje sì mistero
ca nun me fa’ cchiù arraggiunà
nunn’è ca me sento cchiù forte
si piglio e me ‘nvento ‘na via
ma saccio che simme cchiù sule
si stamme assettate a guardà
veco chi pe’ te va’ jettanne ‘o tiempo
tutt’attuorno pare niente
è ‘nu bene ‘stu turmiento
rire sto ‘mpazzenno ‘miezo ‘a gente
‘sto sbagliando e so’ cuntento
nun me ‘mporta a chi appartieni
a chi appartieni
a chi appartieni
a chi appartieni

ifoja #music #Achiappartieni

Ho sentito cantare Fabiana per la prima volta su youtube accompagnata da una chitarra in un negozio di strumenti musicali.
Ed ogni volta che l’ho risentita sono entrato in quella che lei chiama “la bolla emotiva”, una connessione che cerca di creare con quelli che la ascoltano. Lei scherzando in un altra intervista a Music&thecity con Cecilia Donadio si definisce “jazz oriented”, ed in effetti la sua musica tra le varie matrici ha sicuramente anche il jazz.

Architetto e laureata in canto jazz (appunto) Fabiana ha un rapporto particolare con il mondo, ed uno dei suoi modi di essere libera e ribelle è quello di coltivare un pezzettino di terra al giardino dell’orco “un’azienda agricola sita nel cuore dei Campi Flegrei che affaccia sul Lago d’ Averno” [dal sito].
Mi ha ricevuto li, con lei c’era Luigi Esposito il bravissimo “pianista amico del cuore” un attore comico RINCHIUSO in un ragazzo timido lo definisce lei, con il quale collabora da sempre per comporre e per suonare dal vivo.
Pur conoscendolo da diversi anni e stimandolo come musicista e come persona, ho fatto l’imperdonabile cazzata di chiamarlo Stefano (sono stato poi per tutto il tempo a scusarmi 🙂 [oramai sono alla demenza senile 😀 ]).

Fabiana in quel paradiso che si affaccia sul Lago D’Averno mi ha rivelato:
“E’ un modo simbolico di affermare la mia indipendenza dal resto del mondo” raccontandomi la sua visione del consumismo e della sostenibilità.
Luigi mi ha parlato delle doti in cucina di Fabiana e delle sue sorelle che vivono con lei.

Oggi sono a Scampia su uno dei terrazzi con Peppoh che suona live per liberi&ribelli, alle 16,30 “forse” mi raggiunge Annalisa Buffardi 🙂 .
Stay tuned!

😀

Ho seguito Davide dai tempi in cui faceva le riproduzioni “mostruosamente esatte” dei dischi dei Pink Floyd, con tanto di indicazioni dello strumento usato compresi i parametri di fine tuning, era poco più che un teenager, attentissimo e sveglio su tutto quello che succedeva nel mondo del Rock progressivo.

Disk 1 Cover The Wall Pink Floyd

Disk 2 Cover The Wall Pink Floyd

Un vero talento, di Aversa, figlio del mio amico Francesco, ingegnere/chitarrista altrettanto talentuoso, con il quale ho suonato durante la mia adolescenza. A confermare la massima attenzione per il rock progressivo è una cover di Davide (forse 15enne?) trovata in rete di una canzone di elio e le storie tese: “il plafone” che ha una sequenza armonica che spiega al primo ascolto cosa significa Rock progressivo.

Quando sono venuti a suonare in Rai (da noi si suonava dal vivo), hanno portato tutta la loro attrezzatura sequencer e pad di batteria elettronica, ed ho avuto la chiara sensazione di un evoluzione del genere, che c’è ancora spazio e che non è stato detto tutto, un po come nella new wave degli inizi degli anni 80.


“Wake Me” live in Marconi Street, Naples (RAI studios)
Broadcasted by RAI 3 television channel during TGR’s program “Music&theCity”.

WILFUL DREAM are
Davide Capolongo – vocals, guitar, keyboards
Giuseppe Scuotri – keyboards

with
Nicola Terzo – drums
Gianni Grappone – keyboards

Felice Iovino – camera & video editing & postproduzione audio
Claudio della Rocca – camera

Composed by Davide Capolongo
Written by Giuseppe Scuotri

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twitter.com/wilfuldream
wilfuldream.bandcamp.com
soundcloud.com/wilfuldream

Il 26 giugno è uscita “Slip Away” (Official Video)

Meet my mind again
I’ll be gone astray

Sometimes I just feel too far
From everything in time and space

You see I can’t walk out
Nor I can stay
So I’ll roam this empty room
Lookin’ at you
And slip away

You see I can’t walk out
Nor I can stay
But I’ll cast my flighty tune
Lookin’ at you
‘Til I find another way for you to tell
I’m doing well.

MyRaiFriends